Recensione
Animals
8.0/10
Recensione di Godaime Hokage
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Shikamori Umi lavora come assistenze alla regia ad un programma televisivo della domenica mattina. Super oberata di lavoro, non ha tempo per nulla al di fuori di esso, al punto che arriva a passare diverse notti insonni per finire la preparazione di una puntata, finendo per addormentarsi durante la diretta mentre regge il gobbo e diventando protagonista di un video virale, che condanna l’emittente come schiavista.
Arrivata ormai all’esaurimento e non contenta di quale piega la sua vita abbia preso, finisce per licenziarsi. Non sapendo cosa fare una volta disoccupata, grazie all’aiuto di una modella conosciuta durante la preparazione della puntata incriminata, trova lavoro presso un’azienda che si occupa di vendere online cosmetici: la Animal Beauty.
Qui Umi incontra tante persone nuove, tra cui il fotografo Nagamine Kazao ed il presidente dell’azienda, Sakaki Keisuke. L’intreccio porta a sviluppare il rapporto tra Umi e Kazao, che diventano molto amici, ma c’è anche Keisuke, che sembra interessato a lei..
Mi fermo qui, perché in questo caso non voglio spoilerare nulla su come va la storia. In generale si tratta di una serie che se da un lato vuole essere leggera, raccontando una storia d’amore romantico, dall’altro però ci pone davanti al problema dell’eccessivo lavoro, per cui succede anche che in Giappone spesso si verifichino delle morti. Lavorare sino allo sfinimento, facendo straordinari su straordinari, rinunciando alla propria vita privata, è una politica adottata da un certo numero di aziende giapponesi. In questa serie viene presentata sia un’azienda che si comporta in tale modo, sia un’azienda, invece, che ha a cuore il benessere psicofisico dei lavoratori e non impone straordinari assurdi, ma anzi, arriva a frenare coloro che lavorano troppo, perché il troppo lavoro ed il mancato riposo finiscono per influenzare negativamente non solo il rendimento del lavoratore, ma anche di conseguenza l’immagine dell’azienda. Sinceramente è la prima volta che mi capita di vedere rappresentata una situazione del genere, pertanto mi sono chiesta se effettivamente questo tipo di situazione si stia verificando, o se invece è solo una utopia letteraria.
Comunque, a parte questa divagazione, ho apprezzato la storia. Non è scontata, ci sono dei personaggi gradevoli e non ci si annoia. Trattandosi di una storia romantica è ovvio che ci si aspetti un lieto fine ed il coronamento di un sogno d’amore, però nel contempo c’è spazio anche per riflessioni di altro tipo. E la cosa non guasta.
Personalmente la trama mi ha coinvolto parecchio (ho divorato la serie in due giorni) e alla fine ho passato delle ore piacevoli.
Voto 8.
Arrivata ormai all’esaurimento e non contenta di quale piega la sua vita abbia preso, finisce per licenziarsi. Non sapendo cosa fare una volta disoccupata, grazie all’aiuto di una modella conosciuta durante la preparazione della puntata incriminata, trova lavoro presso un’azienda che si occupa di vendere online cosmetici: la Animal Beauty.
Qui Umi incontra tante persone nuove, tra cui il fotografo Nagamine Kazao ed il presidente dell’azienda, Sakaki Keisuke. L’intreccio porta a sviluppare il rapporto tra Umi e Kazao, che diventano molto amici, ma c’è anche Keisuke, che sembra interessato a lei..
Mi fermo qui, perché in questo caso non voglio spoilerare nulla su come va la storia. In generale si tratta di una serie che se da un lato vuole essere leggera, raccontando una storia d’amore romantico, dall’altro però ci pone davanti al problema dell’eccessivo lavoro, per cui succede anche che in Giappone spesso si verifichino delle morti. Lavorare sino allo sfinimento, facendo straordinari su straordinari, rinunciando alla propria vita privata, è una politica adottata da un certo numero di aziende giapponesi. In questa serie viene presentata sia un’azienda che si comporta in tale modo, sia un’azienda, invece, che ha a cuore il benessere psicofisico dei lavoratori e non impone straordinari assurdi, ma anzi, arriva a frenare coloro che lavorano troppo, perché il troppo lavoro ed il mancato riposo finiscono per influenzare negativamente non solo il rendimento del lavoratore, ma anche di conseguenza l’immagine dell’azienda. Sinceramente è la prima volta che mi capita di vedere rappresentata una situazione del genere, pertanto mi sono chiesta se effettivamente questo tipo di situazione si stia verificando, o se invece è solo una utopia letteraria.
Comunque, a parte questa divagazione, ho apprezzato la storia. Non è scontata, ci sono dei personaggi gradevoli e non ci si annoia. Trattandosi di una storia romantica è ovvio che ci si aspetti un lieto fine ed il coronamento di un sogno d’amore, però nel contempo c’è spazio anche per riflessioni di altro tipo. E la cosa non guasta.
Personalmente la trama mi ha coinvolto parecchio (ho divorato la serie in due giorni) e alla fine ho passato delle ore piacevoli.
Voto 8.