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8.5/10
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Premetto che è la prima opera che leggo di Q Hayashida e, di conseguenza, non farò paragoni con Dorohedoro o altre sue opere.
Sono in pari con le uscite in Italia (quarto volume) e, ad oggi, posso dire che questo manga è più che promosso.

Per quanto riguarda la trama, non c'è molto da scrivere, difatti l'opera racconta la vita quotidiana nello spazio di un ragazzo e il suo bagaglio, in un futuro distopico e alquanto grottesco. I disegni sono crudi e si adattano perfettamente allo stile del racconto: crudo, sporco e, appunto, grottesco. Già dalle prime tavole ho realizzato che quest'opera è ben più che una semplice opera, infatti, fa immergere pienamente il lettore in un universo atipico e fuori da ogni razionalità in un modo talmente naturale che sembra quasi essere quello reale, di tutti i giorni. Gli avvenimenti accadono in modo del tutto casuale e il nostro protagonista, Zaha Sanko, ne prende atto e li vive quasi come se fossero avvenimenti che devono accadere e che non può evitare. A tal proposito, mi verrebbe quasi naturale paragonare Zaha a Jeffrey Lebowski de "Il grande Lebowski": entrambi, infatti, sono pienamente soggetti agli eventi circostanti e non fanno altro che lasciarsi trasportare senza avere un vero e proprio scopo, se non quello di (soprav)vivere.

Sì, perché quest'opera - almeno fino al volume 4 - non ha una vera trama, sembra non raccontare niente di speciale. Ed è proprio per questo motivo che mi sento di dare un voto così alto, perché è un racconto che riesce ad avere una propria personalità e a caratterizzare in modo del tutto naturale tutti i personaggi principali (le quattro calamità).

Il racconto non è assolutamente un percorso lineare, qui la caratterizzazione dei personaggi non viene fatta né prima della presentazione né dopo, bensì nel mentre: tutti i personaggi vengono conosciuti pian piano, capendo quali sono le loro intenzioni e quali sono le loro peculiarità, un po' come nella realtà che, per conoscere qualcuno, devi prima passarci del tempo insieme per capire quindi qual è il suo modo di pensare e di agire.