logo GamerClick.it

-

"Dragon Ball Super" è l'ultimo anelito di vita di Toriyama, l'ultimo faticoso respiro esalato al termine di una carriera cominciata sotto la migliore stella ma terminata nel peggiore dei modi, termine di una china che aveva già mostrato i primi forti segnali di discesa e calo con "Dragon Ball GT".

"DBS" è l'apoteosi del commerciale. Le puntate sono fòle vuote e vacue in termini di avvenimenti, ma stipate all'inverosimile di tutto ciò che allo spettatore medio-basso può apprezzare: filler inutili, fanservice, trasformazioni continue che si sovrappongono ad altre evoluzioni fisiche dei personaggi. Una montagna di mota, per essere fini, una serie di pochezza infernale e di una insulsaggine sconcertante.
Uno pensava di aver toccato il fondo con "DBGT", serie che seppur con qualche situazione apprezzabile rimaneva ben sotto la soglia della sufficienza per gran parte della sua durata. Ed invece no, quello che sembrava un minimo assoluto si è rivelato un minimo relativo, sorpassato nella scala della mediocrità da "DBS", insulso prodotto che dimostra il fascino ed il richiamo esercitato dal lato commerciale degli anime sui produttori, che ormai più che proporre serie a tutto tondo presentano vere e proprie pubblicità di venti-venticinque minuti condite da qualche sbiadita vicenda costruita a tavolino ed inserita un po' a macchia di leopardo per dare una parvenza di continuità e di serietà.

Morale: "DBS" è qualcosa di aberrante, lontano pronipote delle prime serie molto più d'azione che di intrattenimento