Recensione
Violet Evergarden
8.0/10
Recensione di MephistNecromancer
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Buonissimo anime.
"Violet Evergarden" narra di una ragazza omonima che, una volta tornata da una guerra nella quale ha perso entrambe le braccia, si prefissa di diventare una doll, ossia una scrivana, per poter riuscire a comprendere le ultime parole dette dal suo superiore Gilbert: "Ti amo".
Una premessa semplice che però racchiude il percorso di crescita della protagonista, la quale si troverà ad avere a che fare con una moltitudine di persone che hanno subito diverse disgrazie. Violet inizierà essendo una ragazza robotica, fredda, che non comprende cosa siano i sentimenti, l'empatia e il valore che essi hanno, ma si evolverà nel corso dell'opera, imparando lentamente cosa siano i sentimenti grazie al contatto con persone che hanno perso i loro cari o stanno per perderli. Violet è la protagonista della serie, e sarà attorniata da personaggi secondari più o meno carini, ma che purtroppo non avranno molto screentime l'uno, ad eccezione del suo capo Claudia e del fratello di Gilbert, Diethard. La serie affronterà diversi temi, come la morte di un caro in guerra, una persona prossima alla morte e l'accettazione di un lutto. Tutto molto interessante e trattato con rispetto, che però finisce vittima di un problema comune di queste opere: in molti punti diventa pesantuccio. I temi sono trattati in maniera estremamente seria, solenne e cupa, senza praticamente nessun momento che stemperi la serietà che si crea. Alla lunga, purtroppo, diventa pesante. Ciò non gli toglie meriti, a mio parere, perché è un esempio che i suoi punti di forza sono anche i suoi punti di debolezza.
Il lato tecnico è unanimemente magnifico. I disegni sono fantastici, non c'è CGI, i volti sono splendidi, i colori morbidi nonostante i temi trattati e le musiche sono ottime. Gli sfondi sono ugualmente bellissimi, adatti a trasportarci in un ambiente dal sapore primo novecentesco. Davvero, non riesco a trovarci difetti. Opening buona, e l'ending questa volta mi è proprio piaciuta.
Non c'è molto da dire, perché questa è un'opera tutta da guardare e con cui empatizzare. Non mi sento di consigliarla a tutti a causa della sua pesantezza a lungo andare, ma è senza dubbio un buonissimo anime da vedere nel caso si voglia qualcosa che affronti certi temi con una serietà anche eccessiva in alcuni punti.
"Violet Evergarden" narra di una ragazza omonima che, una volta tornata da una guerra nella quale ha perso entrambe le braccia, si prefissa di diventare una doll, ossia una scrivana, per poter riuscire a comprendere le ultime parole dette dal suo superiore Gilbert: "Ti amo".
Una premessa semplice che però racchiude il percorso di crescita della protagonista, la quale si troverà ad avere a che fare con una moltitudine di persone che hanno subito diverse disgrazie. Violet inizierà essendo una ragazza robotica, fredda, che non comprende cosa siano i sentimenti, l'empatia e il valore che essi hanno, ma si evolverà nel corso dell'opera, imparando lentamente cosa siano i sentimenti grazie al contatto con persone che hanno perso i loro cari o stanno per perderli. Violet è la protagonista della serie, e sarà attorniata da personaggi secondari più o meno carini, ma che purtroppo non avranno molto screentime l'uno, ad eccezione del suo capo Claudia e del fratello di Gilbert, Diethard. La serie affronterà diversi temi, come la morte di un caro in guerra, una persona prossima alla morte e l'accettazione di un lutto. Tutto molto interessante e trattato con rispetto, che però finisce vittima di un problema comune di queste opere: in molti punti diventa pesantuccio. I temi sono trattati in maniera estremamente seria, solenne e cupa, senza praticamente nessun momento che stemperi la serietà che si crea. Alla lunga, purtroppo, diventa pesante. Ciò non gli toglie meriti, a mio parere, perché è un esempio che i suoi punti di forza sono anche i suoi punti di debolezza.
Il lato tecnico è unanimemente magnifico. I disegni sono fantastici, non c'è CGI, i volti sono splendidi, i colori morbidi nonostante i temi trattati e le musiche sono ottime. Gli sfondi sono ugualmente bellissimi, adatti a trasportarci in un ambiente dal sapore primo novecentesco. Davvero, non riesco a trovarci difetti. Opening buona, e l'ending questa volta mi è proprio piaciuta.
Non c'è molto da dire, perché questa è un'opera tutta da guardare e con cui empatizzare. Non mi sento di consigliarla a tutti a causa della sua pesantezza a lungo andare, ma è senza dubbio un buonissimo anime da vedere nel caso si voglia qualcosa che affronti certi temi con una serietà anche eccessiva in alcuni punti.