Recensione
Kakegurui XX
7.0/10
Recensione di AnthonySoma-sensei
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La lentezza narrativa che ho percepito durante la visione della seconda stagione di "Kakegurui" è stata davvero qualcosa di assurdo e surreale. Le ottime premesse lasciate dalla precedente stagione e subito la decisione inaspettata da parte della presidentessa del consiglio studentesco, Kirari, di mettere in gioco la propria carica all'interno dell'istituto Hyakkaou avevano lasciato trapelare un prosieguo stellare e pieno di colpi di scena.
In effetti, la posta in gioco messa in palio da Kirari non è riconducibile esclusivamente alla carica di presidentessa del consiglio studentesco, ma anche al primato e alla guida della potente famiglia Momobami. La causa del rallentamento narrativo va riscontrato nell'eccessiva presenza delle scommesse e dei giochi, i quali riescono sempre ad esaltare le caratteristiche irrazionali e impulsive di personaggi chiave come Yumeko e la presidentessa, ma, allo stesso tempo, hanno perso l'originalità e la genialità che li contraddistinguevano durante la prima stagione. Le dinamiche e le spiegazioni che si celano dietro i giochi restano nella maggior parte dei casi interessanti, su questo aspetto non si discute, ma gli esiti sono così scontati e prevedibili che lo spettatore perde ogni tipo di interesse prima di venirne a capo.
Come già anticipato, personaggi come Yumeko e Kirari riuscirebbero da sole a rendere la serie godibile, oltretutto l'argomento che mi ha sempre attratto, guardando "Kakegurui", è la contrapposizione tra la "razionalità" e l' "irrazionalità". Quando si devono prendere delle decisioni o fare delle scelte, la componente razionale, per quanto possa sembrare all'apparenza la più sicura, viene quasi sempre messa da parte e declassata. Questo aspetto lo si evince chiaramente dalle azioni di alcuni specifici personaggi come Suzui e la segretaria della presidentessa del consiglio studentesco, Sayaka; per quanto si sforzassero di compiere scelte logiche e razionali, non sono mai riusciti a colpire nel segno e battere i propri avversari. In altre parole, maggiore è l'utilizzo di comportamenti impulsivi e fortemente irrazionali durante le scommesse e i giochi, maggiori sono le probabilità di vincere e occupare posizioni di rilievo. Questo scenario può essere esteso anche alla normale routine degli studenti: francamente non si è mai parlato di interrogazioni, lezioni, superamento di esami o professori, ma solo e soltanto di contratti, gerarchie e scommesse, pur trovandoci all'interno di un istituto "scolastico" giapponese. Degli studenti che puntano miliardi e miliardi di yen, che mettono in gioco la propria libertà in quanto persona oppure arrivano a sacrificare la propria vita sono tutti chiari esempi di come la "normalità" sia un termine che non esiste nel vocabolario dell'autore e di conseguenza della serie.
Il comparto grafico ha subito dei cambiamenti positivi, con un character design leggermente migliorato e più preciso nella realizzazione dei dettagli fisionomici; sono soddisfatto anche dei capelli di Yumeko, che mi sono sembrati per la prima volta reali!
Mi sarei aspettato qualcosina in più dalla opening, la quale non è assolutamente paragonabile a quella della prima stagione, mentre l'ending e il doppiaggio mi sono piaciuti.
Purtroppo sono rimasto un po' deluso da questa seconda stagione, che di sicuro non è allo stesso livello della prima. Ho sperato fino alla fine che Ryōta potesse cacciare per una volta gli di attributi e provare il brivido di giocare come gli altri scommettitori, invece è troppo codardo e legato alla sua razionalità. Credo che, se non subisce una maturazione a livello psicologico, resterà un personaggio inutile e scartato da tutti per l'intero prosieguo della serie. Yumeko e la presidentessa continuano a stupirmi con le loro giocate, la loro superiorità disarmante e la loro voglia di mettere in palio anche la loro "anima" se necessario. Questi sono personaggi che meritano tutta l'attenzione dello spettatore e che difficilmente possono deludere le aspettative.
