Recensione
I Cavalieri dello Zodiaco
9.0/10
Eroi, battaglie, cosmi, coraggio, lacrime, sogni, passioni, errori, giudizi, speranze, sangue, amicizia. Potrei continuare all'infinito, perchè i Cavalieri dello Zodiaco sono un'opera colma di tutto ciò che può considerarsi parte di questo mondo. Sono, a mio avviso, un'opera epica nel vero senso della parola: non solo per i temi trattati, che buttano un occhio sia alla mitologia greca, recuperandone forme e colori, sia a quella orientale, creando un minestrone di ingredienti diversi molto saporito e tutto da gustare. Il fatto che spesso la trama si ripeta, per lo meno nelle prime tre serie, lasciando cioè da parte la serie di Ade, non fa che conformare la mia tesi: la formulazione, il linguaggio aulico, la solennità dei temi, fanno dei cavalieri epica allo stato puro. Il doppiaggio storico rende di certo l'opera italiana superiore alle edizioni di altri paesi e ne distingue la magnificenza: citare Dante o Leopardi in un cartone animato non è cosa da tutti. I personaggi sono splendidamente caratterizzati e la violenza, per una volta, non è gratuita, perchè serve a dimostrare il valore di questi combattenti e il coraggio dei valori per i quali si battono, che sono quelli dell'umanità intera. La dea Atena è pressoché odiosa per le prime tre serie, perchè non fa che combinare guai o rischiare la vita, ma nella serie di Ade c'è il suo riscatto di protettrice dell'umanità. Il mio personaggio preferito è senza dubbio Ioria del Leone, ma tutti i cavalieri d'oro, i bronze, i silver e addirittura i nemici, gli Spectre, sono personaggi che vale la pena conoscere perchè arricchiscono lo spettatore. Unica pecca: forse manca un pò di quel pathos che deriva dall'amore, quell'amore che s'intravede tra Pegasus e Isabel, fra Sirio e Fiorediluna, fra Phoenix ed Esmeralda, ma che un'inguaribile romantica come me avrebbe voluto vedere e non intravvedere!