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Yu Yu Hakusho, un vecchio manga shonen che era conosciuto soprattutto nel periodo degli anni 90 e primi del 2000, è un manga che ho terminato recentemente la lettura dopo averlo recuperato per intero. La storia inizia in un modo abbastanza classico con il tipico ragazzo Giapponese forte che all'improvviso gli succede qualcosa che stravolge del tutto la sua vita e ne inizia una diversa tra combattimenti, fantasmi, demoni, allenamenti e tornei. Tuttavia, con il proseguire della lettura ho sempre più notato dei difetti forse tipici dei manga di quel periodo, in particolare nella sua parte finale per me il manga è abbastanza mediocre.
Le prime saghe di Yu Yu Hakusho sono abbastanza carine con l’introduzione di Yusuke, i tornei, le missioni e gli incontri con demoni sempre più potenti tengono il lettore abbastanza divertito, anche sé una certa stanchezza e anche noia o iniziato a sentirla già nella penultima saga. Ma è proprio quando si arriva alla saga finale che la storia sembra perdere del tutto la sua energia.
La saga finale di Yu Yu Hakusho è un vero peccato. Dopo aver costruito un mondo l’autore sembra precipitare in un climax scontato e poco ispirato, tutto fatto di fretta e privo di quel tocco di originalità che contraddistingueva il manga per buona parte (non tutto poiché anche nelle saghe migliori ci sono cose per niente originali).
Il finale, poi, è forse il punto più debole dell’intera opera. Dopo averci trascinato in una lunga avventura, Togashi ci consegna un epilogo frettoloso e poco soddisfacente. Le questioni lasciate in sospeso sono troppe, e la risoluzione dei conflitti appare forzata e poco convincente. Anche i disegni poi non sono sempre soddisfacenti.
Yu Yu Hakusho rimane un manga importante nel genere shonen. Tuttavia, per me è innegabile che l’opera presenti dei limiti estremamente negativi, soprattutto quando ci si avvicina alla parte finale. La saga conclusiva e il finale stesso rappresentano secondo me un’occasione persa, quindi per tutto quello che ho detto alla fine gli assegno un voto addirittura mediocre. È stato come mangiare un ottimo gelato ma che più ci si avvicina alla fine più inizia a non piacerti.