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9.0/10
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Siamo nel 1942, gli Usa erano entrati ufficialmente in guerra, questo avrebbe portato, tra le altre cose, a quella che fu la prima vera crisi in casa Disney, già i classici venuti dopo "Biancaneve" ("Fantasia", "Pinocchio" e "Dumbo") non riuscirono a ripetere il successo del primo capolavoro Disney. "Bambi" fu il film che chiuse a tutti gli effetti la prima era Disney, da qui, a causa della guerra iniziò un periodo in cui furono fatti solo mediometraggi o film a episodi, solo nel 1950, con "Cenerentola", sarebbero tornati i lungometraggi.

"Bambi" è la storia di un piccolo cerbiatto di cui seguiremo la sua vita dall'infanzia fino all’età adulta, proprio come un documentario: sì, è tutta qui la trama, ma, come "Fantasia", probabilmente è un film più artistico che di intrattenimento. Vediamo una straordinaria rappresentazione della foresta in tutte e quattro le stagioni e in ognuno di queste stagioni si abbinano vari momenti della vita del protagonista: il cerbiatto nasce in estate per poi conoscere la natura fra questo periodo e l’autunno mentre il triste e freddo inverno vede la famosissima scena delle morte della madre di Bambi, la primavera mostra un Bambi ormai maturo che superato il trauma della perdita del genitore trovare il suo vero amore.

A livello emotivo è qualcosa che oggi ci possiamo solo sognare, sia per i bellissimi e irripetibili scenari, della foresta, i momenti di grande potenza, che per i vari avvenimenti: la morte della mamma di Bambi è raccontata in un modo talmente struggente che ti senti come se stesse avvenendo realmente, a questi si accompagnano momenti di allegria come il piccolo cerbiatto che gioca sulla neve con il piccolo coniglio Tippete (Tamburino in Italia) e la gioia di aver scoperto l’amore grazie alla cerbiatta Feline. Tutto scritto, diretto e animato in una poesia che lascia senza fiato.

Come lascia senza fiato l'utilizzo del sonoro, devo dire la verità a me ha sempre messo un ansia terribile il momento in cui Bambi e sua madre mangiano e si inizia a sentire quell'inquietante musica che annuncia l'arrivo del cacciatore, più che la morte stessa della madre. Poi mi ha sempre messo una suggestione tremenda la scena con i cervi che corrono e l'apparizione del padre del protagonista. Un film di vero impatto sonoro, almeno per me, ma anche visivo, bellissima la scena in cui Bambi lotta contro il rivale, dove si fa un vero e proprio "gioco" di ombre e colori.

Che dire? un film straordinario, la dimostrazione che, a volte, non serve la trama brillante o i personaggi complessi per rendere un film perfetto, una vera e propria gioia per gli occhi e le orecchie. che mi fa un po sentire la mancanza di quando la Disney sapeva stupire con l'animazione, la regia e le musiche. Questo film è cosi straordinario che pure Osamu Tezuka, non solo ci fece un manga ispirato al film ma, proprio, grazie a questo film si ispirò per il suo Kimba.