Recensione
Sakurasou no Pet na Kanojo
5.5/10
winterbird
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"Sakurasou no Pet na Kanojo" è un anime che ha dalla sua la realizzazione grafica ottima, una piacevole colorazione e una eccellente morbidezza nei movimenti dei personaggi, e anche la sigla iniziale è particolarmente attraente e abbastanza originale.
...e adesso cominciano i dolori.
"Sakurasou no Pet na Kanojo" ha personaggi stereotipati alla massima potenza, ma che nonostante ciò riescono a dimostrarsi del tutto privi di un vero e proprio carattere; insomma, non possono definirsi personaggi a tutto tondo né vi è una logica fluente nella maggioranza delle loro azioni: lo stesso protagonista non riesce a decidere o a capire o almeno a presumere qualcosa di sé e delle proprie emozioni, e non perché sia confuso come qualsiasi adolescente riguardo questo o quello... ma piuttosto perché non è stato pensato sufficientemente bene, non ha cioè un carattere suo e una fetta di idee proprie cui aggrapparsi o contro le quali entrare in lotta nel corso della serie. Tasto ancor più dolente è la protagonista femminile, la cui incapacità non meglio spiegata di occuparsi di sé stessa parte e rimane a livelli semplicemente assurdi, così come assurda sarà la decisione altrui che porterà il protagonista a doverla avvicinare.
Per finire, si ha un po' l'impressione che viga l'obbligo, in quello stranissimo dormitorio, di finire in coppia fissa con qualcuno degli inquilini (necessariamente!).
Ci sarebbe altro da dire, ma a parte la presenza innecessaria ed esasperante di ecchi in ogni dove e in ogni quando, è meglio non sottolineare altro, per non fare spoiler inutili.
Se si sta pensando di vedere una serie anime bella a causa dei bellissimi disegni (come accaduto alla sottoscritta), si potrebbe rimanere parecchio delusi e faticare tantissimo per evitare di lasciarla da parte prima di arrivare a metà.
...e adesso cominciano i dolori.
"Sakurasou no Pet na Kanojo" ha personaggi stereotipati alla massima potenza, ma che nonostante ciò riescono a dimostrarsi del tutto privi di un vero e proprio carattere; insomma, non possono definirsi personaggi a tutto tondo né vi è una logica fluente nella maggioranza delle loro azioni: lo stesso protagonista non riesce a decidere o a capire o almeno a presumere qualcosa di sé e delle proprie emozioni, e non perché sia confuso come qualsiasi adolescente riguardo questo o quello... ma piuttosto perché non è stato pensato sufficientemente bene, non ha cioè un carattere suo e una fetta di idee proprie cui aggrapparsi o contro le quali entrare in lotta nel corso della serie. Tasto ancor più dolente è la protagonista femminile, la cui incapacità non meglio spiegata di occuparsi di sé stessa parte e rimane a livelli semplicemente assurdi, così come assurda sarà la decisione altrui che porterà il protagonista a doverla avvicinare.
Per finire, si ha un po' l'impressione che viga l'obbligo, in quello stranissimo dormitorio, di finire in coppia fissa con qualcuno degli inquilini (necessariamente!).
Ci sarebbe altro da dire, ma a parte la presenza innecessaria ed esasperante di ecchi in ogni dove e in ogni quando, è meglio non sottolineare altro, per non fare spoiler inutili.
Se si sta pensando di vedere una serie anime bella a causa dei bellissimi disegni (come accaduto alla sottoscritta), si potrebbe rimanere parecchio delusi e faticare tantissimo per evitare di lasciarla da parte prima di arrivare a metà.