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Personalmente, ho rivisto questo anime dopo diverso tempo (parliamo di anni). Tempo fa non mi era piaciuto granché, eppure mi ero riproposta qualche giorno fa di provare a dargli una seconda occasione, e ad oggi devo proprio dire che ho fatto bene.

Personalmente, mi sento piuttosto in disaccordo con ciò che ho letto in alcune recensioni. È stata criticata la velocità con cui si susseguono le vicende e il fatto che non siano stati abbastanza approfonditi personaggi che non fossero Mei e Yamato.
Per quanto riguarda la velocità, mi sento di dire che, ragazzi, stiamo parlando di un anime di tredici episodi e di un’unica stagione. È ovvio che le cose debbano un po’ correre, non possiamo aspettarci che le cose vengano affrontate come nella vita reale, dove abbiamo anni per vivere le nostre esperienze, qui il tempo è limitato a tredici episodi e secondo me ne hanno fatto buon uso.
Questo tema si ricollega profondamente alla questione dell’aver poco approfondito i personaggi, cosa che credo del tutto infondata. Non nego che inizialmente lo pensassi anche io, ma vi assicuro che, riguardando questo anime con occhi diversi e dopo aver preso visione di diversi altri anime di questo genere, sono riuscita a cogliere cose che prima non ero in grado.
Per quanto riguarda Mei, essendo una dei due protagonisti, penso siamo tutti più che d’accordo che sia stata approfondita più che a sufficienza. È una ragazza estremamente riservata che difficilmente si fida delle persone a causa del suo passato, ma che, dopo aver incontrato Yamato, cambia radicalmente. Impara, infatti, ad aprirsi di più al mondo e a capire che, a volte, su alcune persone si può fare affidamento (l’ho rispettata profondamente per tutto il tempo, perché ha mostrato un grandissimo carattere e altrettanta forza di volontà).
Yamato è un personaggio più che espansivo e perennemente circondato da persone, soprattutto ragazze. Solo dopo aver conosciuto Mei, si rende conto di essere sempre stato in realtà profondamente solo, come afferma nell’OAV, e di avere serie difficoltà a mostrarsi realmente per quello che è (per tutto il tempo delle medie ha cercato di mascherare le sue emozioni con la gentilezza, pur di non subire “complicazioni”, e così facendo ha tradito fortemente il suo migliore amico, abbandonandolo nel momento peggiore). Si rende conto di avere anche lui delle ferite importanti ancora aperte, che verranno cicatrizzate da Mei.

Ma, comunque, sul fatto che i personaggi principali fossero stati abbastanza approfonditi siamo tutti d’accordo. È invece da qui che si fa bella.
Se avessero dovuto approfondire in modo dettagliato ogni singolo personaggio principale (per principale intendo che prende parte attivamente alla storia) allora avrebbero impiegato ben sette episodi. Perché non puoi soffermarti su qualcuno, raccontare di lui, del suo passato in cinque minuti: almeno, e dico almeno, dieci ce li si deve mettere, ma così facendo l’episodio si ridurrebbe ad altri rimanenti cinque/sette minuti scarsi, togliendo l’opening e l’ending. I personaggi sono stati approfonditi, ma in modo più veloce, per risparmiare tempo e dedicarlo al vero scopo dell’anime, raccontare la storia tra Yamato e Mei. Tuttavia, anche se raccontati “velocemente”, sono stati espressi tutti i vissuti con estrema chiarezza, tanto da riuscire a farmi un’idea chiara di ciascuno.

Asumi e Nakanishi. Perché Asumi non dovrebbe essere stata approfondita? È una ragazza gentile, estremamente carina e premurosa a livelli esorbitanti. All’inizio veniva criticata da alcune ragazze a causa del suo seno “esuberante”, e la cosa la feriva parecchio. Tuttavia, grazie soprattutto a Nakanishi, prende molta più fiducia in sé stessa. Il ragazzo infatti, amico di Asumi da diverso tempo, le esprime chiaramente tutti i suoi sentimenti, difendendola di fronte a queste critiche e offese. Lo fa in un modo goffo, esattamente come è lui, e questo ci fa già capire che tipo di personaggio lui sia. Non è vero, inoltre, che si mettono insieme dal secondo episodio. Asumi era stata, dopo aver baciato Yamato, rifiutata da lui, e deve aver visto in Nakanishi un ragazzo capace di risollevarla, in grado di farle aprire gli occhi sul fatto che al mondo non esista solo Yamato. Questi dal secondo episodio cominciano a frequentarsi, uscire ogni tanto insieme. Tutto questo, sviluppandosi parallelamente alla storia di Mei e Yamato, li avrà portati a mettersi ufficialmente insieme e ad approfondire il loro rapporto, ma questo non ci è dato saperlo nel dettaglio, perché qui non si vuole raccontare la loro storia. Eppure, nonostante tutto, i produttori non mancano di dare visione della cosa, per far sì che anche questa storia non venga del tutto trascurata e permettendoci di vedere come è andata a concludersi. Non mi sorprende che lei avesse acconsentito ad uscire con Nakanishi. D’altronde, cosa aveva da perdere? Probabilmente avrei fatto lo stesso.

