logo GamerClick.it

9.0/10
-

Finalmente, dopo anni che me lo ripetevo, sono riuscito a completare la visione di questa serie: devo dire che ne è valsa davvero la pena! Inoltre a conti fatti sono contento di averla vista solo adesso perché probabilmente, se lo avessi fatto qualche anno fa, non avrei saputo cogliere le numerose citazioni musicali/cinematografiche e non avrei apprezzato la colonna sonora come si deve.

E proprio quest'ultima è una delle ragioni che valgono da sole la visione dell'anime. Stupenda è dire poco, non esagero quando affermo che un buon 50% del voto finale è legato proprio alla colonna sonora. Ce n'è per tutti i gusti: jazz, pop, rock, heavy metal, blues, funk, musica tribale... Quello che ne risulta è un mix esplosivo di note e melodie che è impossibile non amare. Non dimentichiamoci poi delle sigle di apertura (memorabile, una delle migliori di sempre) e chiusura!

Un altro punto di forza è sicuramente legato al setting e all'atmosfera generale. "Cowboy Bebop" è un fantawestern sospeso tra presente e futuro, tra progresso e decadenza; alcuni aspetti affascinanti potevano essere approfonditi un po' di più (lo spazio a differenza di fase, la rovina della Terra, la colonizzazione dei pianeti e dei satelliti) ma non fa nulla. Perché non è sul realismo e sull'attenzione ai dettagli che la storia si concentra, bensì sul coinvolgimento dello spettatore nelle disavventure di Spike e compagnia bella, la ciurma del Bebop.

"Cowboy Bebop" è proprio questo: il racconto di un gruppo di cacciatori di taglie sbandati, reietti, senza più una casa o un luogo che simboleggia le proprie radici (il tema del legame con il passato sarà una presenza costante ed è uno dei più riusciti). Proprio per questo trovo molto azzeccata la struttura a episodi isolati, in stile "Lupin III" (opera con cui ci sono parecchie somiglianze): all'inizio può risultare spiazzante, ed io stesso ne riconosco alcuni limiti, ma una volta entrato nel mood non ne esci più e non puoi più farne a meno. Alcuni episodi sono ispirati, altri meno, ma bene o male sono tutti riusciti e non ci sono cali di ritmo, il rischio noia è scongiurato grazie anche a numerosi colpi di genio ed invenzioni brillanti che non vi svelo.

Per quanto mi riguarda, i miei episodi preferiti sono il 18 ("Speak Like a Child") e il 20 ("Pierrot Le Fou"), il primo per le emozioni che ha saputo suscitarmi (soprattutto nel finale), il secondo perché è il più surreale e frenetico. Non ho apprezzato invece i due episodi finali, rispetto a tutti gli altri li ho trovati scontati, prevedibili e frettolosi, salvo solo il dialogo tra Faye e Spike (molto bello). E' un finale che ci sta tutto e di sicuro impatto, ma potevano gestirlo meglio e non risulta per niente memorabile.

Infine i personaggi, non posso dimenticarmi di loro. E' impossibile non adorare la ciurma del Bebop: Spike, Jet, Faye e Ed diventeranno ben presto come una famiglia. Personalmente trovo Spike e Faye una spanna sopra agli altri due, per via del loro carisma e del loro background più sviluppato. Ottimi anche tutti i personaggi di contorno che accompagneranno i protagonisti nelle loro avventure!

Sul fronte tecnico nulla da dire, le animazioni e i disegni, pur risalenti a diciassette anni fa, sono efficaci e svolgono il loro dovere, peccato solo per i pianeti realizzati in CG che stonano terribilmente con tutto il resto. In definitiva, se cercate un anime di altissimo livello, ad alto tasso di adrenalina, con personaggi riuscitissimi ed una delle migliori colonne sonore di sempre, "Cowboy Bebop" è quello che fa per voi!