Recensione
"Anedoki" è una serie composta da tre volumi, ad opera di Mizuki Kawashita, di genere romcom con ampi sprazzi ecchi, edita per l'Italia da Planet Manga.
La trama è semplice e lineare, un ragazzo che frequenta la prima media, grazie a un fortuito incontro, si ritroverà a convivere con una ragazza che frequenta le superiori.
Purtroppo l'idea poteva essere sfruttata in maniera migliore, perché il fulcro principale di tale incipit, sarà sfruttato per lo più per scene ecchi e momenti comici, grazie alle reazioni del protagonista, e dei vari comprimari, rispetto a questa peculiare convivenza. Solo successivamente, sul finire dell'opera, finalmente si denota uno sviluppo e un approfondimento dei sentimenti, e delle relazioni di fondo, fattore che sicuramente avrebbe dato un quid in più a tutta la narrazione, se l'autrice l'avesse affrontata fin dall'inizio.
Al contrario, anziché approfondire la psicologia dei personaggi, e dare spazio a delle tematiche più mature, si è preferito puntare sulle scene piccanti o una pseudo comicità, che può piacere o meno, in base all'humor del lettore, umorismo che io personalmente, non ho particolarmente gradito. Capisco che è un opera catalogabile per ragazzi, e non per ragazze, quindi l'autrice volesse puntare maggiormente sul sex appeal delle protagoniste femminili, piuttosto che virare sul lato sentimentale, come in uno shojo, però sicuramente avrebbe avuto più possibilità, per elevarsi dalla massa, se avesse provato a creare un giusto mix, fra queste due componenti, anziché puntare tutto, sul frivolo e vacuo fan-service.
I personaggi principali, non saranno particolarmente approfonditi, vedendo i loro sentimenti, cambiare come banderuole al vento, prendendo la direzione desiderata, in base alle necessità e agli avvenimenti, oltre a loro, ci saranno diverse comparse e comprimari, che avranno solo una caratteristica di fondo, su cui sarà sviluppata la loro blanda, per non dire inesistente, caratterizzazione.
Il vero punto di forza, sono i disegni dell'autrice, che personalmente amo molto, vista la sua generale precisione e bravura, nel rappresentare i personaggi, con particolare cura per quelli femminili, rappresentando in modo magistrale la voluttuosità dei loro corpi, così sinuosi e accattivanti, che non possono lasciare indifferenti i lettori maschili. Oltre a ciò, i volti dei personaggi, con la loro mimica, e le loro movenze, riescono a far ben trasparire le emozioni, quali l'imbarazzo e la malizia delle ragazze, ma anche l'imbranataggine e goffaggine, di uno spaesato ragazzo di tredici anni, di fronte a delle situazione, più grandi di lui, riesce a mettere su carta, tali emozioni, senza doverle per forza esplicare, con dei dialoghi, insomma la mangaka riesce a fare un ottimo utilizzo della sua arte e dei suoi mezzi peculiari.
L'edizione è pressoché basica, senza pagine a colori, né sovraccoperta, la carta di un bianco tendente al grigio, che tradisce più di qualche trasparenza. I volumi in sé sono abbastanza maneggevoli e sfogliabili, risultando leggeri, ma al contempo paiono un po' fragili, come tanti altri, di quel periodo. Carine le cover, che rappresentano le tre principali protagoniste dell'opera, una per ogni volume.
In conclusione "Anedoki", purtroppo non potendo giovare di una trama accattivante o di un serio sviluppo psicologico dei suoi personaggi, si accontenta di fare il suo, cioè cercare di portare più scene ecchi possibile, fattore che alla lunga stancano il lettore, contornate da un umorismo, banale e spicciolo, fortunatamente la svolta romance del finale e la bravura dell'autrice, per il reparto grafico, salvano l'opera in corner, da una bocciatura.
La trama è semplice e lineare, un ragazzo che frequenta la prima media, grazie a un fortuito incontro, si ritroverà a convivere con una ragazza che frequenta le superiori.
Purtroppo l'idea poteva essere sfruttata in maniera migliore, perché il fulcro principale di tale incipit, sarà sfruttato per lo più per scene ecchi e momenti comici, grazie alle reazioni del protagonista, e dei vari comprimari, rispetto a questa peculiare convivenza. Solo successivamente, sul finire dell'opera, finalmente si denota uno sviluppo e un approfondimento dei sentimenti, e delle relazioni di fondo, fattore che sicuramente avrebbe dato un quid in più a tutta la narrazione, se l'autrice l'avesse affrontata fin dall'inizio.
Al contrario, anziché approfondire la psicologia dei personaggi, e dare spazio a delle tematiche più mature, si è preferito puntare sulle scene piccanti o una pseudo comicità, che può piacere o meno, in base all'humor del lettore, umorismo che io personalmente, non ho particolarmente gradito. Capisco che è un opera catalogabile per ragazzi, e non per ragazze, quindi l'autrice volesse puntare maggiormente sul sex appeal delle protagoniste femminili, piuttosto che virare sul lato sentimentale, come in uno shojo, però sicuramente avrebbe avuto più possibilità, per elevarsi dalla massa, se avesse provato a creare un giusto mix, fra queste due componenti, anziché puntare tutto, sul frivolo e vacuo fan-service.
I personaggi principali, non saranno particolarmente approfonditi, vedendo i loro sentimenti, cambiare come banderuole al vento, prendendo la direzione desiderata, in base alle necessità e agli avvenimenti, oltre a loro, ci saranno diverse comparse e comprimari, che avranno solo una caratteristica di fondo, su cui sarà sviluppata la loro blanda, per non dire inesistente, caratterizzazione.
Il vero punto di forza, sono i disegni dell'autrice, che personalmente amo molto, vista la sua generale precisione e bravura, nel rappresentare i personaggi, con particolare cura per quelli femminili, rappresentando in modo magistrale la voluttuosità dei loro corpi, così sinuosi e accattivanti, che non possono lasciare indifferenti i lettori maschili. Oltre a ciò, i volti dei personaggi, con la loro mimica, e le loro movenze, riescono a far ben trasparire le emozioni, quali l'imbarazzo e la malizia delle ragazze, ma anche l'imbranataggine e goffaggine, di uno spaesato ragazzo di tredici anni, di fronte a delle situazione, più grandi di lui, riesce a mettere su carta, tali emozioni, senza doverle per forza esplicare, con dei dialoghi, insomma la mangaka riesce a fare un ottimo utilizzo della sua arte e dei suoi mezzi peculiari.
L'edizione è pressoché basica, senza pagine a colori, né sovraccoperta, la carta di un bianco tendente al grigio, che tradisce più di qualche trasparenza. I volumi in sé sono abbastanza maneggevoli e sfogliabili, risultando leggeri, ma al contempo paiono un po' fragili, come tanti altri, di quel periodo. Carine le cover, che rappresentano le tre principali protagoniste dell'opera, una per ogni volume.
In conclusione "Anedoki", purtroppo non potendo giovare di una trama accattivante o di un serio sviluppo psicologico dei suoi personaggi, si accontenta di fare il suo, cioè cercare di portare più scene ecchi possibile, fattore che alla lunga stancano il lettore, contornate da un umorismo, banale e spicciolo, fortunatamente la svolta romance del finale e la bravura dell'autrice, per il reparto grafico, salvano l'opera in corner, da una bocciatura.