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Attenzione: la recensione contiene spoiler

Nel guardare "Il giardino delle parole", ci si rende conto che la storia è completata e perfettamente integrata dalla colonna sonora.
Il suono malinconico del pianoforte si intreccia al cadere della pioggia che fa da cornice alla vicenda. Anzi, la pioggia è una coprotagonista. Perché è nei giorni di pioggia che Takao, il protagonista del film, salta la scuola per andare in un giardino tipico giapponese a Shibuya, va a sedersi al riparo di un gazebo ligneo e passa il tempo a disegnare scarpe. Il suo più grande desiderio infatti è diventare un calzolaio e creare scarpe su misura. Per realizzarlo, lavora part-time, così da mettere da parte i soldi per la specializzazione nel settore. Un giorno, però, la routine di Takao viene sconvolta: quando arriva al gazebo, vi trova una donna, che passa il tempo a leggere, mangiare cioccolata e bere birra. Inizialmente tra i due regna un silenzio imbarazzante. Ma quando il loro incontro si ripete ad ogni nuova giornata di pioggia, qualcosa si sblocca e pian piano cominciano a parlare. In realtà, è più che altro Takao a parlare di sé. La donna lo ascolta, ma non racconta nulla della sua vita, non gli dice neanche il suo nome. Eppure Takao ha la sensazione di averla già vista da qualche parte e glielo dice. Lei inizialmente dice che non si conoscono, poi in parte cambia versione, probabilmente si sono incontrati da qualche parte. infine risponde con un tanka:

Il rombo del tuono,
nel cielo nuvoloso.
Se dovesse piovere,
resterai con me?

Takao non sa come replicare.
Ma ogni giorno si ritrova a pregare che piova, così da andare al parco per rivederla. Quando la stagione delle piogge finisce, i due non hanno più modo di vedersi. Ma qui il destino ci mette lo zampino.
E Takao scopre così che la donna è la professoressa Yukino, che insegna nella sua scuola. Viene quindi a conoscenza della triste vicenda della professoressa, colpevole solo di essere oggetto dell'infatuazione di uno studente, la cui fidanzata gelosa, insieme alle sue compagne di classe, ha deciso di vendicarsi, mettendo in giro delle voci false sulla docente e facendole arrivare persino ai genitori. La giovane donna, vittima di mobbing, ha sviluppato una repulsione per il luogo di lavoro, per questo motivo si rifugiava nel giardino di Shibuya; inoltre è sopraggiunta una problematica al gusto, probabilmente a causa dello stress subito. Gli unici sapori che riusciva a percepire erano quelli del cioccolato e della birra. Per questo mangiava e beveva queste cose durante gli incontri con lo studente.
Ma, grazie a Takao, alla sua gentilezza e alle sue premure, come quella di preparare il pranzo per entrambi e consumarlo con lei al solito gazebo, pian piano Yukino è riuscita a risentire i sapori, a superare la paura di tornare a scuola e a trovare il coraggio per prendere una decisione: dimettersi e tornare nel suo paese di origine, per ricominciare tutto da capo.
Tutti questi fatti sconvolgono Takao nel profondo. Si rende conto di essersi innamorato di questa giovane donna, triste e indifesa, ma allo stesso tempo capace di raccogliere i suoi sfoghi e le sue aspirazioni. Arriva a fare a botte a scuola contro le persone che le hanno rovinato la reputazione e infine prende il coraggio a due mani per confessarle i suoi sentimenti. Lei sembra respingerlo; dopotutto ha ventisette anni e lui sedici, per giunta è una sua insegnante. Eppure, tutto ciò che lei desiderava dal loro primo incontro era solo che piovesse ogni giorno per rivederlo. Pertanto non gli è così indifferente come sembrava. Il momento della rivelazione è di una drammaticità elevata. Il pianto dei due è accompagnato dalle lacrime del cielo.
Yukino Yukari ritorna alle sue origini e Takao resta da solo. Ma non si dà per vinto. E decide che, una volta diplomato e specializzato, andrà a cercarla, per poter finalmente coronare il suo sogno d'amore.

Il rombo del tuono,
nel cielo nuvoloso.
E anche se non piovesse,
resterò con te.

Tutta la narrazione è corredata da una nota di tristezza e malinconia: la pioggia, il suono del pianoforte, lo scandire del tempo che scorre durante la stagione delle piogge, la ricerca di un futuro migliore, il rifuggire il presente funesto. Takao proviene da una famiglia monogenitoriale: la madre sta con un uomo più giovane di lei di dodici anni e se ne va di casa per ripicca, quando il fratello maggiore di Takao decide a sua volta di andare a vivere con la sua fidanzata. Takao studia, lavora, fa le faccende, prepara da mangiare. Vive la vita di una persona adulta, ma ha solo sedici anni. Yukari ha un profondo disagio psicologico, che somatizza con la perdita del gusto e con l'ansia di mettere piede a scuola. I due si trovano e si compensano, si aiutano a vicenda e si sostengono. Grazie a Yukari Takao persegue le proprie inclinazioni e lotta per il proprio futuro; grazie a Takao Yukari riesce a superare la paura di affrontare la scuola, gli allievi e i colleghi, la mancanza di sostegno da chi invece avrebbe dovuto perseguire e punire le colpevoli di diffamazione, solo per evitare lo scandalo.
E quando lei va via, gli lascia dentro un immenso vuoto. Il finale è dolceamaro, come tutta la vicenda.
Eppure piacerebbe anche a me ritrovarmi in quel giardino giapponese di Shibuya e incontrare qualcuno come Takao. Perché trovare qualcuno che resti con te, con la pioggia o sotto il sole, è il più grande dei tesori.