Recensione
Haikyuu!!
10.0/10
Haikyuu!! è tra i più recenti anime sportivi, non è stato il primo e non sarà l'ultimo a rappresentare questo genere nella nuova generazione, e a prima vista sembrerà simile ad altri proposti di recente per altri sport. Magari è proprio come tutti gli altri, ma io ci ho trovato qualcosa in più che lo ha reso il mio preferito.
La storia ha per protagonista Hinata Shoyo, un energico ragazzino che viene attratto dal mondo della pallavolo e comincia ad impegnarsi con tutte le sue forze per raggiungere il livello della sua ispirazione: un giocatore detto "Il Piccolo Gigante", che proprio come il nostro protagonista non eccelle in altezza, ma nonostante ciò ha raggiunto una fama meritevole. Fin qui tutto non troppo originale, ma le cose cambiano quando Hinata, arrivato finalmente a frequentare la stessa scuola del "Piccolo Gigante", si ritrova come compagno di squadra il suo più grande rivale delle medie: Kageyama Tobio. I due scoprono che l'unico modo per essere utili alla loro nuova squadra è quello di imparare a collaborare, perché unendo i loro diversi talenti potrebbero essere capaci di grandi cose. Da qui la storia prende una piega molto più interessante e coinvolgente, non solo perché le caratteristiche di Hinata e Kageyama (difetti e pregi) vengono analizzate ed i due si trovano a doversi confrontare e migliorare, ma anche perché vengono introdotti nuovi personaggi che li aiuteranno o li ostacoleranno in quest'impresa.
Anche gli altri personaggi, infatti, diventano un po' dei protagonisti, sia che siano della stessa squadra di Kageyama e Hinata (la Karasuno), sia che siano avversari di altre scuole. Nel corso degli episodi ci vengono presentati, per esempio, i componenti della Nekoma, grandi osservatori e rivali storici della Karasuno, e quelli dell'Aoba Johsai, tra cui spicca l'eccentrico Oikawa Tooru, un rivale ben costruito sia psicologicamente che a livello di talento. Ogni singolo personaggio ha spazio (anche le comparse, letteralmente) e almeno una caratteristica che lo rende interessante. Nulla di negativo da dire sulle animazioni e sulla grafica in generale, belle anche le musiche, soprattutto opening e ending (quasi impossibile non ritrovarsi a canticchiarle dopo aver visto un paio di episodi).
Cosa ci ho trovato quindi di diverso dagli altri recenti anime sportivi? Gli eventi -che siano allenamenti, vittorie o sconfitte- si svolgono in maniera leggera, ma allo stesso tempo non superficiale. La pallavolo che viene narrata è interessante e fornisce spiegazioni semplici, che anche chi (come me) non pratica sport troverà piacevole da seguire e si ritroverà anche a capirci davvero qualcosa. I personaggi hanno comportamenti naturali e nessuno è davvero infallibile, l'ironia e i momenti toccanti si alternano nella loro vita quotidiana come in quella di qualsiasi altro ragazzo della loro età. Direi che è stata quindi proprio la freschezza e la semplicità dell'opera a permettermi di valutarla con un voto massimo, perché l'intera visione non mi ha annoiato un attimo ed è stata estremamente piacevole.
La storia ha per protagonista Hinata Shoyo, un energico ragazzino che viene attratto dal mondo della pallavolo e comincia ad impegnarsi con tutte le sue forze per raggiungere il livello della sua ispirazione: un giocatore detto "Il Piccolo Gigante", che proprio come il nostro protagonista non eccelle in altezza, ma nonostante ciò ha raggiunto una fama meritevole. Fin qui tutto non troppo originale, ma le cose cambiano quando Hinata, arrivato finalmente a frequentare la stessa scuola del "Piccolo Gigante", si ritrova come compagno di squadra il suo più grande rivale delle medie: Kageyama Tobio. I due scoprono che l'unico modo per essere utili alla loro nuova squadra è quello di imparare a collaborare, perché unendo i loro diversi talenti potrebbero essere capaci di grandi cose. Da qui la storia prende una piega molto più interessante e coinvolgente, non solo perché le caratteristiche di Hinata e Kageyama (difetti e pregi) vengono analizzate ed i due si trovano a doversi confrontare e migliorare, ma anche perché vengono introdotti nuovi personaggi che li aiuteranno o li ostacoleranno in quest'impresa.
Anche gli altri personaggi, infatti, diventano un po' dei protagonisti, sia che siano della stessa squadra di Kageyama e Hinata (la Karasuno), sia che siano avversari di altre scuole. Nel corso degli episodi ci vengono presentati, per esempio, i componenti della Nekoma, grandi osservatori e rivali storici della Karasuno, e quelli dell'Aoba Johsai, tra cui spicca l'eccentrico Oikawa Tooru, un rivale ben costruito sia psicologicamente che a livello di talento. Ogni singolo personaggio ha spazio (anche le comparse, letteralmente) e almeno una caratteristica che lo rende interessante. Nulla di negativo da dire sulle animazioni e sulla grafica in generale, belle anche le musiche, soprattutto opening e ending (quasi impossibile non ritrovarsi a canticchiarle dopo aver visto un paio di episodi).
Cosa ci ho trovato quindi di diverso dagli altri recenti anime sportivi? Gli eventi -che siano allenamenti, vittorie o sconfitte- si svolgono in maniera leggera, ma allo stesso tempo non superficiale. La pallavolo che viene narrata è interessante e fornisce spiegazioni semplici, che anche chi (come me) non pratica sport troverà piacevole da seguire e si ritroverà anche a capirci davvero qualcosa. I personaggi hanno comportamenti naturali e nessuno è davvero infallibile, l'ironia e i momenti toccanti si alternano nella loro vita quotidiana come in quella di qualsiasi altro ragazzo della loro età. Direi che è stata quindi proprio la freschezza e la semplicità dell'opera a permettermi di valutarla con un voto massimo, perché l'intera visione non mi ha annoiato un attimo ed è stata estremamente piacevole.