"Kakegurui" credo abbia un potenziale assurdo e possa offrire molto più di quanto visto in questa misera e piatta seconda stagione; per il momento ancora non è stata ufficializzata una terza stagione, ma credo che l'anime ne abbia un bisogno assurdo per riprendersi e mostrarci chiaramente la vera essenza di "Kakegurui".
Il mio voto finale è 7.
In effetti, la posta in gioco messa in palio da Kirari non è riconducibile esclusivamente alla carica di presidentessa del consiglio studentesco, ma anche al primato e alla guida della potente famiglia Momobami. La causa del rallentamento narrativo va riscontrato nell'eccessiva presenza delle scommesse e dei giochi, i quali riescono sempre ad esaltare le caratteristiche irrazionali e impulsive di personaggi chiave come Yumeko e la presidentessa, ma, allo stesso tempo, hanno perso l'originalità e la genialità che li contraddistinguevano durante la prima stagione. Le dinamiche e le spiegazioni che si celano dietro i giochi restano nella maggior parte dei casi interessanti, su questo aspetto non si discute, ma gli esiti sono così scontati e prevedibili che lo spettatore perde ogni tipo di interesse prima di venirne a capo.
Come già anticipato, personaggi come Yumeko e Kirari riuscirebbero da sole a rendere la serie godibile, oltretutto l'argomento che mi ha sempre attratto, guardando "Kakegurui", è la contrapposizione tra la "razionalità" e l' "irrazionalità". Quando si devono prendere delle decisioni o fare delle scelte, la componente razionale, per quanto possa sembrare all'apparenza la più sicura, viene quasi sempre messa da parte e declassata. Questo aspetto lo si evince chiaramente dalle azioni di alcuni specifici personaggi come Suzui e la segretaria della presidentessa del consiglio studentesco, Sayaka; per quanto si sforzassero di compiere scelte logiche e razionali, non sono mai riusciti a colpire nel segno e battere i propri avversari. In altre parole, maggiore è l'utilizzo di comportamenti impulsivi e fortemente irrazionali durante le scommesse e i giochi, maggiori sono le probabilità di vincere e occupare posizioni di rilievo. Questo scenario può essere esteso anche alla normale routine degli studenti: francamente non si è mai parlato di interrogazioni, lezioni, superamento di esami o professori, ma solo e soltanto di contratti, gerarchie e scommesse, pur trovandoci all'interno di un istituto "scolastico" giapponese. Degli studenti che puntano miliardi e miliardi di yen, che mettono in gioco la propria libertà in quanto persona oppure arrivano a sacrificare la propria vita sono tutti chiari esempi di come la "normalità" sia un termine che non esiste nel vocabolario dell'autore e di conseguenza della serie.
Il comparto grafico ha subito dei cambiamenti positivi, con un character design leggermente migliorato e più preciso nella realizzazione dei dettagli fisionomici; sono soddisfatto anche dei capelli di Yumeko, che mi sono sembrati per la prima volta reali!
Mi sarei aspettato qualcosina in più dalla opening, la quale non è assolutamente paragonabile a quella della prima stagione, mentre l'ending e il doppiaggio mi sono piaciuti.
Purtroppo sono rimasto un po' deluso da questa seconda stagione, che di sicuro non è allo stesso livello della prima. Ho sperato fino alla fine che Ryōta potesse cacciare per una volta gli di attributi e provare il brivido di giocare come gli altri scommettitori, invece è troppo codardo e legato alla sua razionalità. Credo che, se non subisce una maturazione a livello psicologico, resterà un personaggio inutile e scartato da tutti per l'intero prosieguo della serie. Yumeko e la presidentessa continuano a stupirmi con le loro giocate, la loro superiorità disarmante e la loro voglia di mettere in palio anche la loro "anima" se necessario. Questi sono personaggi che meritano tutta l'attenzione dello spettatore e che difficilmente possono deludere le aspettative.
"Kakegurui" credo abbia un potenziale assurdo e possa offrire molto più di quanto visto in questa misera e piatta seconda stagione; per il momento ancora non è stata ufficializzata una terza stagione, ma credo che l'anime ne abbia un bisogno assurdo per riprendersi e mostrarci chiaramente la vera essenza di "Kakegurui".
Il mio voto finale è 7.