Recensione
Rental Onii-chan
8.5/10
Recensione di Godaime Hokage
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ATTENZIONE: presenza di spoiler
Ho letto questo manga su Scan perché ancora non è stato rilasciato in Italia.
Il mio consiglio è di armarvi di un pacco gigante di fazzoletti, perché di lacrime ne verserete davvero tante.
La storia è strutturata in quattro volumi. Racconta le vicende di Kanami, una bambina che va alle elementari, rimasta orfana di entrambi i genitori da un paio di anni a causa di un incidente stradale, e che vive con il fratello maggiore, Kazutaka.
Kazutaka trascorre le sue giornate chiuso nella propria stanza, ignorando del tutto Kanami, se non per sgridarla e picchiarla ogni qual volta lei cerca di parlare con lui. Trascura anche la casa, che è un porcile (quando poi Kanami cerca di pulire per aiutarlo, tanto per cambiare la sgrida e la picchia).
Kanami cerca di andare avanti come può, abbandonata a se stessa e presa di mira anche a scuola.
A darle un po' di gioia c'è però Makoto, un ragazzo che un giorno l'ha trovata in lacrime al parco e capendo il suo dolore le ha proposto di farle da fratello maggiore sostitutivo. Kanami ha acconsentito, ma solo a condizione che tale sostituzione fosse considerata come un noleggio: questo è l'unico modo che Kanami conosca per non dimenticare il suo vero fratello; crede infatti che se non paga Makoto finirà per considerarlo davvero suo fratello maggiore, dimenticandosi di Kazutaka).
Perciò, ogni volta che i due escono insieme, a fine giornata Kanami consegna a Makoto una banconota da pochi yen.
Makoto è molto premuroso con Kanami e si sostituisce in tutto e per tutto a Kazutaka. Cerca anche di aiutare Kanami a recuperare il rapporto con il fratello, ma i risultati sono disastrosi. Ogni volta infatti che Kanami cerca di avvicinarsi a Kazutaka, finisce per essere respinta a parole, o peggio.
Strappa davvero il cuore vedere quanto Kanami si impegni per farsi strada nella solitudine di Kazutaka senza riuscirci. Ogni sua lacrima fa breccia anche nell'animo dei più resistenti all'emozione.
Makoto fa conoscere a Kanami i suoi più cari amici, Daigo e Misuzu, ed i due si affezionano alla bambina, facendole capire che non tutti gli adulti sono pericolosi e che ci sono delle persone adulte che hanno a cuore la sua esistenza.
Quando Kazutaka scopre dell'esistenza di Makoto, minaccia Kanami di denunciare alla polizia la situazione solo per ferirla. E a nulla vale il tentativo di Makoto di fargli capire il perché delle azioni di Kanami. Perciò Kanami decide di non noleggiare più Makoto. Allora Makoto, che aveva conservato ogni singola banconota donatagli da Kanami, decide di proporre un noleggio inverso.
Makoto capisce bene i sentimenti di Kanami perché da ragazzino ha vissuto una simile esperienza ed è stato proprio l'aiuto di Daigo e Misuzu a rendergli la vita migliore. Per questo motivo vuole la felicità di Kanami ad ogni costo; è talmente preoccupato per la bambina che decide di fare di tutto per poterne prendere la custodia, anche aiutato dalle famiglie di Daigo e di Misuzu. Nessuno rimane insensibile davanti alla sofferenza della piccola, che cerca comunque di trovare un avvicinamento con il vero fratello, ma Kazutaka vede solo se stesso ed arriva al punto di intimare a Kanami di andarsene di casa, perché non vuole più averla vicino.
Kanami sulle prime decide di accettare la proposta di Makoto, ma poi ci ripensa. Non vuole mollare, come gli altri a suo tempo non hanno mollato con Makoto. La vicinanza dei nuovi amici la rende più sicura di se stessa e coraggiosa, e questo l'aiuta anche a superare le avversità che deve affrontare in ambito scolastico. Riesce così a diventare amica delle compagne che prima la trattavano male; forte di questi nuovi legami acquista ulteriore determinazione.
Cerca con tutte le sue forze di strappare Kazutaka dall'oscurità che lo tiene stretto a sé, e nel suo ultimo, estremo tentativo, succede la disgrazia. Mentre i due parlano e Kazutaka si mostra violento come al solito, gli scatoloni accumulati da Kazutaka nella sua stanza, pieni e pesanti, collassano su di lui; Kanami cerca di proteggerlo e finisce per essere colpita da tutto quel peso.
