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"Danger in my heart", è una serie anime, composta da venticinque episodi, splittati in due cour, da dodici la prima, e tredici episodi la seconda, che traspongono l'omonimo manga, di genere romcom.

La trama ci presenta l'evolversi del rapporto tra i nostri due begnamini, durante il periodo delle scuole medie, l'apparente e iniziale diversità, che potrebbe attirare o allontanare i più, è la peculiarità che da il nome alla serie, cioè una specie di "sindrome della seconda media", o Chunibyo, che nei primissimi episodi, risulta molto estremizzata nel protagonista maschile.
Tale caratteristica viene presa inizialmente come specchietto per le allodole, un abbaglio, intenzionale o meno, dall'autrice per far credere che il lato della commedia risulti molto preponderante, nella narrazione, mostrandoci momenti episodici, in cui i nostri protagonisti, avranno le loro prime interazioni fra loro, scoprendosi, conoscendosi, l'un l'altro e con sé stessi.

Quello che mi ha colpito cosi particolarmente, fortemente e intensamente, in questa serie, è la sua capacità di rendere a schermo, la famosa massima, che l'amore rende le persone migliori, perchè essere all'altezza della persona, che ai nostri occhi, risulta essere la cosa più importante al mondo, ci viene spontaneo, moto genuino dal nostro profondo, di perfezionare noi stessi e cercare goffamente, di essere la miglior versione di noi, e cosi, senza neanche notarlo, piano piano diventiamo persone diverse. Ed è proprio questo "danger in my heart", il percorso di tentativi e fallimenti, di venire a compromessi con quelli che siamo, quelli che vorremmo essere, e quelli che vorremmo offrire all'altro, contorcendoci, esasperandoci, faticando, soffrendo, tutto questo, solamente per amore. La ciliegina sulla torta, in questo percorso, è la comicità, l'ilarità dei fraintendimenti, di cui è pregna questa serie, fattore che ho amato, in ogni suo momento o frangente, essendo proprio la comicità che più mi diverte, quella più assurda e che non ti aspetti.

Per la maggior parte, tale humor, gioca con l'adolescenza e le irrimediabili incertezze che portano tale periodo, ma che al contempo rende tutto più buffo, divertente, sincero e in qualche modo puro, non in senso di sacro, ma in senso di purezza, mancanza di veli, materiali estranei che indorino la pillola, in queste relazioni ci si diverte, ci si ferisce, non ci si capisce, e si provano emozioni cosi grandi, per un semplice sorriso, o un cenno dell'altro, fattore che rende l'intera visione, divertente e amabile, specialmente perché frutto dell'immaturità data dall'età, dei nostri personaggi.

Alcune uscite del protagonista, riguardo ad allusioni sessuali, potranno sembrare strane, ma non faranno altro che elevare questa serie, in fatto di purezza, è sempre difficile trovare una serie romantica, che riesca a introdurre argomenti un minimo allusivi, riguardo la sfera sessuale dei nostri protagonisti, mancanza che spesso li rendono così estranei e staccati dal normale vivere, quando al contrario, in questo frangente la serie, ci si tuffa in pieno, rendendolo spesso fattore di generale comicità, ma anche punto di riferimento, della mentalità del nostro protagonista, riguardo la sua età, e quanto riguarda il rapporto con l'altro sesso.

Oltre a ciò la serie, cerca di portare su schermo, varie altre tematiche, che non essendo il focus principale, ed essendo una serie ancora in corso, non saranno ancora totalmente spiegate e dipanante, come: il rapporto lavoro, scuola e amore della protagonista, o il rapporto con i genitori, per i rispettivi ragazzi, il desiderio di raggiungere grandi obbiettivi per il futuro, e il rammarico, per non riuscire a raggiungere le proprie aspirazioni, e tanti altri.
Argomenti che, per quanto alcuni solo minimamente accennati, o visti solo in parte, apprezzo molto che siano presenti, perché donando maggior profondità al racconto totale, generando ancora più difficoltà e spunti di riflessione, per i nostri vari personaggi.

Quest'ultimi risulteranno tutti abbastanza ben delineati, ovviamente soffermandosi principalmente, sui nostri due protagonisti, che faranno la parte del leone con la maggior parte dei riflettori su di loro, però anche i vari comprimari, godranno dei loro momenti, per far vedere i chiaroscuri dell'adolescenza, con vari momenti, in cui poter brillare, e far vedere qualcosa di buono, rispetto alla loro psiche e contribuendo a portare su schermo, l'adolescenza, con risultati molto spesso comici.

