Recensione
Kimi ga Nozomu Eien
8.0/10
"Kimi ga Nozomu Eien" è una serie composta da quattordici episodi, nata dalla trasposizione della omonima visual novel, di genere drammatico e romantico.
La trama ci presenta inizialmente il classico triangolo amoroso, fra i banchi di scuola, che in breve tempo si evolverà in una storia più struggente e complessa, fattore che risulta il suo più grande pregio e punto di forza. Tale exploit gli permetterà di distanziarsi e, per quanto mi riguarda, ritagliarsi, nel novero di serie con tematiche adulte di genere romantico, un cantuccio indelebile, specialmente per il suo taglio decisamente atroce, e pungente, sul lato emotivo e emozionale.
Da segnalare che, nonostante tale drammatizzazione degli eventi, la serie cercherà di ricavare dei piccoli spezzoni di vita quotidiana, per cercare di alleggerire, almeno in poca parte, la visione con brevi scenette pseudo-comiche, che però lasciano il tempo che trovano e che, personalmente, non ho particolarmente apprezzato, trovandole perlopiù forzate e di ben poco spessore e rilevanza, ai fini dell'economia dell'intera opera.
Tale macchia indelebile, nella mia memoria, è in gran parte dovuta ai suoi personaggi e alle traversie che passeranno, in una spirale di dolore sentimentale e psicologico frutto dell'egoismo e egocentrismo del suo protagonista. La loro psicologia, in generale, sarà abbastanza delineata e comprensibile, anche se ben poco condivisibile nel loro agire, perché dettato dalla disperazione, che spesso le debolezze insite in ognuno di loro, causate in parte a fin di trama, e in parte per contornare il tutto, con un manto di dramma e struggimento, li porterà a fare, per colpire sempre più duramente lo spettatore.
Tale circolo di debolezza e sofferenza, che porta i nostri personaggi sempre più nel fondo del gorgo della disperazione, è dato in gran parte dalla struttura narrativa data all'opera nativa di questa serie, che "costringe" il protagonista, più o meno faticosamente, a tenere il piede in due e/o più scarpe, fattore che, personalmente, ha reso in parte lacerante la visione di quest'opera.
Il protagonista sembra una trasfigurazione dell'uomo squalificato, che solo in apparenza sembra gentile e accomodante verso gli altri, ma dove, al contrario, insito dentro al proprio essere, non c'è che un abisso di puro egoismo, e che, pur di debellare la propria frustrazione e debolezza, non si farà scrupoli nel far soffrire e creare tensioni nella quasi totalità del cast dei personaggi. In tal modo, essendo fulcro della gran parte dell'agire della narrazione, porterà anche il resto del cast a evolvere la propria psiche e il proprio agire sempre più in basso, raggiungendo nuove vette di tormenti.
La grafica è figlia dei suoi tempi - personalmente tendo a non farmi influenzare dal passare del tempo -, quindi non posso che giudicarla abbastanza positivamente, tenendo conto degli standard dell'epoca e delle piccole, e non infrequenti sbavature che connotavano quei tempi, che personalmente giudico perdonabili e di non così grande rilievo, ai fini della fruizione dell'opera.
Il comparto sonoro sarà anch'esso all'altezza delle aspettative, riuscendo a ben accompagnare la visione della serie, specialmente i silenzi di alcune scene, o il semplice scrosciare della pioggia, che ad un primo ascolto potranno non sembrare, ma che, alla lunga, risulteranno d'impatto e ben efficaci nel rendere il tutto ancora più d'impatto.
Ho trovato apprezzabile anche la performance dei seiyuu, che sono riusciti a ben connotare e caricare d'emozioni i dialoghi dei vari personaggi, facendo risaltare l'angoscia e la drammaticità di alcuni momenti, come l'apatia, l'indifferenza e il distaccamento di altre scene.
In definitiva, "Kimi ga Nozomu Eien" può essere considerato un decalogo di come non ci si dovrebbe comportare, dentro una relazione amorosa, se non si vuole portare la propria metà amorosa a un lento stillicidio di drammi e sofferenze; personalmente, ho provato grande empatia verso l'intero cast, nel condividere la loro sofferenza, la loro caparbietà e tenacia, rispetto alle difficoltà che la vita ci presenta, in situazioni di estremo dolore e patimento.
