Recensione
Jun (Keum Suk Gendry-Kim)
8.0/10
Recensione di Irene Tempesta
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Letto per puro caso, incuriosita dalla presenza dell'autrice Keum Suk Gendry-Kim a Lucca comics 2024.
"Jun" è una storia vera, narrata in maniera apparentemente semplice, ma allo stesso tempo potente e profonda.
"Jun" è la storia di una forte discriminazione, ma anche del ritratto di una famiglia incredibilmente unita, da cui sgorga amore e complicità, nonostante gli scontri tipici che ci possono essere come in tutte le famiglie.
Jun a 2 anni non parla e i genitori credono sia solo un ritardo, finchè non gli viene diagnosticato un autismo di secondo livello.
Dopo aver tentato ogni tipo di cura, dal logopedista alla ludoterapia, a nove anni i genitori decidono di mandarlo a una scuola comune.
L'accoglienza è molto fredda, l'intolleranza e la discriminazione schiacciano i genitori di Jun complicando già la situazione delicata di crescere un figlio non autosufficiente.
Ma la famiglia è sempre unita, cerca di proteggere questo ragazzo sensibile e buono d'animo in ogni modo, educandolo continuamente, senza mai lasciarlo solo.
La storia è raccontata dalla sorella minore di Jun, Yunseon, del tenero rapporto col fratello, la loro complicità, gli sforzi della loro madre di stare sempre vicino a Jun, di come lui abbia trattamenti di favore in quanto disabile, creando gelosie da parte di Yunseon, seppur lievi e poco incisive.
Una storia che mostra l'inserimento nella società di Jun con la famiglia che lotta contro le discriminazioni e i pregiudizi con grazia, compostezza, educazione e dignità.
Nonostante Jun venga isolato a scuola per via della sua invalidità, lui ha un dono: un udito ipersensibile.
Il rumore del vento, del ventilatore, della metropolitana ( riesce a distinguere il modello del treno sentendo il suono della partenza registrato) per lui sono melodie, che riesce a traslare in spartiti.
La musica diventa la sua vita, và a scuola di Pansori che lo aiuta, cantando, a migliorare il linguaggio e comporre frasi complete, impara a suonare il buk, la chitarra, la batteria e il piano e compone canzoni tutti i giorni, facendo anche piccoli concerti e incisioni.
Gli episodi di bullismo scolastico, l'incapacità di distinguere spesso il bene da il male e molti altri temi vengono affrontati in questa graphic novel.
La capacità encomiabile di questa autrice di creare pochi capitoli ma potenti mostrando una profondità di sentimenti, di calore e dolcezza familiare sono stupefacenti.
L'autrice Keum Suk Gendry-Kim ha conosciuto il vero Jun a un corso di Pansori e rimase colpita da lui e dalla sua meravigliosa famiglia raccontandone in breve l'intensa storia.
Il tratto è semplice e a volte abbozzato, ma pulito e delicato.
Una lettura che insegna a fare un parso verso ciò che a primo impatto ci turba e spaventa, per osservare meglio e capire magari che dietro alcune diversità c'è tanta bellezza.
Consigliato a chi cerca una lettura leggera ma allo stesso tempo potente, sul calore della famiglia e sull'autismo.
"Jun" è una storia vera, narrata in maniera apparentemente semplice, ma allo stesso tempo potente e profonda.
"Jun" è la storia di una forte discriminazione, ma anche del ritratto di una famiglia incredibilmente unita, da cui sgorga amore e complicità, nonostante gli scontri tipici che ci possono essere come in tutte le famiglie.
Jun a 2 anni non parla e i genitori credono sia solo un ritardo, finchè non gli viene diagnosticato un autismo di secondo livello.
Dopo aver tentato ogni tipo di cura, dal logopedista alla ludoterapia, a nove anni i genitori decidono di mandarlo a una scuola comune.
L'accoglienza è molto fredda, l'intolleranza e la discriminazione schiacciano i genitori di Jun complicando già la situazione delicata di crescere un figlio non autosufficiente.
Ma la famiglia è sempre unita, cerca di proteggere questo ragazzo sensibile e buono d'animo in ogni modo, educandolo continuamente, senza mai lasciarlo solo.
La storia è raccontata dalla sorella minore di Jun, Yunseon, del tenero rapporto col fratello, la loro complicità, gli sforzi della loro madre di stare sempre vicino a Jun, di come lui abbia trattamenti di favore in quanto disabile, creando gelosie da parte di Yunseon, seppur lievi e poco incisive.
Una storia che mostra l'inserimento nella società di Jun con la famiglia che lotta contro le discriminazioni e i pregiudizi con grazia, compostezza, educazione e dignità.
Nonostante Jun venga isolato a scuola per via della sua invalidità, lui ha un dono: un udito ipersensibile.
Il rumore del vento, del ventilatore, della metropolitana ( riesce a distinguere il modello del treno sentendo il suono della partenza registrato) per lui sono melodie, che riesce a traslare in spartiti.
La musica diventa la sua vita, và a scuola di Pansori che lo aiuta, cantando, a migliorare il linguaggio e comporre frasi complete, impara a suonare il buk, la chitarra, la batteria e il piano e compone canzoni tutti i giorni, facendo anche piccoli concerti e incisioni.
Gli episodi di bullismo scolastico, l'incapacità di distinguere spesso il bene da il male e molti altri temi vengono affrontati in questa graphic novel.
La capacità encomiabile di questa autrice di creare pochi capitoli ma potenti mostrando una profondità di sentimenti, di calore e dolcezza familiare sono stupefacenti.
L'autrice Keum Suk Gendry-Kim ha conosciuto il vero Jun a un corso di Pansori e rimase colpita da lui e dalla sua meravigliosa famiglia raccontandone in breve l'intensa storia.
Il tratto è semplice e a volte abbozzato, ma pulito e delicato.
Una lettura che insegna a fare un parso verso ciò che a primo impatto ci turba e spaventa, per osservare meglio e capire magari che dietro alcune diversità c'è tanta bellezza.
Consigliato a chi cerca una lettura leggera ma allo stesso tempo potente, sul calore della famiglia e sull'autismo.