Solo in questo istante Kazutaka ritorna in sé e si accorge di cosa ha fatto. Kanami finisce in ospedale e Makoto, Daigo e Misuzu la raggiungono. Kazutaka deve fare i conti con se stesso e con gli altri.
Si scopre così che è sprofondato nella disperazione e depressione più cupa a causa delle continue pressioni dei genitori e che quando i genitori sono morti stavano litigando proprio a causa sua. Il senso di colpa, il dolore e l'odio verso gli adulti hanno fatto il resto. Ma Kanami non aveva nessuna colpa in tutto ciò. Lei voleva solo il suo fratellone, che tanto amava.
Dopo tanto dolore fisico e psichico il lieto fine è dietro l'angolo.
Ho voluto raccontare la vicenda perché è il modo migliore per far capire quanto la tristezza della storia, il dolore provato dalla protagonista siano tanto intensi da prendere davvero l'animo di chi legge. Ho pianto come una fontana ad ogni capitolo; vedere come lei si sforza per poi finire con la guancia gonfia per l'ennesimo schiaffo fa davvero male, non ci si può non immedesimare nella sua persona.
Gli argomenti trattati sono duri e non leggeri; se uno cerca una storia divertente e spassosa questo manga non fa per lui. Però ritengo che valga davvero la pena di leggere questa storia, perché fa riflettere e mette di fronte a situazioni che purtroppo nella realtà si verificano spesso, e non sempre, anzi quasi mai, c'è il lieto fine.
Nonostante la pesantezza degli argomenti, l'autrice tratta la vicenda con dolcezza e delicatezza, attraverso l'innocenza degli occhi di una bambina, che cerca di sopravvivere nonostante sia sommersa da tante avversità. La sua fede incrollabile nell'affetto del fratellone, il ricordo dei bei momenti trascorsi insieme, l'aggrapparsi al fatto che ormai solo lui è la sua famiglia, rendono questa bambina molto più matura delle altre della sua età; l'incontro con Makoto le salva letteralmente la vita e l'aiuta a trovare il coraggio che non aveva per affrontare la situazione.
Penso che il suo personaggio possa essere di esempio ed ispirazione anche per chi si trova ad affrontare delle difficoltà nella vita reale.
Per tutti questi motivi assegno come voto un 8,5.
Ho letto questo manga su Scan perché ancora non è stato rilasciato in Italia.
Il mio consiglio è di armarvi di un pacco gigante di fazzoletti, perché di lacrime ne verserete davvero tante.
La storia è strutturata in quattro volumi. Racconta le vicende di Kanami, una bambina che va alle elementari, rimasta orfana di entrambi i genitori da un paio di anni a causa di un incidente stradale, e che vive con il fratello maggiore, Kazutaka.
Kazutaka trascorre le sue giornate chiuso nella propria stanza, ignorando del tutto Kanami, se non per sgridarla e picchiarla ogni qual volta lei cerca di parlare con lui. Trascura anche la casa, che è un porcile (quando poi Kanami cerca di pulire per aiutarlo, tanto per cambiare la sgrida e la picchia).
Kanami cerca di andare avanti come può, abbandonata a se stessa e presa di mira anche a scuola.
A darle un po' di gioia c'è però Makoto, un ragazzo che un giorno l'ha trovata in lacrime al parco e capendo il suo dolore le ha proposto di farle da fratello maggiore sostitutivo. Kanami ha acconsentito, ma solo a condizione che tale sostituzione fosse considerata come un noleggio: questo è l'unico modo che Kanami conosca per non dimenticare il suo vero fratello; crede infatti che se non paga Makoto finirà per considerarlo davvero suo fratello maggiore, dimenticandosi di Kazutaka).
Perciò, ogni volta che i due escono insieme, a fine giornata Kanami consegna a Makoto una banconota da pochi yen.
Makoto è molto premuroso con Kanami e si sostituisce in tutto e per tutto a Kazutaka. Cerca anche di aiutare Kanami a recuperare il rapporto con il fratello, ma i risultati sono disastrosi. Ogni volta infatti che Kanami cerca di avvicinarsi a Kazutaka, finisce per essere respinta a parole, o peggio.
Strappa davvero il cuore vedere quanto Kanami si impegni per farsi strada nella solitudine di Kazutaka senza riuscirci. Ogni sua lacrima fa breccia anche nell'animo dei più resistenti all'emozione.
