Recensione
Il Leone Nero
6.0/10
Attenzione: la recensione contiene spoiler
A quest’anime do la sufficienza in quanto l’avventura è carina, ma il finale lascia un senso di incompletezza: chi sconfiggerà Oda Nabunaga? Chi ha preso possesso del suo corpo? Da dove arrivano le navi spaziali e le armi?
In questo OAV queste domande sono ignorate: vediamo solo la lotta degli shinobi di Iga e di Koga contro il ninja immortale Jinnai. Il più deciso nella lotta è Shishimaru, il protagonista, quello che dovrebbe essere il leone nero: non ci viene spiegato perché, né noi lo riusciamo a capire nello svolgimento: infatti anche la sua tuta è rossa.
Shishimaru ha perso i suoi compagni e la sua (presumo) ragazza, che è morta per salvarlo, ma anche gli altri ninja hanno perso compagni e famiglia.
Il problema è che Jinnai è un cyborg dal corpo d’acciaio e dal cuore nucleare: come faranno gli shinobi a vincerlo con solo a disposizione armi di metallo e polvere pirica?
I duelli alla fine non sono granché ma per essere uscito nel 1992 le animazioni sono fluide e abbastanza curate.
Grandi idee dietro non ce ne sono, ma si limitano a un grande scontro fra buoni e cattivi, botte da orbi ma poca introspezione psicologica.
Le musiche sono buone, la regia è di Takashi Watanabe che vedremo in seguiti in altre numerose opere soprattutto legate al brand Slayers (vi ricordate di Rina Inverse?).
Tratto da un opera di Go Nagai (uno dei miei autori preferiti) trovate in circolazione un mucchio di cose migliori legate a questo autore.
A quest’anime do la sufficienza in quanto l’avventura è carina, ma il finale lascia un senso di incompletezza: chi sconfiggerà Oda Nabunaga? Chi ha preso possesso del suo corpo? Da dove arrivano le navi spaziali e le armi?
In questo OAV queste domande sono ignorate: vediamo solo la lotta degli shinobi di Iga e di Koga contro il ninja immortale Jinnai. Il più deciso nella lotta è Shishimaru, il protagonista, quello che dovrebbe essere il leone nero: non ci viene spiegato perché, né noi lo riusciamo a capire nello svolgimento: infatti anche la sua tuta è rossa.
Shishimaru ha perso i suoi compagni e la sua (presumo) ragazza, che è morta per salvarlo, ma anche gli altri ninja hanno perso compagni e famiglia.
Il problema è che Jinnai è un cyborg dal corpo d’acciaio e dal cuore nucleare: come faranno gli shinobi a vincerlo con solo a disposizione armi di metallo e polvere pirica?
I duelli alla fine non sono granché ma per essere uscito nel 1992 le animazioni sono fluide e abbastanza curate.
Grandi idee dietro non ce ne sono, ma si limitano a un grande scontro fra buoni e cattivi, botte da orbi ma poca introspezione psicologica.
Le musiche sono buone, la regia è di Takashi Watanabe che vedremo in seguiti in altre numerose opere soprattutto legate al brand Slayers (vi ricordate di Rina Inverse?).
Tratto da un opera di Go Nagai (uno dei miei autori preferiti) trovate in circolazione un mucchio di cose migliori legate a questo autore.