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9.5/10
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Manga pubblicato da Star Comics dal 2005 al 2015. Non è mai stato ristampato e questo rende molto difficile il reperimento di volumi non di seconda mano. La storia editoriale travagliata non è stata sicuramente d’aiuto.

La trama vede due parti contrapposte, l’Organizzazione e gli yoma. La prima è composta dalle guerriere, dette informalmente Claymore, che combattono i secondi, dei mostri mangia uomini che si mimetizzano tra la popolazione. Per diventare delle Claymore sono prese contro la loro volontà delle bambine rimaste orfane, vengono sottoposte a una mutazione per aumentare le loro capacità e sono allenate duramente. L’unica eccezione, perché si è unita all’Organizzazione di propria volontà, è la protagonista Claire. Il manga segue le sue vicende alla ricerca della propria vendetta contro uno yoma particolare, un “risvegliato”.
Il mistero è una delle colonne portanti dell’opera. L’autore non si dimentica mai di quello che scrive e offre sempre una spiegazione, alcune possono sembrare troppo sbrigative; in particolare la spiegazione sull’origine dell’Organizzazione, ma la vastità dell’idea prospettata meritava una serie spin-off.
Gli elementi horror vanno scemando man mano che si procede: si passa da mostri abbozzati o ripugnanti a figure mostruose, ma armoniose; le ambientazioni in foreste contorte o in buie rovine lasciano spazio a combattimenti in campo aperto o cittadini. Viene dato molto risalto al senso di cameratismo che si sviluppa tra le guerriere, che diventa successivamente vera e propria amicizia rendendo così la seconda parte del manga un racconto di gruppo.

Una grande nota di merito sono i personaggi che sono sempre approfonditi o nel corso della storia o con dei flashback. Non viene introdotto alcun personaggio inutile tralasciato o dimenticato, tutti appaiono nuovamente. La qualità della storia viene dimostrata nei volumi sequenziali dove manca la protagonista, una scelta coraggiosa che dimostra come il mondo e i personaggi costruiti sono così solidi da poter reggere il peso del racconto e di portarlo avanti con grande vitalità. La sua assenza lascia spazio alle compagne rendendo il racconto ancora più bello e coinvolgendo il lettore a tal punto da lasciarlo con un senso di sorpresa.
Gli scontri sono sempre belli e adrenalinici. Il livello di sfida ogni volta è elevato e le caratteristiche proprie di ogni combattente da entrambe le parti sono ben delineate e molto differenti tra loro. Ho apprezzato molto il numero ridotto delle abilità per ciascun personaggio, non esiste nessun “tuttologo”.

Inevitabile è dover spendere parole per il finale tanto atteso e contestato. Il manga termina in modo diretto, non viene lasciata alcuna domanda senza risposta. Il finale è emozionante nel modo più puro del suo genere, viene dato spazio solo ad uno stupore emozionante.

La tecnica di disegno cresce man mano che si procede con la storia. I primi volumi sono oggettivamente brutti con personaggi dalla fisionomia deforme, ma si arriva ai volumi finali dove veramente dispiace che l’opera stia per finire talmente l'autore ha affinato il proprio stile. I combattimenti graficamente sono sempre molto chiari, non c’è confusione e si capisce sempre cosa stia avvenendo. L’uso delle splash pages, oltre a rendere l’atmosfera generale, serve anche come espediente narrativo per evitare che il lettore anticipi con la coda dell’occhio le scene successive per dare maggiore sorpresa. Purtroppo, all’inizio a maggior ragione, non è sempre facile distinguere le differenti guerriere in volto, viene in aiuto solo la capigliatura differente per ciascuna di esse.

Claymore non si propone come un manga riflessivo su grandi temi. Vuole offrire una storia memorabile senza parti stagnanti e adatta ad un pubblico adulto non offrendo mai parentesi comiche o rilassate. Questi obiettivi vengono raggiunti pienamente.