Recensione
I casi del giovane Kindaichi
7.5/10
Recensione di Godaime Hokage
-
Kindaichi Hajime è il nipote del famoso detective Kindaichi Kosuke (protagonista dei romanzi polizieschi dello scrittore Yokomizo Seishi, vissuto nel XX secolo). E' un liceale dallo spiccato intelletto per tutto ciò che concerne misteri da risolvere, ma lo stesso non può dirsi per la matematica. Affronta ogni situazione con spirito razionale, eccezion fatta per i fantasmi (ne è terrorizzato).
Frequenta il Liceo Fudo, dove viene ambientato il primo episodio della serie, che ci presenta sia il nostro giovane protagonista, sia tutti i personaggi di contorno, compagni di viaggio nello svolgimento della serie: Nanase Miyuki, amica d'infanzia di Hajime, sua compagna di scuola, che è innamorata di lui (ma Hajime è troppo preso dai misteri da risolvere per accorgersi dei suoi sentimenti); Saki Ryuta, kohai conosciuto nel primo episodio, con il pallino delle riprese video, che non perde occasione per filmare qualunque cosa accada e diventa il fedele assistente di Hajime; infine, l'ispettore Kenmochi Isamu, che presta servizio presso la polizia metropolitana di Tokyo e che conosce i tre ragazzi nel primo episodio.
La serie non ha una trama di fondo che si sviluppa nei dieci episodi. In ognuno si sviluppa una trama a sé che riguarda un mistero da risolvere; in tre casi ("L'omicidio di Siren Island", "Kindaichi il killer" e "Gli omicidi del fantasma dell'opera"), la trattazione del caso è suddivisa in due episodi.
Fondamentalmente, ciò che viene fuori dalla visione della serie è che Kenmochi senza Hajime non riuscirebbe a risolvere i casi (chissà come faceva prima di conoscerlo...). E per quasi tutta la durata della serie neanche sa di chi sia nipote, nonostante Hajime ogni volta che si presenta un mistero da risolvere giuri di farlo sul nome di suo nonno (quando glielo si fa notare Kenmochi dice che pensava che Hajime fosse molto affezionato al nonno).
La serie è piacevole, anche se trovo molto inverosimile che un diciassettenne possa aggirarsi per le scene del crimine come gli pare e che un ispettore di polizia gli consenta di fare come più gli aggrada, in barba alla contaminazione della scena e delle prove. Vediamola come una "licenza letteraria".
In ogni caso, se volete passare qualche ora leggera, questa serie può fare al caso vostro.
Frequenta il Liceo Fudo, dove viene ambientato il primo episodio della serie, che ci presenta sia il nostro giovane protagonista, sia tutti i personaggi di contorno, compagni di viaggio nello svolgimento della serie: Nanase Miyuki, amica d'infanzia di Hajime, sua compagna di scuola, che è innamorata di lui (ma Hajime è troppo preso dai misteri da risolvere per accorgersi dei suoi sentimenti); Saki Ryuta, kohai conosciuto nel primo episodio, con il pallino delle riprese video, che non perde occasione per filmare qualunque cosa accada e diventa il fedele assistente di Hajime; infine, l'ispettore Kenmochi Isamu, che presta servizio presso la polizia metropolitana di Tokyo e che conosce i tre ragazzi nel primo episodio.
La serie non ha una trama di fondo che si sviluppa nei dieci episodi. In ognuno si sviluppa una trama a sé che riguarda un mistero da risolvere; in tre casi ("L'omicidio di Siren Island", "Kindaichi il killer" e "Gli omicidi del fantasma dell'opera"), la trattazione del caso è suddivisa in due episodi.
Fondamentalmente, ciò che viene fuori dalla visione della serie è che Kenmochi senza Hajime non riuscirebbe a risolvere i casi (chissà come faceva prima di conoscerlo...). E per quasi tutta la durata della serie neanche sa di chi sia nipote, nonostante Hajime ogni volta che si presenta un mistero da risolvere giuri di farlo sul nome di suo nonno (quando glielo si fa notare Kenmochi dice che pensava che Hajime fosse molto affezionato al nonno).
La serie è piacevole, anche se trovo molto inverosimile che un diciassettenne possa aggirarsi per le scene del crimine come gli pare e che un ispettore di polizia gli consenta di fare come più gli aggrada, in barba alla contaminazione della scena e delle prove. Vediamola come una "licenza letteraria".
In ogni caso, se volete passare qualche ora leggera, questa serie può fare al caso vostro.