La trama ci presenta inizialmente il classico triangolo amoroso, fra i banchi di scuola, che in breve tempo si evolverà in una storia più struggente e complessa, fattore che risulta il suo più grande pregio e punto di forza. Tale exploit gli permetterà di distanziarsi e, per quanto mi riguarda, ritagliarsi, nel novero di serie con tematiche adulte di genere romantico, un cantuccio indelebile, specialmente per il suo taglio decisamente atroce, e pungente, sul lato emotivo e emozionale.
Da segnalare che, nonostante tale drammatizzazione degli eventi, la serie cercherà di ricavare dei piccoli spezzoni di vita quotidiana, per cercare di alleggerire, almeno in poca parte, la visione con brevi scenette pseudo-comiche, che però lasciano il tempo che trovano e che, personalmente, non ho particolarmente apprezzato, trovandole perlopiù forzate e di ben poco spessore e rilevanza, ai fini dell'economia dell'intera opera.
Tale macchia indelebile, nella mia memoria, è in gran parte dovuta ai suoi personaggi e alle traversie che passeranno, in una spirale di dolore sentimentale e psicologico frutto dell'egoismo e egocentrismo del suo protagonista. La loro psicologia, in generale, sarà abbastanza delineata e comprensibile, anche se ben poco condivisibile nel loro agire, perché dettato dalla disperazione, che spesso le debolezze insite in ognuno di loro, causate in parte a fin di trama, e in parte per contornare il tutto, con un manto di dramma e struggimento, li porterà a fare, per colpire sempre più duramente lo spettatore.
Tale circolo di debolezza e sofferenza, che porta i nostri personaggi sempre più nel fondo del gorgo della disperazione, è dato in gran parte dalla struttura narrativa data all'opera nativa di questa serie, che "costringe" il protagonista, più o meno faticosamente, a tenere il piede in due e/o più scarpe, fattore che, personalmente, ha reso in parte lacerante la visione di quest'opera.
Il protagonista sembra una trasfigurazione dell'uomo squalificato, che solo in apparenza sembra gentile e accomodante verso gli altri, ma dove, al contrario, insito dentro al proprio essere, non c'è che un abisso di puro egoismo, e che, pur di debellare la propria frustrazione e debolezza, non si farà scrupoli nel far soffrire e creare tensioni nella quasi totalità del cast dei personaggi. In tal modo, essendo fulcro della gran parte dell'agire della narrazione, porterà anche il resto del cast a evolvere la propria psiche e il proprio agire sempre più in basso, raggiungendo nuove vette di tormenti.
La grafica è figlia dei suoi tempi - personalmente tendo a non farmi influenzare dal passare del tempo -, quindi non posso che giudicarla abbastanza positivamente, tenendo conto degli standard dell'epoca e delle piccole, e non infrequenti sbavature che connotavano quei tempi, che personalmente giudico perdonabili e di non così grande rilievo, ai fini della fruizione dell'opera.
Il comparto sonoro sarà anch'esso all'altezza delle aspettative, riuscendo a ben accompagnare la visione della serie, specialmente i silenzi di alcune scene, o il semplice scrosciare della pioggia, che ad un primo ascolto potranno non sembrare, ma che, alla lunga, risulteranno d'impatto e ben efficaci nel rendere il tutto ancora più d'impatto.
Ho trovato apprezzabile anche la performance dei seiyuu, che sono riusciti a ben connotare e caricare d'emozioni i dialoghi dei vari personaggi, facendo risaltare l'angoscia e la drammaticità di alcuni momenti, come l'apatia, l'indifferenza e il distaccamento di altre scene.
In definitiva, "Kimi ga Nozomu Eien" può essere considerato un decalogo di come non ci si dovrebbe comportare, dentro una relazione amorosa, se non si vuole portare la propria metà amorosa a un lento stillicidio di drammi e sofferenze; personalmente, ho provato grande empatia verso l'intero cast, nel condividere la loro sofferenza, la loro caparbietà e tenacia, rispetto alle difficoltà che la vita ci presenta, in situazioni di estremo dolore e patimento.