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5.0/10
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Kazuya Kagami, un liceale, eredita dalla madre un obi di seta che si trasforma in una vivace tsukumogami (spirito di un oggetto) di nome Kiriha. Insieme, combattono spiriti maligni e purificano oggetti infestati.
L'idea di oggetti inanimati che prendono vita è interessante e offre spunti per storie intriganti. Kiriha è un personaggio divertente, con un'ottima chimica con Kazuya. Le scene di combattimento sono fluide e coinvolgenti, con buone coreografie e animazioni, l'anime inoltre ha gag divertenti e momenti leggeri che bilanciano l'azione.

Ma non è tutto rosa e fiori, l'anime contiene fanservice gratuito e spesso non necessario, con scene di nudo e quant'altro che all'inizio mi divertivano anche, ma dopo poco risultano fastidiose, soprattutto rendono questo anime non adatto a tutti i tipi di spettatori.
In più, la trama principale è interessante, ma in questa prima stagione viene sviluppata in modo superficiale, con alcuni punti lasciati in sospeso, in favore di scene poco interessanti e per nulla originali che potevano benissimo essere evitate, e che servono solo ad allungare il brodo senza che ce ne sia il bisogno.

"Tsugumomo" alla fine è un anime con un buon potenziale, ma che non riesce in questa prima stagione a sfruttare appieno le sue idee interessanti. L'eccessivo fanservice e la storia poco approfondita ne limitano l'appeal, rendendolo un prodotto eccessivamente semplice e adatto solo ad un pubblico specifico.
Lo consiglio agli amanti del genere ecchi, agli appassionati di storie con combattimenti e esseri sovrannaturali. Invece lo sconsiglio a chi cerca una trama profonda e ben strutturata, e a chi non apprezza l'eccessivo fanservice.

Voto 5, non raggiunge la sufficienza ma per poco.