Recensione
I Paesaggi di Chinami
9.0/10
Un piccolo gioiello.
Chinami è una bambina scorbutica, dall'aria vagamente apatica e poco intelligente. Non vuole andare a scuola, si annoia e, girando per il quartiere e la sua cittadina, incontra luoghi e personaggi davvero eccentrici. Sotto la sua spazientita critica a questi individui ai margini della società e considerati pazzoidi si nasconde una straordinaria e delicatissima umanità, viva e pulsante. All'istinto che chiede di criticare e condannare la stranezza subentra una vaga curiosità che è anche occasione di crescere e conoscere il piccolo mondo della comunità intorno alla bambina.
Il tratto, semplice e pulito, offre con pochi dettagli una caratterizzazione dei personaggi puntuale e profonda. Una raccolta di storie brevi che sotto la simpatia della scorbutica protagonista cela una poetica del sentimento trattata con delicatezza e pudici accenni a commoventi tematiche che nella brevità del racconto rimangono accennate senza essere palesemente insistenti.
Molto bella l'edizione Bao, volume di ottima fattura e pagine bianche e lisce. Come da tradizione per l'editore le onomatopee non sono né adattate né tradotte. Brevi note a piè pagina chiariscono aspetti poco noti di alcune tradizioni giapponesi. Troppo succinta la presentazione dell'autore nel risvolto della sovra-coperta, si sente fortemente la mancanza di una postfazione che possa contestualizzare l'opera.
Voto: 9
Chinami è una bambina scorbutica, dall'aria vagamente apatica e poco intelligente. Non vuole andare a scuola, si annoia e, girando per il quartiere e la sua cittadina, incontra luoghi e personaggi davvero eccentrici. Sotto la sua spazientita critica a questi individui ai margini della società e considerati pazzoidi si nasconde una straordinaria e delicatissima umanità, viva e pulsante. All'istinto che chiede di criticare e condannare la stranezza subentra una vaga curiosità che è anche occasione di crescere e conoscere il piccolo mondo della comunità intorno alla bambina.
Il tratto, semplice e pulito, offre con pochi dettagli una caratterizzazione dei personaggi puntuale e profonda. Una raccolta di storie brevi che sotto la simpatia della scorbutica protagonista cela una poetica del sentimento trattata con delicatezza e pudici accenni a commoventi tematiche che nella brevità del racconto rimangono accennate senza essere palesemente insistenti.
Molto bella l'edizione Bao, volume di ottima fattura e pagine bianche e lisce. Come da tradizione per l'editore le onomatopee non sono né adattate né tradotte. Brevi note a piè pagina chiariscono aspetti poco noti di alcune tradizioni giapponesi. Troppo succinta la presentazione dell'autore nel risvolto della sovra-coperta, si sente fortemente la mancanza di una postfazione che possa contestualizzare l'opera.
Voto: 9