Per l'aspetto grafico, sono in parte in conflitto con me stesso, nonostante apprezzi le minuzie e la particolare precisione, con cui molte produzioni corredano le proprie opere, "Danger in my heart", non rientra in questa casistica, anzi, a volte ho notato problemi tra proporzioni o la trasposizione dei personaggi, durante la storia. In parte è un "peccato originale", nativo dello stile dell'autrice, cioè il trasporre i propri personaggi, con una testa enorme, quasi con una forma a melone (vedasi Mitsudome), stilema che parzialmente, nel proseguo della storia, è stata corretta, e sembrerebbe sempre meno presente come vizio, fortunatamente.

Oltre a ciò, non si può che fare i complimenti, specialmente per alcune scene, che saranno rappresentate su schermo con una tale magnificenza, che solo per la loro composizione, non potranno non generare emozione, tenendo poi conto, che sono messe ad hoc, in alcuni momento particolarmente di svolta, renderanno l'intera visione spettacolarmente toccante, un'esplosione di sentimenti, che genereranno una reazione a catena, un domino di pedine, che sempre con maggior forza, porteranno lo spettatore, sempre più ingordo e affamato di questi momenti, di volerne vedere ancora e ancora, sempre di più, con sempre più avidità e bramosia.

Tutta questa smania, è anche frutto di una regia, che passa spesso inosservata, ma che rende il tutto ancora più vivido, l'inquadratura che ruota, come a mimare lo sguardo del personaggio, per far immedesimare lo spettatore, sguardi di sfuggita, inquadrature di stanze semi vuote, colpite dai raggi di un sole che tramonta, tante piccole cose, studiate perfettamente, per far ambientare il pubblico e amplificare il momento, con un emozione, come se ne fossimo immersi e partecipi, anche noi stessi.

Per contribuire a ciò, ci sono anche e specialmente le OST, che fanno un lavoro più che egregio, nel sottolineare, accompagnare e amplificare, rendendo il tutto cosi tanto comico, cosi tanto romantico e cosi tanto intimo, nel senso di interiorizzare e assimilare quanto si sta vedendo. Molti momenti, con delle canzoni cosi azzeccate, andranno a toccare note dentro alcuni di noi, come per ravvivare e far nel mio caso riaffiorare, molti ricordi, rendendo tali OST, come un sottofondo, di molti momenti speciali, imbarazzanti, spiacevoli, che si sono vissuti, avvolgendoli con una melanconia, come solo delle ottime OST possono fare.
Altro punto focale, del comparto sonoro, è lo straordinario lavoro dei seiyuu, che non posso reputare eccelso, ovviamente per la loro interpretazione, che si compone anche da tutti gli schiamazzi, gli urletti e i versi, che faranno emettere ai nostri cari ragazzi, manierismi che non faranno altro che aumentare l'immersione, l'ilarità e l'entusiasmo con cui si vedrà questa serie.
Infine, nomino le sigle, sia iniziali che finali, ad un primo ascolto, non le ho particolarmente apprezzate, trovandole in parte melense, e non molto di mio gradimento, ma ascolto dopo ascolto, forse galvanizzato dalla visione e dai vari momento, mi sono ritrovato a canticchiarle e ad apprezzarle, per la loro orecchiabilità e dolcezza, quindi svolgendo il loro compito, cioè introducendo o accompagnando all'uscita lo spettatore, traghettandolo tra gli episodi, e la vita fuori dal mondo costruito nella serie.

In definitiva, questa serie, parte con delle basi, che possono far generare dei preconcetti, che successivamente, in parte, potrebbero essere traditi, ma per questo, non fermatevi a ciò, perché per quanto possa sembrare, una semplice e banale romcom, che si basa sul classico incipit, storia d'amore tra ragazzo sfigato e ragazza numero uno della scuola, per quanto questo sia vero, non perdetevi, tutte le emozioni che molti momenti vi trasmetteranno, perché, almeno a me personalmente, "The dangers in my heart", ha generato grosse e grasse risate, molti sorrisi e tanti sospironi, tutto frutto di un grande motore di emozione, che è questa serie, cosa che non posso che reputare molto positivamente.