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9.0/10
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Agli "uomini di cultura" Demon Slave é il mio consiglio.
Harem, ecchi, battle action sovrannaturale. Anche un po' sentimentale.
No lolite, no stupri, abusi o robe repellenti.

In una realtà alternativa appare il Mato, una dimensione magica "sovrapposta" all'area di Tokyo, da questa escono solo due cose: mostri feroci chiamati shuki e i momo, pesche che danno superpoteri basati su personalità e aspirazioni a chi le mangia... ma solo alle donne, che quindi detengono il potere.
Il sedicenne Yuki finisce nel Mato e viene salvato da Kyoka, uno dei capitani delle mabotai; le truppe femminili che eliminano i mostri. Messi alle strette lei usa il suo potere di schiavizzare un mostro su Yuki per potenziarlo, ottenendo una trasformazione e un risultato ben oltre le aspettative.
I due decidono di collaborare anche se quel potere obbliga forzatamente a "ricompensare" lo schiavo in base ai desideri reconditi. E cosa ispirerà mai un maschio etero circondato da belle ragazze?
Ancor piú dato che si scoprirà che Kyoka puó prestare il suo slave alle altre, facendo ottenere da ognuna nuovi poteri e trasformazioni... e imbarazzi misti a curiosità. Le scene erotiche giocano coi limiti e oltre che sui desideri di Yuki le ricompense si diversificano per seguire anche le inclinazioni delle ragazze e si aggiungono ai classici dialoghi in spogliatoi, bagni e terme, fantasie disegnate e scene "Ops!".
Con "ricompense" anche sempre piú bollenti in base a quanto duramente combatte Yuki.

E non esagero se dico che i combattimenti sono fra i migliori che abbia mai visto: molto dinamici ma chiari, con bello spettacolo, intensi, con vari batti e ribatti di tecniche e mosse, osservazioni, sforzi e tattiche, come nei migliori battle shonen.
La trama non é niente di che, con un paio di misteri sulle semiumane e sulle potenti divinità del tuono, cioè gli avversari; ma quasi niente e niente di importante viene dal caso: tutto viene da allenamento e dialoghi. Gli scontri arrivano a essere molto cruenti, ma ogni squadra mabotai ha sensatamente almeno una guaritrice o simili, cosí c'é modo di recuperare queste bellezze, che emergono talvolta in primi piani emozionanti.
É ben scritto, nella sua semplicità.
E le ragazze sono tutte ben caratterizzate e disegnate, come da dovere, mentre Yuki é il classico bravo ragazzo, ma non stupido, che le girls prima o poi apprezzeranno. E per alcune l'interesse si fa piú romantico, come da prassi, ma nessuna, ripeto: nessuna, appare come un'oca.

Trama a parte, di contro c'è che il Mato é una distesa rocciosa poco interessante, gli ambienti esterni sono mostrati il minimo e certi baloon sono troppo vicini alla linea di taglio. Però ha bei disegni agli interni, vestiti, lingerie, corpi, volti, con personaggi trattati bene, ottimi combattimenti, splendide scene d'eros e bella regia della tavola. Più extra piccanti e note d'autore sui capitoli alla fine.

Il miglior manga di puro intrattenimento per maschi degli ultimi anni.