Makoto fa conoscere a Kanami i suoi più cari amici, Daigo e Misuzu, ed i due si affezionano alla bambina, facendole capire che non tutti gli adulti sono pericolosi e che ci sono delle persone adulte che hanno a cuore la sua esistenza.
Quando Kazutaka scopre dell'esistenza di Makoto, minaccia Kanami di denunciare alla polizia la situazione solo per ferirla. E a nulla vale il tentativo di Makoto di fargli capire il perché delle azioni di Kanami. Perciò Kanami decide di non noleggiare più Makoto. Allora Makoto, che aveva conservato ogni singola banconota donatagli da Kanami, decide di proporre un noleggio inverso.
Makoto capisce bene i sentimenti di Kanami perché da ragazzino ha vissuto una simile esperienza ed è stato proprio l'aiuto di Daigo e Misuzu a rendergli la vita migliore. Per questo motivo vuole la felicità di Kanami ad ogni costo; è talmente preoccupato per la bambina che decide di fare di tutto per poterne prendere la custodia, anche aiutato dalle famiglie di Daigo e di Misuzu. Nessuno rimane insensibile davanti alla sofferenza della piccola, che cerca comunque di trovare un avvicinamento con il vero fratello, ma Kazutaka vede solo se stesso ed arriva al punto di intimare a Kanami di andarsene di casa, perché non vuole più averla vicino.
Kanami sulle prime decide di accettare la proposta di Makoto, ma poi ci ripensa. Non vuole mollare, come gli altri a suo tempo non hanno mollato con Makoto. La vicinanza dei nuovi amici la rende più sicura di se stessa e coraggiosa, e questo l'aiuta anche a superare le avversità che deve affrontare in ambito scolastico. Riesce così a diventare amica delle compagne che prima la trattavano male; forte di questi nuovi legami acquista ulteriore determinazione.
Cerca con tutte le sue forze di strappare Kazutaka dall'oscurità che lo tiene stretto a sé, e nel suo ultimo, estremo tentativo, succede la disgrazia. Mentre i due parlano e Kazutaka si mostra violento come al solito, gli scatoloni accumulati da Kazutaka nella sua stanza, pieni e pesanti, collassano su di lui; Kanami cerca di proteggerlo e finisce per essere colpita da tutto quel peso.
Solo in questo istante Kazutaka ritorna in sé e si accorge di cosa ha fatto. Kanami finisce in ospedale e Makoto, Daigo e Misuzu la raggiungono. Kazutaka deve fare i conti con se stesso e con gli altri.
Si scopre così che è sprofondato nella disperazione e depressione più cupa a causa delle continue pressioni dei genitori e che quando i genitori sono morti stavano litigando proprio a causa sua. Il senso di colpa, il dolore e l'odio verso gli adulti hanno fatto il resto. Ma Kanami non aveva nessuna colpa in tutto ciò. Lei voleva solo il suo fratellone, che tanto amava.
Dopo tanto dolore fisico e psichico il lieto fine è dietro l'angolo.
Ho voluto raccontare la vicenda perché è il modo migliore per far capire quanto la tristezza della storia, il dolore provato dalla protagonista siano tanto intensi da prendere davvero l'animo di chi legge. Ho pianto come una fontana ad ogni capitolo; vedere come lei si sforza per poi finire con la guancia gonfia per l'ennesimo schiaffo fa davvero male, non ci si può non immedesimare nella sua persona.
Gli argomenti trattati sono duri e non leggeri; se uno cerca una storia divertente e spassosa questo manga non fa per lui. Però ritengo che valga davvero la pena di leggere questa storia, perché fa riflettere e mette di fronte a situazioni che purtroppo nella realtà si verificano spesso, e non sempre, anzi quasi mai, c'è il lieto fine.
Nonostante la pesantezza degli argomenti, l'autrice tratta la vicenda con dolcezza e delicatezza, attraverso l'innocenza degli occhi di una bambina, che cerca di sopravvivere nonostante sia sommersa da tante avversità. La sua fede incrollabile nell'affetto del fratellone, il ricordo dei bei momenti trascorsi insieme, l'aggrapparsi al fatto che ormai solo lui è la sua famiglia, rendono questa bambina molto più matura delle altre della sua età; l'incontro con Makoto le salva letteralmente la vita e l'aiuta a trovare il coraggio che non aveva per affrontare la situazione.
Penso che il suo personaggio possa essere di esempio ed ispirazione anche per chi si trova ad affrontare delle difficoltà nella vita reale.
Per tutti questi motivi assegno come voto un 8,5.