logo GamerClick.it

2.0/10
-

Banale, insulso, inverosimile, e chi più ne ha più ne metta. Quest'anime racconta le vicende amorose e canterine della bella e simpatica (ma quando mai) Kilari, giovane ragazza interessata al mondo della moda con una passione per il canto.
Come in tutti gli anime dedicati ai più piccoli non può mancare il belloccio di turno, che, in questo caso, diventa doppio! Uno è biondo, mentre l'altro è moro - sono talmente tristi e privi di carattere che non ho ricordato nemmeno i nomi -, e assieme sono conosciuti come gli Ships, una famosa band musicale molto in stile Jonas Brothers, per intenderci.
La grafica è ottima e molto curata, se si considera che è passato qualche annetto da quando quest'anime è stato realizzato, e le canzoni (cerco di vederla dal punto di vista di un bambino) sono pure orecchiabili, se non fosse che l'opening italiana fa davvero rabbrividire.
I temi trattati, purtroppo, risultano essere molto superficiali, ed è questo che penalizza maggiormente l'anime. Non dico che bambini e bambine di 8-9 anni debbano guardare dei seinen, tuttavia un minimo di riflessioni, a parer mio, non fanno mai male, in quanto aiutano le giovani generazioni, di cui anch'io faccio parte, non lo nego, a maturare. "Kilari" non mi ha lasciato niente dal punto di vista emotivo. E' certamente un anime spensierato, spesso frivolo, i cui punti salienti consistono nei momenti nei quali Kilari è indecisa su quale belloccio scegliere. In sostanza, mi ha deluso, ma francamente non mi aspettavo altro.
Ho visto "Kilari" qualche anno fa, quando ero ancora una bimbetta, e la mia opinione su di esso non è cambiata affatto nel corso degli anni: sinceramente, di "Kilari" si poteva tranquillamente fare a meno.