Recensione
Recensione di HakMaxSalv92
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Attenzione: la recensione contiene spoiler
Introduzione e trama
Dopo "Wacky Races" e "Dig Dusturdley e le macchine volanti", ecco a voi un altro piccolo-grande capolavoro firmato Hanna & Barbera, dedicato a una delle pilotesse più imprevedibili, piene di risorse e intraprendenti che si siano mai viste al mondo. Signore e signori, accogliamo la sola e unica "divina" (come avrebbe detto una nostra certa conoscenza) Penelope Pitstop. Questa ragazza è più unica che rara, inoltre è uno spirito libero, traboccante di curiosità e voglia di imparare, dotata di un forte intuito, una volontà e un ottimismo invidiabili, e soprattutto di una grande immaginazione, fantasia e ingegno, che le permettono di cavarsela in ogni situazione, non importa quanto difficile, ardua, critica, pericolosa e rischiosa essa possa essere. In più, mettiamo che è sempre assistita da niente poco di meno che la banda del formicaio, composta da Clyde & Co. Questi vegliano su di lei e la aiutano sempre ad uscire illesa dalle trappole del perfido Artiglio Incappucciato e dei suoi scagnozzi, i Fratelli Criminali.
Grafica e colonna sonora
La grafica è quella tipica dei cartoni animati degli Anni '60 ed è fatta interamente a mano, con colori a carboncino. Le inquadrature e le riprese sono fatte per rappresentare l'attimo a ripetizione ed enfatizzare la tensione e la suspense che si evincono dagli eventi che hanno luogo. La cosa che si deve notare è il fatto che le scene avvengono in rapida successione, proprio per enfatizzare tale tensione e suspense, e quindi si ottiene di far immergere e immedesimare lo spettatore e spettatrice ancora di più nelle vicende che accadono. La colonna sonora rimarca questa tensione e questa suspense, che però culminano sempre con qualche effetto sonoro comico, senza ricorrere a violenza eccessiva (d'altronde Hanna & Barbera ha sempre cercato di allinearsi agli standard di altre case di produzione come la Disney, e quindi ha sempre evitato di ricorrere alla violenza troppo spinta, mitigandola con delle situazioni pericolose che però si risolvono in gag apparentemente rischiose). La colonna sonora non fa altro che rimarcare questa comicità.
Personaggi e stile
Questa serie, se posso azzardare, può essere considerata come un vero e proprio mosaico di favole, fiabe e romanzi della tradizione occidentale opportunatamente rimaneggiati. Tanto per cominciare, abbiamo i protagonisti, Penelope Pitstop e i sette della banda del formicaio, i quali sono un ovvio rimando alla fiaba di "Biancaneve e i sette anni", dove appunto questi salvano e proteggono la ragazza dai pericoli che corre a causa della propria inesperienza. Indubbiamente, però, Penelope Pitstop, a causa anche della sua avvenenza, può essere accostata a Barbie, e rappresenta, diversamente da Biancaneve, l'archetipo della gentildonna che sa cavarsela in ogni situazione, nonostante l'aiuto che le viene offerto. Clyde e i suoi compagni sono compatibili con i sette nani, per il fatto che ognuno di loro possiede una caratteristica da cui prende il nome, proprio come nella favola. Per quanto riguarda invece Artiglio Incappucciato/Sylvester Sneekly, possiamo pensare a un rimando sia a Jack lo Squartatore che a Henry Jekyll/Dottor Hyde. A prova di ciò, c'è l'ultimo capitolo, che ci conferma questa sensazione che si può avere a un primo imprinting con il personaggio. Per quanto riguarda i suoi scagnozzi, penso che essi stessi siano una manifestazione e/o un'allusione a tale doppiezza del personaggio. Quindi si potrebbe pensare che i produttori della serie abbiano voluto omaggiare Robert Louis Stevenson, così come hanno omaggiato altri personaggi di altri contesti storici e culturali all'interno della serie (es.: Ali Babà, quindi "Le mille e una notte").
Messaggi e insegnamenti
Ogni episodio diventa una tessera che contribuisce a far crescere nella protagonista il dubbio, e quindi la necessità di non giudicare in base alle apparenze. Questo ci viene fatto capire attraverso l'opportuno ribaltamento dei ruoli. Mentre Clyde e compagnia la tutelano contro i pericoli che corre, nonostante abbiano l'aspetto di gangster/mafiosi, il suo tutore Sylvester Sneekly, nonostante le sue apparenze da gentiluomo per bene, cerca di sbarazzarsi di lei, per poter mettere le mani sulla sua eredità, e cela le sue intenzioni malvagie attraverso il travestimento di Artiglio Incappucciato (anche se più di una volta toglie la maschera, ma Penelope rifiuta di crederci). Un altro messaggio importante è legato appunto all'emancipazione della protagonista, la quale non aspetta sempre che qualcuno la salvi, anzi si salva da sola, e non solo, è preparata ad affrontare pure lei qualunque situazione le si pari davanti, e in base alle esperienze che fa, cresce sia dentro che fuori.
Giudizio finale
Un'avventura poliedrica, dalle tante sfaccettature, imprevisti, ribaltamenti di punti di vista, prospettive, che gioca un tantino sulle situazioni estreme, ma che sa rimetterle nei limiti della tolleranza, dell'accettabilità e della comicità.
