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Finalmente! Un manga fantasy privo delle solite turbe adolescenziali tipiche dei molti, anzi troppi, ultimi fantasy e isekai di fatto tutti riassumibili dalla stessa identica trama, al punto che credo un futuro modello di chat GPT potrebbe sostituirne gli autori in toto. Qui l' autore si è distanziato dalla moda e si è detto: "faccio un po' il cavolo che voglio", nei limiti del fumetto giapponese.

Di fatto, risulta un'opera bella artisticamente, che parte da un presupposto insolito: un avventuriero anziano vive appieno la sua vecchiaia e, pur essendosi ritirato dal cavalierato, rimane fedele ai propri principi morali, apprezzando ciò che gli resta da vivere. Il Nostro, Bard, ama bivaccare e un'inusuale attenzione è data alla cucina, immagino che l' autore stesso apprezzi molto mangiare di gusto, come dargli torto del resto.

Nostalgici riaffiorano ricordi di tempi passati, la maturità, l'adolescenza e l'infanzia. E nonostante il tutto trascorra con una certa leggerezza perché Bard lo ha accettato come passato, un lettore attento percepirà quel sentimento di commozione proprio di qualcosa che sta finendo, di una vita vissuta che giunge al termine. Proprio in virtù di questa atmosfera che ogni nuovo evento e ogni nuova esperienza che il protagonista esperisce, vale tanto, molto di più di quello che tanti manga mi abbiano mai trasmesso.
Sono in un periodo della vita in cui quest'opera calza a pennello, non perché sia vecchio, ho meno di trent'anni, e stando alla media italiana, ne avrò ancora un po' più di una cinquantina da vivere di fronte a me, ma perché è qualcosa di cui ora sentivo il bisogno. In virtù di questa premessa il mio voto è 10.