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7.5/10
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Qualche tempo fa ho visto l'anime "Prison School". L'ho trovato divertente e perciò ho deciso di vedere anche il live action.
Devo dire che è abbastanza corrispondente all'anime, anche se certe situazioni un po' più esplicite sono state ridimensionate. In ogni caso l'ho trovato divertente.
La trama è semplice: in una scuola femminile sono state ammesse le iscrizioni di ragazzi e ne hanno approfittato in cinque. Peccato che la loro presenza non sia ben vista dall'associazione studentesca segreta, che cerca di far di tutto per emarginarli. I ragazzi si danno la zappa sui piedi quando vengono sorpresi a spiare nei bagni delle ragazze. A questo punto vengono imprigionati e condannati ad un mese di reclusione. Ma l'obiettivo dell'associazione studentesca segreta è farli espellere, perciò vengono messe in atto delle strategie per incastrarli, approfittando della loro natura di giovani virgulti sessualmente arrapati. Inizia così una lotta all'ultimo sangue per la sopravvivenza!
I personaggi sono più o meno somiglianti agli originali: alcuni sono davvero riusciti, come Gakuto, che è caratterizzato davvero bene e mi ha fatto sbellicare dalle risate, o Meiko, a mio parere riuscitissima. Ho apprezzato meno Hana; secondo me non vene reso bene come nell'anime il mix tra perversione ed ingenuità che la caratterizza.
Nel complesso la trama viene sviluppata bene, le situazioni sono esilaranti, anche per l'evidente imbarazzo che spesso causano. Le trovate per la sopravvivenza e per tentare l'evasione sono geniali ed in questo gioca un ruolo fondamentale la mente dello stratega Gakuto. Il protagonista, Kiyoshi, lo vedo quasi adombrato dalla presenza scenica di Gakuto, ma devo dire che anche lui è protagonista di momenti epici (vedi l'incontro in infermeria con Hana o l'evasione in abiti femminili). Gli altri tre ragazzi fungono quasi da corollario ai due comprimari.
Guardando i personaggi femminili Meiko è protagonista assoluta, con le sue gag sadiche controbilanciate dai momenti di forte stress e sudorazione profusa quando si trova al cospetto della presidente Mari.
Per ultimo, ma non meno importante, ho gradito l'interpretazione del preside, al di fuori persona serissima ed integerrima, ma poi segretamente (neanche poi tanto) fanatico dei sederi. Bellissima la scena del sotterramento dei corpi del reato, o meglio ancora quella con la fatidica domanda:"Preferite il sedere o le sette?".
Quindi, tirando le somme, la serie si lascia vedere e strappa ben più di una risata; naturalmente se volete qualcosa di serio, impegnato e romantico non è la serie che fa per voi!
Voto 7,5