Recensione
A casa di Momo
7.5/10
"A casa di Momo" è un delizioso volume unico di Kei Toume, edito da Flashbook, con delle belle pagine a colori che aprono i 5 capitoli della storia.
Momo è una studentessa di un istituto d'arte che decide di andare a vivere da sola, per affrancarsi dalla sua famiglia d'origine, messa in discussione da un padre artista inconcludente, non cattivo, ma spirito libero, abituato a fuggire dalle sue responsabilità, che nell'arco della storia 'compare' solo nella memoria dei figli, il fratello e la sorella di Momo, e della moglie, decisa a divorziare dopo una vita passata ad aspettarlo.
Momo appare come una ragazzina dolce, un po' immatura che pare non cogliere certe sfumature, e sembra ignorare gli aspetti romantici della vita; interessata all'arte e alla pittura, instaura dei buoni rapporti sociali con i compagni di corso e con la protettiva sorella maggiore che si preoccupa per lei.
La storia parla con dolcezza di dinamiche familiari che condizionano le vite delle persone e le scelte che fanno, di genitori poco presenti che amano i figli a modo loro, di divorzio, di crescita dei figli su cui gravano o meno delle aspettative, tutto con molta delicatezza, senza drammi, aspetto dell'opera che mi è molto piaciuto.
Momo è una ragazza serena e contenta di quello che ha, un padre assente, ma che lei adora a cui cerca di avvicinarsi attraverso la pittura, suggestionata forse da un'immagine ideale che ha di questa figura che la mangaka lascia volutamente 'nascosta'; è concentrata sull'esame per entrare all'università, non ha fantasticherie romantiche, e quando le ha, le accantona in fretta sentendosi stupida; il rapporto che instaura con il compagno di corso Matsumoto, è sincera amicizia; sono le amiche attorno a lei, a immaginare che ci sia più di quello che i due ragazzi mostrano.
L'amore romantico non deve essere per forza uno degli obiettivi primari della vita, e non siamo obbligati a concentrare le nostre energie nella sua ricerca, la protagonista lancia esattamente questo segnale e si dimostra infastidita quando gli altri cercano di spingerla in questa direzione.
Il finale della storia suggerisce molto velatamente questa possibilità anche per Momo; la vita è come la corrente di un fiume che porta delle cose che si possono prendere o lasciare andare; il futuro è tutto da scrivere, e la conclusione mi è parsa molto coerente con il tenore a tinte delicate, da slice of life della storia.
Il tratto di Kei Toume è particolare, a me piace molto, lo trovo dolce eppure molto espressivo, a volte pare abbozzato, ma è bello per questo ed è capace di esaltare la storia, suggerire i sentimenti e il calore attraverso il disegno.
Una lettura davvero piacevole, pacata e rilassante che consiglio a chiunque ami il genere.
Momo è una studentessa di un istituto d'arte che decide di andare a vivere da sola, per affrancarsi dalla sua famiglia d'origine, messa in discussione da un padre artista inconcludente, non cattivo, ma spirito libero, abituato a fuggire dalle sue responsabilità, che nell'arco della storia 'compare' solo nella memoria dei figli, il fratello e la sorella di Momo, e della moglie, decisa a divorziare dopo una vita passata ad aspettarlo.
Momo appare come una ragazzina dolce, un po' immatura che pare non cogliere certe sfumature, e sembra ignorare gli aspetti romantici della vita; interessata all'arte e alla pittura, instaura dei buoni rapporti sociali con i compagni di corso e con la protettiva sorella maggiore che si preoccupa per lei.
La storia parla con dolcezza di dinamiche familiari che condizionano le vite delle persone e le scelte che fanno, di genitori poco presenti che amano i figli a modo loro, di divorzio, di crescita dei figli su cui gravano o meno delle aspettative, tutto con molta delicatezza, senza drammi, aspetto dell'opera che mi è molto piaciuto.
Momo è una ragazza serena e contenta di quello che ha, un padre assente, ma che lei adora a cui cerca di avvicinarsi attraverso la pittura, suggestionata forse da un'immagine ideale che ha di questa figura che la mangaka lascia volutamente 'nascosta'; è concentrata sull'esame per entrare all'università, non ha fantasticherie romantiche, e quando le ha, le accantona in fretta sentendosi stupida; il rapporto che instaura con il compagno di corso Matsumoto, è sincera amicizia; sono le amiche attorno a lei, a immaginare che ci sia più di quello che i due ragazzi mostrano.
L'amore romantico non deve essere per forza uno degli obiettivi primari della vita, e non siamo obbligati a concentrare le nostre energie nella sua ricerca, la protagonista lancia esattamente questo segnale e si dimostra infastidita quando gli altri cercano di spingerla in questa direzione.
Il finale della storia suggerisce molto velatamente questa possibilità anche per Momo; la vita è come la corrente di un fiume che porta delle cose che si possono prendere o lasciare andare; il futuro è tutto da scrivere, e la conclusione mi è parsa molto coerente con il tenore a tinte delicate, da slice of life della storia.
Il tratto di Kei Toume è particolare, a me piace molto, lo trovo dolce eppure molto espressivo, a volte pare abbozzato, ma è bello per questo ed è capace di esaltare la storia, suggerire i sentimenti e il calore attraverso il disegno.
Una lettura davvero piacevole, pacata e rilassante che consiglio a chiunque ami il genere.