Recensione
ISHURA
7.0/10
"Ishura" è un anime particolare perché la sua prima stagione è di fatto una lunga sequenza introduttiva che si dipana attraverso due direttrici: quella che vuole presentare il mondo in cui si svolge l'azione e quella riguardante i personaggi ed entrambe le direttrici sono suddivise in due parti.
La prima parte di quella sul mondo inizia con una situazione idilliaca che viene poi distrutta orribilmente da una antica ed enorme minaccia e francamente quella distruzione lascia piuttosto freddi, non si avverte alcun dramma nonostante cerchi di essere drammatica. Man mano che si procede vengono poi introdotti a piccole dosi dei particolari per far capire chi sono le fazioni in gioco con i relativi intrighi ma c'è il rischio di smarrirsi in quanto si tratta di singole informazioni distanziate tra loro da lunghe pause, quindi bisogna fare attenzione per non dimenticarsi il chi è e perché lo fa. Le suddette pause vengono riempite dalla prima parte della presentazione dei personaggi e qui la narrazione si fa decisamente più interessante: all'inizio ci viene mostrata una serie di scontri che introducono i candidati al titolo di 'vero eroe' e sono tutti combattimenti di buon livello, poi l'asticella si alza ancora e nella seconda parte, con i combattimenti tra i candidati, abbiamo sequenze molto ben costruite e avvincenti, pur non diventando mai memorabili. Probabilmente lo scontro migliore sul piano della tattica è quello tra le viverne mentre quello più sorprendente per come si svolge è l'ultimo dello spadaccino Sojiro.
Inoltre anche la seconda parte di quel filo narrativo che vuole farci conoscere la realtà della serie conosce un netto miglioramento traendo le sue conclusioni dai combattimenti dei protagonisti e così negli ultimi episodi, grazie ad un riuscito mix di immagini e riflessioni, riesce a farci capire piuttosto bene il dramma di quel mondo terrorizzato dalla presenza di poteri così forti che indipendentemente dalla natura del loro possessore quando colpiscono distruggono tutto.
Riguardo i personaggi, i guerrieri al centro della vicenda non si distinguono molto per simpatia (per questo non ho un vero preferito) e neppure per la tipologia di comportamento: anche se le motivazioni di base cambiano, questi 'eroi' sono tutte figure fra la luce e l'ombra che oscillano tra l'irresponsabilità che vuole solo misurare la propria forza e la tristezza di chi è buono ma si vede costretto ad agire in modo spietato. Una caratterizzazione forse monotona ma pure comprensibile visto il discorso sui poteri troppo distruttivi. Comunque in tutto questo c'è spazio anche per qualche momento toccante, come il rapporto tra la viverna Regnejee e la dolce Curte.
Chi ne esce peggio è invece la giovane Yuno: appare poco, sembra mossa da un sentimento di vendetta che però non può realizzare perché troppo debole (sia fisicamente che interiormente) e così fa spesso la figura della piagnucolona. Solo negli ultimi due episodi si riscatta in parte.
Infine, molto buono il lavoro sulle animazioni, accurate e fluide, ci sono dei momenti di fan service esagerato però riguarda solo le affascinanti Elea e Nihilo e non prende mai il sopravvento sulla storia. Gradevoli le musiche.
Quindi "Ishura" è un titolo che non parte proprio col turbo, ma sa crescere molto bene e alla fine riesce a rendere appassionante la storia tormentata di quel mondo.
Voto: 7+
La prima parte di quella sul mondo inizia con una situazione idilliaca che viene poi distrutta orribilmente da una antica ed enorme minaccia e francamente quella distruzione lascia piuttosto freddi, non si avverte alcun dramma nonostante cerchi di essere drammatica. Man mano che si procede vengono poi introdotti a piccole dosi dei particolari per far capire chi sono le fazioni in gioco con i relativi intrighi ma c'è il rischio di smarrirsi in quanto si tratta di singole informazioni distanziate tra loro da lunghe pause, quindi bisogna fare attenzione per non dimenticarsi il chi è e perché lo fa. Le suddette pause vengono riempite dalla prima parte della presentazione dei personaggi e qui la narrazione si fa decisamente più interessante: all'inizio ci viene mostrata una serie di scontri che introducono i candidati al titolo di 'vero eroe' e sono tutti combattimenti di buon livello, poi l'asticella si alza ancora e nella seconda parte, con i combattimenti tra i candidati, abbiamo sequenze molto ben costruite e avvincenti, pur non diventando mai memorabili. Probabilmente lo scontro migliore sul piano della tattica è quello tra le viverne mentre quello più sorprendente per come si svolge è l'ultimo dello spadaccino Sojiro.
Inoltre anche la seconda parte di quel filo narrativo che vuole farci conoscere la realtà della serie conosce un netto miglioramento traendo le sue conclusioni dai combattimenti dei protagonisti e così negli ultimi episodi, grazie ad un riuscito mix di immagini e riflessioni, riesce a farci capire piuttosto bene il dramma di quel mondo terrorizzato dalla presenza di poteri così forti che indipendentemente dalla natura del loro possessore quando colpiscono distruggono tutto.
Riguardo i personaggi, i guerrieri al centro della vicenda non si distinguono molto per simpatia (per questo non ho un vero preferito) e neppure per la tipologia di comportamento: anche se le motivazioni di base cambiano, questi 'eroi' sono tutte figure fra la luce e l'ombra che oscillano tra l'irresponsabilità che vuole solo misurare la propria forza e la tristezza di chi è buono ma si vede costretto ad agire in modo spietato. Una caratterizzazione forse monotona ma pure comprensibile visto il discorso sui poteri troppo distruttivi. Comunque in tutto questo c'è spazio anche per qualche momento toccante, come il rapporto tra la viverna Regnejee e la dolce Curte.
Chi ne esce peggio è invece la giovane Yuno: appare poco, sembra mossa da un sentimento di vendetta che però non può realizzare perché troppo debole (sia fisicamente che interiormente) e così fa spesso la figura della piagnucolona. Solo negli ultimi due episodi si riscatta in parte.
Infine, molto buono il lavoro sulle animazioni, accurate e fluide, ci sono dei momenti di fan service esagerato però riguarda solo le affascinanti Elea e Nihilo e non prende mai il sopravvento sulla storia. Gradevoli le musiche.
Quindi "Ishura" è un titolo che non parte proprio col turbo, ma sa crescere molto bene e alla fine riesce a rendere appassionante la storia tormentata di quel mondo.
Voto: 7+