Voto: 9
Introduzione e trama
Dopo "Wacky Races" e "Dig Dusturdley e le macchine volanti", ecco a voi un altro piccolo-grande capolavoro firmato Hanna & Barbera, dedicato a una delle pilotesse più imprevedibili, piene di risorse e intraprendenti che si siano mai viste al mondo. Signore e signori, accogliamo la sola e unica "divina" (come avrebbe detto una nostra certa conoscenza) Penelope Pitstop. Questa ragazza è più unica che rara, inoltre è uno spirito libero, traboccante di curiosità e voglia di imparare, dotata di un forte intuito, una volontà e un ottimismo invidiabili, e soprattutto di una grande immaginazione, fantasia e ingegno, che le permettono di cavarsela in ogni situazione, non importa quanto difficile, ardua, critica, pericolosa e rischiosa essa possa essere. In più, mettiamo che è sempre assistita da niente poco di meno che la banda del formicaio, composta da Clyde & Co. Questi vegliano su di lei e la aiutano sempre ad uscire illesa dalle trappole del perfido Artiglio Incappucciato e dei suoi scagnozzi, i Fratelli Criminali.
Grafica e colonna sonora
La grafica è quella tipica dei cartoni animati degli Anni '60 ed è fatta interamente a mano, con colori a carboncino. Le inquadrature e le riprese sono fatte per rappresentare l'attimo a ripetizione ed enfatizzare la tensione e la suspense che si evincono dagli eventi che hanno luogo. La cosa che si deve notare è il fatto che le scene avvengono in rapida successione, proprio per enfatizzare tale tensione e suspense, e quindi si ottiene di far immergere e immedesimare lo spettatore e spettatrice ancora di più nelle vicende che accadono. La colonna sonora rimarca questa tensione e questa suspense, che però culminano sempre con qualche effetto sonoro comico, senza ricorrere a violenza eccessiva (d'altronde Hanna & Barbera ha sempre cercato di allinearsi agli standard di altre case di produzione come la Disney, e quindi ha sempre evitato di ricorrere alla violenza troppo spinta, mitigandola con delle situazioni pericolose che però si risolvono in gag apparentemente rischiose). La colonna sonora non fa altro che rimarcare questa comicità.
Personaggi e stile
Questa serie, se posso azzardare, può essere considerata come un vero e proprio mosaico di favole, fiabe e romanzi della tradizione occidentale opportunatamente rimaneggiati. Tanto per cominciare, abbiamo i protagonisti, Penelope Pitstop e i sette della banda del formicaio, i quali sono un ovvio rimando alla fiaba di "Biancaneve e i sette anni", dove appunto questi salvano e proteggono la ragazza dai pericoli che corre a causa della propria inesperienza. Indubbiamente, però, Penelope Pitstop, a causa anche della sua avvenenza, può essere accostata a Barbie, e rappresenta, diversamente da Biancaneve, l'archetipo della gentildonna che sa cavarsela in ogni situazione, nonostante l'aiuto che le viene offerto. Clyde e i suoi compagni sono compatibili con i sette nani, per il fatto che ognuno di loro possiede una caratteristica da cui prende il nome, proprio come nella favola. Per quanto riguarda invece Artiglio Incappucciato/Sylvester Sneekly, possiamo pensare a un rimando sia a Jack lo Squartatore che a Henry Jekyll/Dottor Hyde. A prova di ciò, c'è l'ultimo capitolo, che ci conferma questa sensazione che si può avere a un primo imprinting con il personaggio. Per quanto riguarda i suoi scagnozzi, penso che essi stessi siano una manifestazione e/o un'allusione a tale doppiezza del personaggio. Quindi si potrebbe pensare che i produttori della serie abbiano voluto omaggiare Robert Louis Stevenson, così come hanno omaggiato altri personaggi di altri contesti storici e culturali all'interno della serie (es.: Ali Babà, quindi "Le mille e una notte").
Messaggi e insegnamenti
Ogni episodio diventa una tessera che contribuisce a far crescere nella protagonista il dubbio, e quindi la necessità di non giudicare in base alle apparenze. Questo ci viene fatto capire attraverso l'opportuno ribaltamento dei ruoli. Mentre Clyde e compagnia la tutelano contro i pericoli che corre, nonostante abbiano l'aspetto di gangster/mafiosi, il suo tutore Sylvester Sneekly, nonostante le sue apparenze da gentiluomo per bene, cerca di sbarazzarsi di lei, per poter mettere le mani sulla sua eredità, e cela le sue intenzioni malvagie attraverso il travestimento di Artiglio Incappucciato (anche se più di una volta toglie la maschera, ma Penelope rifiuta di crederci). Un altro messaggio importante è legato appunto all'emancipazione della protagonista, la quale non aspetta sempre che qualcuno la salvi, anzi si salva da sola, e non solo, è preparata ad affrontare pure lei qualunque situazione le si pari davanti, e in base alle esperienze che fa, cresce sia dentro che fuori.
Giudizio finale
Un'avventura poliedrica, dalle tante sfaccettature, imprevisti, ribaltamenti di punti di vista, prospettive, che gioca un tantino sulle situazioni estreme, ma che sa rimetterle nei limiti della tolleranza, dell'accettabilità e della comicità.
Voto: 9