Recensione
Belle
7.0/10
Quarto film di Mamoru Hosoda che guardo. Il primo mi era piaciuto tantissimo: sto parlando di "Summer Wars". Il secondo mi ha convinto sicuramente: era "The Beast and the boy". Anche il terzo mi era piaciuto anche se a distanza di anni non ricordo più perché: mi riferisco a "Mirai".
E questo film, "Belle" mi è piaciuto, a caldo.
Poi ho riflettuto che ci sono buchi e stranezze; 120 minuti non bastano per chiarire tutto: forse c’era bisogno di usare tanto tempo quanto c’è né voluto per “L’ultimo imperatore” di Bertolucci…
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Cioè capisco che il finale deve essere positivo, ma guardate questo film: vi sembra credibile? Mi riferisco ai due ragazzini, al loro papà e all'intervento della nostra eroina Suzu… in realtà a un certo punto lo avevo anche previsto, non so perché, perché nella banalità poteva anche starci… in fondo già la figura della mamma, la cui storia è mandata lì avanti senza molte spiegazioni fa pensare che la figlia, pur rimproverando la madre, ad un certo punto la capisca e la imiti.
Comunque "Belle" è la storia di formazione di Suzu in cui nell’incontro col Drago (il rimando è a "la Bella e la Bestia" non so se più a quella di Perrault quanto piuttosto quello della Disney) la porta a diventare forte e coraggiosa da ragazza timida e insicura. Alcuni ci hanno visto anche una rappresentazione del mondo del music biz (o business) in cui se diventi una star avrai degli ammiratori e dei detrattori allo stesso tempo (followers e haters) ma questa tematica io la vedo come un pretesto per parlare di altro.
Hosoda ha ripreso da "Summer wars" l’idea del mondo digitale interno a internet e la presenza di tanti personaggi dalle sembianze particolari: l’aspetto esteriore degli avatar è unico per ogni persona e ce ne sono molteplici con sembianze sempre diverse. All’epoca avevo pensato che Hosoda copiasse l’idea da "Paprika" di Satoshi Kon, e tutt’ora non lo escludo.
Adesso mi tocca dare un voto: il film di pancia mi ha soddisfatto molto, a livello di esecuzione delle idee non abbastanza: gli do un sette ma sono insicuro io stesso che questo voto gli si adatti, potrebbe meritare un voto superiore o forse qualcosa in meno.
E questo film, "Belle" mi è piaciuto, a caldo.
Poi ho riflettuto che ci sono buchi e stranezze; 120 minuti non bastano per chiarire tutto: forse c’era bisogno di usare tanto tempo quanto c’è né voluto per “L’ultimo imperatore” di Bertolucci…
Attenzione: questa parte contiene spoiler
Cioè capisco che il finale deve essere positivo, ma guardate questo film: vi sembra credibile? Mi riferisco ai due ragazzini, al loro papà e all'intervento della nostra eroina Suzu… in realtà a un certo punto lo avevo anche previsto, non so perché, perché nella banalità poteva anche starci… in fondo già la figura della mamma, la cui storia è mandata lì avanti senza molte spiegazioni fa pensare che la figlia, pur rimproverando la madre, ad un certo punto la capisca e la imiti.
Comunque "Belle" è la storia di formazione di Suzu in cui nell’incontro col Drago (il rimando è a "la Bella e la Bestia" non so se più a quella di Perrault quanto piuttosto quello della Disney) la porta a diventare forte e coraggiosa da ragazza timida e insicura. Alcuni ci hanno visto anche una rappresentazione del mondo del music biz (o business) in cui se diventi una star avrai degli ammiratori e dei detrattori allo stesso tempo (followers e haters) ma questa tematica io la vedo come un pretesto per parlare di altro.
Hosoda ha ripreso da "Summer wars" l’idea del mondo digitale interno a internet e la presenza di tanti personaggi dalle sembianze particolari: l’aspetto esteriore degli avatar è unico per ogni persona e ce ne sono molteplici con sembianze sempre diverse. All’epoca avevo pensato che Hosoda copiasse l’idea da "Paprika" di Satoshi Kon, e tutt’ora non lo escludo.
Adesso mi tocca dare un voto: il film di pancia mi ha soddisfatto molto, a livello di esecuzione delle idee non abbastanza: gli do un sette ma sono insicuro io stesso che questo voto gli si adatti, potrebbe meritare un voto superiore o forse qualcosa in meno.