Recensione
Punta al Top! Gunbuster
9.0/10
"Punta al top! - Gunbuster" (Toppu o nerae!) è un anime originale rilasciato come OAV In Giappone tra il 1998 e 1999.
Prodotto da GAINAX, l'anime è anche celebre poiché vede un giovane Hideaki Anno in debutto alla regia, accompagnato da Haruhiko Mikimoto che ideò il character design.
La sua breve durata (solo sei puntate) ha portato la produzione a non lesinare sulla qualità tecnica: nonostante sia un anime degli anni '80, questo si presenta molto gradevole e animato davvero bene, con delle sequenze davvero ottime e dirette magistralmente.
Plauso anche al mecha design: gli amanti di astronavi e stazioni spaziali rimarranno sicuramente soddisfatti.
I personaggi, liberamente ispirati a quelli di "Jenny la tennista" (a cui la serie fa tributo), risultano abbastanza credibili e discretamente caratterizzati. Fa eccezione la protagonista, Noriko Takaya, che è invece stata costruita con più attenzione e alla quale è difficile non affezionarsi.
Passando ora alla narrazione, questa passa in modo inaspettato da essere comica e leggera (la serie fu anche una delle prime a introdurre i discutibili fanservice) a momenti drammatici e tristi, portando un turbinio di emozioni nella testa dello spettatore.
La premessa di base è infatti molto semplice: l'umanità è minacciata da una razza aliena e sta costruendo delle navi spaziali e mecha per combatterli. Questa trama di base è banale, ma nello svolgimento gli autori sono riusciti a inserire elementi originali che rendono il tutto più interessante.
Infine, segnalo una opening carina e un buon comparto sonoro che accompagna il tutto, seppure non abbia trovato brani davvero memorabili.
"Punta al top! Gunbuster" è una serie che mi ha preso davvero molto: seppure dai primi episodi non sembra, negli ultimi prende un ritmo e una svolta davvero godibili.
Al suo interno è possibile trovarci numerosi aspetti ripresi successivamente da altri anime, in particolar modo "Gurren Lagann" (dello stesso studio) e "Neon Genesis Evangelion" (dello stesso regista).
Non posso quindi che consigliare questa serie a tutti/e coloro che apprezzano le opere di Hideaki Anno o a cui è piaciuto "Gurren Lagann", nonché a chiunque voglia saperne di più a come siamo arrivati agli anime attuali.
Prodotto da GAINAX, l'anime è anche celebre poiché vede un giovane Hideaki Anno in debutto alla regia, accompagnato da Haruhiko Mikimoto che ideò il character design.
La sua breve durata (solo sei puntate) ha portato la produzione a non lesinare sulla qualità tecnica: nonostante sia un anime degli anni '80, questo si presenta molto gradevole e animato davvero bene, con delle sequenze davvero ottime e dirette magistralmente.
Plauso anche al mecha design: gli amanti di astronavi e stazioni spaziali rimarranno sicuramente soddisfatti.
I personaggi, liberamente ispirati a quelli di "Jenny la tennista" (a cui la serie fa tributo), risultano abbastanza credibili e discretamente caratterizzati. Fa eccezione la protagonista, Noriko Takaya, che è invece stata costruita con più attenzione e alla quale è difficile non affezionarsi.
Passando ora alla narrazione, questa passa in modo inaspettato da essere comica e leggera (la serie fu anche una delle prime a introdurre i discutibili fanservice) a momenti drammatici e tristi, portando un turbinio di emozioni nella testa dello spettatore.
La premessa di base è infatti molto semplice: l'umanità è minacciata da una razza aliena e sta costruendo delle navi spaziali e mecha per combatterli. Questa trama di base è banale, ma nello svolgimento gli autori sono riusciti a inserire elementi originali che rendono il tutto più interessante.
Infine, segnalo una opening carina e un buon comparto sonoro che accompagna il tutto, seppure non abbia trovato brani davvero memorabili.
"Punta al top! Gunbuster" è una serie che mi ha preso davvero molto: seppure dai primi episodi non sembra, negli ultimi prende un ritmo e una svolta davvero godibili.
Al suo interno è possibile trovarci numerosi aspetti ripresi successivamente da altri anime, in particolar modo "Gurren Lagann" (dello stesso studio) e "Neon Genesis Evangelion" (dello stesso regista).
Non posso quindi che consigliare questa serie a tutti/e coloro che apprezzano le opere di Hideaki Anno o a cui è piaciuto "Gurren Lagann", nonché a chiunque voglia saperne di più a come siamo arrivati agli anime attuali.