Recensione
Il mio matrimonio felice
7.5/10
Recensione di Irene Tempesta
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Se amate le storie d'amore delicate che mostrino un clima tipicamente e profondamente giapponese, con una protagonista che suscita tanta compassione, allora questo manga fa per voi.
Una buona trama tirando le somme, il ritmo è ben dosato senza momenti morti.
Opera in corso in patria al momento con 4 volumi all'attivo, edita da J-Pop che ne ha fatto un'ottima edizione, come sempre.
Miyo Saimori è nata in una famiglia giapponese con abilità sovrannaturali, ma lei purtroppo non ne possiede, la madre morì e il padre si risposò con una matrigna che l'ha sempre detestata insieme alla sorellastra, entrambe con poteri ereditati.
Trattata come una serva, un essere inutile, Miyo cresce in un ambiente tossico che non assomiglia affatto a una famiglia.
Un giorno viene data in sposa alla famiglia Kudou, un prestigioso casato e, nonostante il suo sposo abbia la fama di esser un uomo freddo che ha cacciato varie pretendenti, l'umiltà, la sua trascuratezza e insicurezza lo attirano e i due, inaspettatamente finiscono gradualmente per innamorarsi.
Kiyoka Kudou vede in lei le doti nascoste di una persona generosa, umile, composta, fedele, gentile e decide poco dopo di ufficializzare la loro relazione.
Ma la loro unione sarà impedita da vari avvenimenti nefasti.
Il passato di umiliazioni e abusi tormenta la psiche di Miyo anche dopo sposata, segno che le violenze psicologiche perpetuate negli anni non sono così facili da cancellare anche se si cambia vita, questo la porta ad essere una donna molto insicura e timorosa verso il mondo esterno.
Misteri legati alla madre di Miyo vengono piano piano a galla, e forse Miyo non è detto che sia priva di poteri.... la trama è abbastanza incalzante.
I disegni sono puliti e trasudano il clima tradizionale tipico giapponese, con le sue abitazioni, i vestiti e le usanze tipiche.
Se devo essere onesta la disegnatrice Rito Kohsaka disegna tutto molto bene tranne i volti: questo stile tipico dove gli occhi sono molto grandi, il naso quasi inesistente, insomma ho visto un modo di disegnare i volti migliore in altre opere. Per il resto il suo tratto è molto curato.
Consigliato a chi cerca una storia drammatica su abusi familiari e violenza, ma con un riscatto affettivo grazie al matrimonio, condito con un intrigante tocco di fantasy in un clima giapponese romantico.
Una buona trama tirando le somme, il ritmo è ben dosato senza momenti morti.
Opera in corso in patria al momento con 4 volumi all'attivo, edita da J-Pop che ne ha fatto un'ottima edizione, come sempre.
Miyo Saimori è nata in una famiglia giapponese con abilità sovrannaturali, ma lei purtroppo non ne possiede, la madre morì e il padre si risposò con una matrigna che l'ha sempre detestata insieme alla sorellastra, entrambe con poteri ereditati.
Trattata come una serva, un essere inutile, Miyo cresce in un ambiente tossico che non assomiglia affatto a una famiglia.
Un giorno viene data in sposa alla famiglia Kudou, un prestigioso casato e, nonostante il suo sposo abbia la fama di esser un uomo freddo che ha cacciato varie pretendenti, l'umiltà, la sua trascuratezza e insicurezza lo attirano e i due, inaspettatamente finiscono gradualmente per innamorarsi.
Kiyoka Kudou vede in lei le doti nascoste di una persona generosa, umile, composta, fedele, gentile e decide poco dopo di ufficializzare la loro relazione.
Ma la loro unione sarà impedita da vari avvenimenti nefasti.
Il passato di umiliazioni e abusi tormenta la psiche di Miyo anche dopo sposata, segno che le violenze psicologiche perpetuate negli anni non sono così facili da cancellare anche se si cambia vita, questo la porta ad essere una donna molto insicura e timorosa verso il mondo esterno.
Misteri legati alla madre di Miyo vengono piano piano a galla, e forse Miyo non è detto che sia priva di poteri.... la trama è abbastanza incalzante.
I disegni sono puliti e trasudano il clima tradizionale tipico giapponese, con le sue abitazioni, i vestiti e le usanze tipiche.
Se devo essere onesta la disegnatrice Rito Kohsaka disegna tutto molto bene tranne i volti: questo stile tipico dove gli occhi sono molto grandi, il naso quasi inesistente, insomma ho visto un modo di disegnare i volti migliore in altre opere. Per il resto il suo tratto è molto curato.
Consigliato a chi cerca una storia drammatica su abusi familiari e violenza, ma con un riscatto affettivo grazie al matrimonio, condito con un intrigante tocco di fantasy in un clima giapponese romantico.