Recensione
Aki Sora
3.0/10
Recensione di GianniGreed
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Quest’OAV di un solo episodio di “Aki Sora” è un adattamento animato basato sul manga omonimo di Masahiro Itosugi. In Giappone è uscito in allegato all’edizione limitata del numero 3 del suddetto manga.
Realizzato quando il fumetto era ancora in corso d’opera, l’episodio, della breve durata di appena ventidue minuti, traspone in animazione due capitoli del volume 1, il primo e il terzo per l’esattezza.
“Aki Sora” ha per protagonisti una sorella, Aki, e un fratello, Sora, che, scoprendosi innamorati l’uno dell’altra, iniziano una relazione proibita.
Nel manga, tutta la storia si svolge per sei volumi, succedono cose, i protagonisti incontrano altri personaggi, ecc.
Gli sceneggiatori dell’anime, però, hanno preso solo l’elemento di base della trama, ovvero l’incesto tra fratelli, e incentrato tutto l’episodio su quello, gettando via tutto il resto. Non hanno inventato nulla, anche nel manga ci sono le stesse scene, ma lì sono inserite in un contesto più ampio. Nell’anime vediamo solo i due protagonisti che ad un certo punto decidono di fare sesso. Era impossibile farci stare qualcosa in più in ventidue minuti, ma l’anime, come è venuto fuori, è abbastanza insulso. La storia è stata semplificata all’osso e la psicologia dei personaggi completamente rimossa. Altri due personaggi importantissimi nel manga (Nami e Kana) compaiono brevemente, ma, per quel che vale la loro presenza nell’anime, sarebbe stato meglio non inserirli affatto.
Sul lato tecnico, l’anime raggiunge a malapena la sufficienza. Buono il design dei personaggi femminili e dei loro corpi (cioè di Aki e basta). Le scene di sesso, come nel manga, non mostrano molto, tramite dei piccoli espedienti, e purtroppo per questo, alla fine, non sono neanche eccitanti.
Il doppiaggio è accettabile, almeno quello, ma, anche qua, non c’è da strapparsi i capelli.
Tralasciando tutte le questioni morali su incesto e altre cose simili, che non sono oggetto di recensione, e che non influiscono sul giudizio espresso, questo OAV di “Aki Sora” è insufficiente sotto tutti gli aspetti. La storia è semplificata e banalizzata, la qualità tecnica bassa. Alla fin fine, resta solo un OAV promozionale uscito con il manga e pertanto rivolto a chi già conosceva personaggi e storia.
Chi non ha letto l’opera originale dal quale è tratto, e magari cerca qualcosa di piccante da vedere, farebbe meglio a evitarlo, e a guardarsi intorno, perché c’è tanto di meglio in giro.
Realizzato quando il fumetto era ancora in corso d’opera, l’episodio, della breve durata di appena ventidue minuti, traspone in animazione due capitoli del volume 1, il primo e il terzo per l’esattezza.
“Aki Sora” ha per protagonisti una sorella, Aki, e un fratello, Sora, che, scoprendosi innamorati l’uno dell’altra, iniziano una relazione proibita.
Nel manga, tutta la storia si svolge per sei volumi, succedono cose, i protagonisti incontrano altri personaggi, ecc.
Gli sceneggiatori dell’anime, però, hanno preso solo l’elemento di base della trama, ovvero l’incesto tra fratelli, e incentrato tutto l’episodio su quello, gettando via tutto il resto. Non hanno inventato nulla, anche nel manga ci sono le stesse scene, ma lì sono inserite in un contesto più ampio. Nell’anime vediamo solo i due protagonisti che ad un certo punto decidono di fare sesso. Era impossibile farci stare qualcosa in più in ventidue minuti, ma l’anime, come è venuto fuori, è abbastanza insulso. La storia è stata semplificata all’osso e la psicologia dei personaggi completamente rimossa. Altri due personaggi importantissimi nel manga (Nami e Kana) compaiono brevemente, ma, per quel che vale la loro presenza nell’anime, sarebbe stato meglio non inserirli affatto.
Sul lato tecnico, l’anime raggiunge a malapena la sufficienza. Buono il design dei personaggi femminili e dei loro corpi (cioè di Aki e basta). Le scene di sesso, come nel manga, non mostrano molto, tramite dei piccoli espedienti, e purtroppo per questo, alla fine, non sono neanche eccitanti.
Il doppiaggio è accettabile, almeno quello, ma, anche qua, non c’è da strapparsi i capelli.
Tralasciando tutte le questioni morali su incesto e altre cose simili, che non sono oggetto di recensione, e che non influiscono sul giudizio espresso, questo OAV di “Aki Sora” è insufficiente sotto tutti gli aspetti. La storia è semplificata e banalizzata, la qualità tecnica bassa. Alla fin fine, resta solo un OAV promozionale uscito con il manga e pertanto rivolto a chi già conosceva personaggi e storia.
Chi non ha letto l’opera originale dal quale è tratto, e magari cerca qualcosa di piccante da vedere, farebbe meglio a evitarlo, e a guardarsi intorno, perché c’è tanto di meglio in giro.