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“I fratelli del vicolo secondario” così suona il titolo tradotto in italiano… veramente brutto. Tokura è un ragazzo che un giorno è tramutato da un mago alieno in gatto: da quel momento ogni volta che starnutisce si trasforma.
Il ragazzo ha sempre ammirato i gatti immaginandoli come delinquenti di strada ora può frequentarli.
Ma non è vero che altri ragazzi possano trasformarsi.
L’idea della trasformazione in gatto non è nuova: pensate a Shampoo in Ranma ½ ma qui è sfruttata bene. Un ragazzo diviso fra il mondo degli umani e quello dei gatti è una bella idea.
Certo l’insieme risulta simpatico anche se non ho fatto molte risate: credo che l’umorismo fosse un’ingrediente fondamentale di quello che ho letto ma non sono uomo di spirito, o forse sono per un umorismo più raffinato… comunque la storia funziona bene anche se la si prende sul “serio”.
Noto una grande abilità del disegnatore nel ritrarre dei gatti: ce ne sono tantissimi e tutti diversi!
Non così bravo a disegnare gli esseri umani ma anche qui i personaggi non si assomigliano.
La storia funziona come un mix di slice of life gattesco, una congiura aliena e trovate che vanno al di là delle zuffe come era previsto al principio..
Insomma per me è otto.
Un buon prodotto senza altissime pretese.