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«Leviathan» è un manga, ideato e disegnato da Kuroi Shiro, fantascientifico di stampo classico e privo di elementi originali ma avvincente nella narrazione.

“A volte è meglio non sapere.”
Un viaggio come tanti nello spazio profondo in un tempo imprecisato. Gli studenti di una scuola media si recano in vista sulla Terra accompagnati da alcuni docenti.

L’imprevisto accade, una collisione interrompe il lungo viaggio. L’attrezzatura per poter inviare segnali di aiuto era nella zona distrutta. Si spera ugualmente in tempestivi soccorsi e intanto alla deriva nello spazio l’ossigeno rimasto non basterà a lungo per i sopravvissuti all’impatto.
Forse i soccorsi giungeranno in tempo, forse no. C’è una piccola speranza, una sala del sonno criogenico, un’avanzata e perduta tecnologia capace di garantire la sopravvivenza di una sola persona, come decidere nel caso chi dovrebbe sopravvivere tra tutti?

“Da questo momento inizia il vero inferno.”
Tenere nascosta la verità o riferirla ben sapendo la sanguinose conseguenze? In due giorni si dovrà decidere, agire egoisticamente, democraticamente o attendere tutti uniti anche di fronte alla morte? Ogni scelta possibile sembra perdere di senso pratico, forse si dovrebbe cercare una soluzione a cui nessuno aveva pensato, ma sono facili parole in una situazione di stress elevatissimo. Quello a cui assisteremo sarà in ogni caso comprensibile.
Il tratto è molto particolareggiato, alcune tavole saranno semplici e spaventose, rimarranno impresse nel lettore. Buono il ritmo, la lettura scorre veloce ma alcuni punti sul finale non sembrano essere convincenti.

La storia segue diverse narrazioni, una è quella presente; alcuni individui, nel penetrare nella struttura dopo gli eventi, ritrovano un diario dove è stato annotato minuziosamente da uno dei ragazzi tutto l’accaduto e l'analizzano mentre continuano l’esplorazione e le scoperte. La seconda segue gli eventi del passato e la terza segue gli eventi narrati nel diario esattamente come viene letto.

“Mi è venuta voglia… di aver fiducia… negli esseri umani.”
I ragazzi, i veri protagonisti della storia, sono per la maggior parte ben caratterizzati, specialmente Nikaido, Ichinose e Yahata, i tre seguono un percorso difficile e non sempre sapranno agire con la lucidità adeguata visto la situazione. Altri come Tokura e Nanase per quanto interessanti non saranno approfonditi, ma la loro presenza, come quella di altri personaggi, aggiunge valore all’opera.

Al termine del volume è presente un’interessante intervista all’autore.

La lettura è consigliata agli appassionati del genere fantascientifico che sapranno lasciarsi trasportare da disegni meravigliosi. Risulterà una lettura gradevole ma poco di più.