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Sin dal primo episodio la qualità della produzione ha frantumato ogni mia più rosea aspettativa con comparto audio e video stratosferici, i quali hanno rischiato di oscurare in parte una trama già di per sé molto accattivante per un qualsiasi appassionato di fantasy.
La storia raccontata è incentrata sui rapporti fra i personaggi e sulle ripercussioni che ciascuno può avere sugli altri. L’attenzione è incentrata sui protagonisti, umani e non, i quali attraversano una serie di avventure che vengono utilizzate come strumento per esprimere tali cambiamenti. Questo concetto, a mio parere, allarga di molto il raggio di interesse e di pubblico potenziale, poiché, seppure l’attenzione sia spesso incentrata su personaggi tecnicamente umanoidi ma non umani e appartenenti a un mondo di fantasia, essi mostrano emozioni comunque molto umane e “reali”. Dunque, lo spettatore può empatizzare con loro con una certa facilità. Insomma, trovo che anche chi non dovesse essere un fervente appassionato del fantasy possa tranquillamente godere della visione di questa serie.

Ora vediamo i punti principali.

Trama (8): la trama è abbastanza semplice e la rotta generale della storia viene delineata praticamente subito. Il concetto è chiaro: ripercorrere le avventure passate della maga Frieren con la compagnia dell’anel... ehm, la compagnia degli eroi che ha sconfitto il Re Demone. Col passare del tempo cambiano le persone intorno a lei, e cambia lei stessa, ma sono frequenti i parallelismi fra le varie situazioni in cui si ritrovano i vecchi e i nuovi compagni di viaggio.
È tutto sommato di una semplicità disarmante, e il fatto che funzioni così bene è una testimonianza della qualità della produzione.

Personaggi (9,5): un cast di tutto rispetto, dai protagonisti ai personaggi secondari. Ovviamente, c’è un gruppo di personaggi “principali” a cui viene donato maggior minutaggio sullo schermo, ma come spettatori passiamo molta parte del nostro tempo insieme a personaggi che tecnicamente sarebbero definibili secondari, il che fa sfocare un po’ le linee di demarcazione fra gli uni e gli altri. Trovo che praticamente tutti i personaggi abbiano qualcosa da dare allo spettatore: una lezione, una risata, o anche solo il ricordo di una singola scena. Ben pochi quelli freddamente definibili “anonimi”. Molti sono dotati di caratteri accattivanti e/o personalità bizzarre, elemento spesso usato per gag comiche che ho trovato piuttosto divertenti. E molti, molti personaggi hanno avuto la capacità di commuovermi in pochi minuti dalla loro prima apparizione, spesso per non tornare più, ma lasciando comunque ricordi per me forti e preziosi.
Menzione speciale per le due protagoniste principali, il loro rapporto è una delle cose più dolci che abbia mai visto. Roba che ti mette il sorriso per tutta la giornata.

Svolgimento (8,75): il ritmo della storia non è perfettamente costante, anzi, l’ho trovato piuttosto imprevedibile. Scelta anche rischiosa, ma che va a bilanciarsi con l’unica vera costante della serie, che sono i flashback. Benché i principali protagonisti dei flashback siano due personaggi in particolare, non mancano eccezioni, e la discreta varietà fra i personaggi coinvolti nei flashback riduce la sensazione di ripetitività di questo format. Mi sono assolutamente goduto tutto, dal primo all’ultimo episodio, con un paio di episodi meno emozionanti che comunque stra-dominerebbero un qualsiasi episodio di un qualsiasi anime con produzione di fascia medio-alta.
Degni di nota due aspetti in particolare: la lore (cura dei dettagli molto gradita, mi sono piaciute molto le spiegazioni sui meccanismi di questo mondo magico e sulle dinamiche sociali degli individui che lo abitano); la comicità, elemento importante di questa storia e che a mio avviso viene implementata col giusto peso, abbastanza da alleggerire il “carico” allo spettatore ma non così tanta da sminuire gli aspetti più seri della storia.

