Recensione
Steins;Gate Elite
8.0/10
Recensione di Marco Senpai
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"Steins;Gate Elite", edizione rimasterizzata del secondo capitolo delle serie "Science Adventure", vasto universo narrativo che condivide degli elementi in comune. Tuttavia, ogni filone delle "SciADV" tratta temi distinti, in questo caso l'opera si focalizza sui viaggi nel tempo.
Visto il grandissimo successo riscosso dalla serie televisiva, il produttore di 5pb, Tatsuya Matsuhara, ha deciso di realizzare una nuova versione del celebre romanzo visivo, uscito nel 2009, con lo stile dell'adattamento animato. Tuttavia, non si tratta veramente di "giocare l'anime", come viene descritto nella confezione del gioco. "Steins;Gate Elite", infatti, non è una serie animata interattiva, al contrario si legge molto testo e l'interazione da parte del videogiocatore è ridotta all'osso.
Nonostante ciò, la storia dello Scienziato Pazzo Hououin Kyouma e dei suoi preziosi Lab mem riesce ancora ad affascinare il lettore, anche quello più avvezzo alla serie. Ma credo che tutti la conoscano alla perfezione e risulti praticamente impossibile non rimanere rapiti dall'atmosfera avvolgente del Laboratorio di Gadget Futuristici.
Peccato che il titolo non si mantenga allo stesso livello di altri remake o remastered del franchise, come "Chaos;Head Noah" e "Robotics;Notes Elite". Ad esempio, "Noah" aggiunge nuove route che approfondiscono i comprimari. "Steins;Gate Elite" non ha ricevuto lo stesso ottimo trattamento, infatti avremo gli stessi contenuti del primo "Steins;Gate", leggermente ridimensionati; in particolare, gli archi narrativi di Luka e Faris seguono maggiormente gli eventi descritti nell'anime. Tale reinterpretazione delle vicende, tuttavia, non compromette la comprensione della storia, che trasmette tra l'altro gli stessi messaggi originali.
Molti appassionati si aspettavano il finale di Moeka, che nasce come Drama CD. Tuttavia, oltre a contraddire il gioco principale, risulta difficile inserirlo all'interno della trama senza alterare totalmente il sistema di gioco. Il gameplay, comunque, ha subito qualche modifica, dato che non si può più utilizzare liberamente il telefono di Okabe, oppure personalizzarlo con sfondi e suonerie a tema come nella visual novel originale. Questa funzione risulta piuttosto limitata.
In conclusione, "Steins;Gate Elite" si è rivelato un'esperienza senza dubbio più completa rispetto quanto proposto dalla serie animata, grazie anche ai finali alternativi che conferiscono una caratterizzazione aggiuntiva ai personaggi secondari. Tuttavia, un appassionato delle "SciADV" potrebbe rimanere deluso dall'assenza di nuovi contenuti oppure scene extra, pensate esclusivamente per questo titolo.
Visto il grandissimo successo riscosso dalla serie televisiva, il produttore di 5pb, Tatsuya Matsuhara, ha deciso di realizzare una nuova versione del celebre romanzo visivo, uscito nel 2009, con lo stile dell'adattamento animato. Tuttavia, non si tratta veramente di "giocare l'anime", come viene descritto nella confezione del gioco. "Steins;Gate Elite", infatti, non è una serie animata interattiva, al contrario si legge molto testo e l'interazione da parte del videogiocatore è ridotta all'osso.
Nonostante ciò, la storia dello Scienziato Pazzo Hououin Kyouma e dei suoi preziosi Lab mem riesce ancora ad affascinare il lettore, anche quello più avvezzo alla serie. Ma credo che tutti la conoscano alla perfezione e risulti praticamente impossibile non rimanere rapiti dall'atmosfera avvolgente del Laboratorio di Gadget Futuristici.
Peccato che il titolo non si mantenga allo stesso livello di altri remake o remastered del franchise, come "Chaos;Head Noah" e "Robotics;Notes Elite". Ad esempio, "Noah" aggiunge nuove route che approfondiscono i comprimari. "Steins;Gate Elite" non ha ricevuto lo stesso ottimo trattamento, infatti avremo gli stessi contenuti del primo "Steins;Gate", leggermente ridimensionati; in particolare, gli archi narrativi di Luka e Faris seguono maggiormente gli eventi descritti nell'anime. Tale reinterpretazione delle vicende, tuttavia, non compromette la comprensione della storia, che trasmette tra l'altro gli stessi messaggi originali.
Molti appassionati si aspettavano il finale di Moeka, che nasce come Drama CD. Tuttavia, oltre a contraddire il gioco principale, risulta difficile inserirlo all'interno della trama senza alterare totalmente il sistema di gioco. Il gameplay, comunque, ha subito qualche modifica, dato che non si può più utilizzare liberamente il telefono di Okabe, oppure personalizzarlo con sfondi e suonerie a tema come nella visual novel originale. Questa funzione risulta piuttosto limitata.
In conclusione, "Steins;Gate Elite" si è rivelato un'esperienza senza dubbio più completa rispetto quanto proposto dalla serie animata, grazie anche ai finali alternativi che conferiscono una caratterizzazione aggiuntiva ai personaggi secondari. Tuttavia, un appassionato delle "SciADV" potrebbe rimanere deluso dall'assenza di nuovi contenuti oppure scene extra, pensate esclusivamente per questo titolo.