Recensione
Otaku ni koi wa muzukashii
7.5/10
Recensione di Wolfie Chan
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Ho appena terminato questo anime e l'ho trovato molto carino e piacevole. La storia tratta della difficoltà, in Giappone, dell'essere un otaku, di come questa "condizione" possa interferire negativamente con le relazioni tra persone, sia "normali" che anch'esse otaku.
Il tratto di disegno mi è piaciuto molto, i visi caratterizzati bene per ogni diverso personaggio, e i colori vividi e allegri.
Ci sono stati, ovviamene, episodi che mi sono piaciuti più di altri, ma nel complesso l'ho trovata una bella serie per passare qualche minuto della giornata. Ho trovato i protagonisti simpatici sin da subito, mi sono comunque sorpresa del fatto che ci fosse tutta questa difficoltà nel rapportarsi con le altre persone definite "normali".
Ho amato la coppia Kabakuro/Hanako, perché molto più spontanea ed estroversa, mentre Hirotaka e Narumi erano un po' più in difficoltà, dovuta alla mancanza di esperienza nella socializzazione da parte di lui, che pensava sempre e solo ai videogiochi (non nego un po' di irritazione da parte mia verso quest'unico pensiero fisso, come se fosse la cosa più importante; in ogni caso si sta parlando di una vita da otaku, quindi ci sta).
Il finale mi ha lasciata con molte domande, come se ci volesse una seconda stagione (che spero possa arrivare), comunque non mi è dispiaciuto del tutto.
Lo consiglio a chiunque voglia qualcosa di carino e leggero con cui passare il tempo di un pomeriggio in tranquillità; nel complesso è stata una piacevole visione.
Il tratto di disegno mi è piaciuto molto, i visi caratterizzati bene per ogni diverso personaggio, e i colori vividi e allegri.
Ci sono stati, ovviamene, episodi che mi sono piaciuti più di altri, ma nel complesso l'ho trovata una bella serie per passare qualche minuto della giornata. Ho trovato i protagonisti simpatici sin da subito, mi sono comunque sorpresa del fatto che ci fosse tutta questa difficoltà nel rapportarsi con le altre persone definite "normali".
Ho amato la coppia Kabakuro/Hanako, perché molto più spontanea ed estroversa, mentre Hirotaka e Narumi erano un po' più in difficoltà, dovuta alla mancanza di esperienza nella socializzazione da parte di lui, che pensava sempre e solo ai videogiochi (non nego un po' di irritazione da parte mia verso quest'unico pensiero fisso, come se fosse la cosa più importante; in ogni caso si sta parlando di una vita da otaku, quindi ci sta).
Il finale mi ha lasciata con molte domande, come se ci volesse una seconda stagione (che spero possa arrivare), comunque non mi è dispiaciuto del tutto.
Lo consiglio a chiunque voglia qualcosa di carino e leggero con cui passare il tempo di un pomeriggio in tranquillità; nel complesso è stata una piacevole visione.