Comparto video (10): pazzesco, semplicemente pazzesco. Soprattutto in termini di costanza. Quante volte in una serie si vedono due episodi in cui sono stati palesemente messi un sacco di fondi e di impegno, mentre nei restanti dieci la qualità cola a picco? Qua la qualità c’è praticamente sempre. A partire dall’attenzione per i dettagli del movimento degli arti, degli occhi, dei capelli, per non parlare della fluidità delle animazioni dei vestiti (che a volte sono di una qualità quasi comicamente esagerata)... tutti questi elementi danno la sensazione di ammirare un mondo veramente vivo.
E come potrei dimenticarmi delle animazioni delle scene d’azione? Qua ho visto alcune delle sequenze di battaglia animate più belle di sempre. A livello di lotta “tradizionale” non si scherza, ma ci sono in particolare due battaglie fra maghi che mi hanno davvero colpito e che penso siano tranquillamente definibili nel loro genere le più belle che abbia mai visto.
Menzione d’onore alla palette di colori scelta per i disegni in generale: molti colori caldi e “confortanti” che a parer mio rendono ancora più godibile questa bella storia, alleggerendo almeno un po’ il peso delle emozioni che molti episodi portano con sé. Direzione artistica a mio parere molto intelligente.

Comparto sonoro (9,25): le due intro sono particolarmente gasanti, con un velo di malinconia, e sono di altissima qualità. Ad ogni episodio ti catapultano quasi per magia in un mondo, appunto, di magia, creando i presupposti migliori per goderti quello che verrà nei successivi venti minuti circa. Le due ending invece sono semplicemente incredibili, due dei video musicali più belli che abbia mai visto in un anime, sul serio. E man mano che si prosegue con gli episodi, almeno nella mia esperienza di visione, queste musiche si caricano sempre più di peso emotivo. Dunque, in generale, opening e ending magnifiche. Ma anche l’OST in generale ha delle tracce di tutto rispetto, me ne viene in mente una nel primo episodio, la quale, personalmente, è stata il primo “colpo” emotivo che mi ha fatto aprire il cuore nei confronti di questa serie. Evan Call, il compositore della serie, ha fatto un lavoro eccellente.
Il doppiaggio è stato un vero valore aggiunto: non faccio nomi, ma c’è un personaggio le cui intonazioni rafforzano a mio avviso il suo parziale ruolo di spalla comica del cast principale; se a dargli la voce fosse stato un altro doppiatore, non credo che sarebbe stato lo stesso. Poi ce n’è uno che a volte interrompe il suo tono tipicamente serioso e pacato, con versetti di gioia per i motivi più sciocchi (spesso invocando ilarità), e tanti altri che adesso non voglio citare per motivi di lunghezza del testo. Insomma, doppiaggio molto buono.

Di tutta questa storia posso citare solo due dettagli che non mi hanno convinto appieno, uno contentente un po’ di spoiler (saltate il secondo punto se non avete ancora visto la serie).

Il fatto che molti personaggi mostrino quasi costantemente un’aria un po’ distaccata (indipendentemente dalle proprie azioni) è interessante e piuttosto “diverso” da quello che sono abituato a vedere, ma almeno inizialmente mi ha lasciato un po’ perplesso... poi mi sono abituato e ho capito che quello nello schermo non è un mondo di persone apatiche, ma che si tratta semplicemente di una scelta artistica.

Attenzione: il paragrafo seguente contiene spoiler

Il fatto che non ci siano sviluppi particolarmente tragici durante una certa prova. Concettualmente, ci sta: conoscendo il carattere della persona che ha ingegnato tale prova, ci si poteva aspettare che questa avrebbe organizzato il tutto in modo da avere meno perdite possibili... ma visti gli sviluppi delle singole situazioni, uno o due decessi sarebbero stati più che realistici. Capisco che siamo in un mondo di magia e che tutto è possibile, ma non mi convince lo stesso. Comunque, nulla di davvero grave, è una lamentela su un dettaglio tutto sommato marginale ai fini dello sviluppo della storia.

Fine paragrafo contenente spoiler

Ribadisco ancora una volta: è un anime fenomenale. Guardatelo.