Aiko. È stata abbondantemente approfondita anche lei. È stato raccontato il suo passato, le sue problematiche annesse al volersi far piacere a tutti i costi dal suo fidanzato, finendo per rovinarsi. Yamato riesce a rimetterla in carreggiata (ovvio, non sono d’accordo sull’andare a letto con una ragazza per risollevarle il morale, ma va beh, tralasciamo questo particolare), e lei ovviamente se ne innamora. Non ho mai visto Aiko come un’antagonista nella storia di Mei, tutt’altro. E per questo non mi sorprende che di lì a poco, dopo il discorso fattole da quest’ultima, abbia iniziato a girare con lei e Asumi. Si sono riscoperte tutte ragazze fondamentalmente fragili, che insieme hanno trovato la forza di andare avanti.

Megumi è stata fin troppo approfondita, penso siamo tutti d’accordo.

Kai. Anche lui non è stato messo lì a vuoto. La sua reale presenza all’interno della storia è stata addirittura preceduta dal ricordo di Yamato nei confronti del suo amico delle medie, quello che non era riuscito a proteggere. Kai avrà un ruolo fondamentale nella storia tra Mei e Yamato, essendo capace di comprendere bene entrambe le parti. Ha una personalità ben delineata e che credo spicchi non poco.

Infine impossibile non fare qualche chiarimento sulla storia tra Yamato e Mei. Non è vero che si sono messi insieme subito. Indubbiamente, Yamato è subito stato rapito da lei e, come ha spiegato più volte, essendo abituato a fare sempre quello che gli andava di fare, l’ha trattata agli inizi nel modo in cui trattava tutte: rubandole una decina di baci. Mei comincia lentamente a fidarsi di lui, e altrettanto lentamente se ne innamora. Nonostante Yamato continuasse a dire che Mei fosse la sua ragazza, Mei continuava a precisare che questa era solo un’idea di Yamato, rinnegando addirittura il loro primo appuntamento e sostenendo di essere uscita solo con l’intenzione di tagliarsi i capelli. Piano piano, uscendoci insieme e vedendolo spesso a scuola (non che Yamato sia uno capace di dare molto spazio), capisce di provare sentimenti per lui che, tuttavia, non esplicita mai con un “Ti amo”.

Ho letto anche di persone che volevano fossero approfonditi anche i personaggi secondari, come il ragazzo di Aiko o il padre di Mei. Io non credo debba sempre essere data una spiegazione articolata e dettagliata di tutto. Il ragazzo che continua a girare attorno a Aiko è chiaro non fosse il suo ragazzo, nonostante avessero a volte rapporti piuttosto intimi. È semplicemente un ragazzo, un compagno di scuola, che prova un profondo interesse per Aiko e che ironicamente cerca di conquistarla in tutti i modi. Penso l’abbia anche addolcita un po’, ma, come spiegato per Asumi e Nakanishi, non è la loro storia personale che deve essere vissuta in questo anime, ciononostante di attimi loro ne sono stati fatti comunque vedere.
Il padre di Mei è morto, sì, ma in diversi anime non si spiega il motivo di queste morti, anche perché certo non è una cosa che si può spiegare in un minuto. Poi, se si fosse approfondita la vicenda del padre, si sarebbe dovuta analizzare anche la madre, e la cosa si sarebbe fatta lunga (e dal mio punto di vista noiosa).
La sorella di Yamato, Nagi, è stata approfondita anche lei, pur non essendo uno dei personaggi principali, e penso di aver capito molto da quanto appreso.
Ad ogni modo, se avessero dovuto spiegare ognuno di questi singoli personaggi, sempre per il motivo di prima, avrebbero impiegato altre quattro puntate tra il ragazzo di Aiko, mamma e papà di Mei e Nagi. A questo punto mi viene da dire: “Perché nessuno voleva che venisse approfondita anche la povera panettiera, già che ci siamo?”

Credo che questo anime debba essere guardato un paio di volte, prima di comprenderne davvero il significato, esattamente come ho fatto io.
Le cose vengono spiegate chiaramente, i personaggi hanno personalità ben delineate e contribuiscono attivamente alla storia e alla relazione tra Mei e Yamato, incoraggiandoli, sostenendoli e alcuni ostacolandoli.
Si merita pienamente il voto che mi sento di dargli.