Recensione
Recensione di Kabutomaru
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L'etichetta Hikari, appartenente alla casa editrice 001 Edizioni, si sta imponendo in un mercato oramai sempre più saturato di manga, molti dei quali di scarsa qualità artistica. Hikari invece decide saggiamente di puntare sulla qualità, scegliendo prodotti interessanti e originali, che poco spazio hanno trovato sino ad oggi in Italia. A tale gruppo possiamo sicuramente inserire "Meiji - Una Rivoluzione Canina", manga sceneggiato da Mamoru Oshii, considerato il miglior regista di film d'animazione (almeno vivente) da parte chi capisce di cinema e disegnato da Testuya Nishio, animatore e character design di fiducia di Oshii. L'opera nonostante presenti un prezzo di 18 euro, viene presentata in un volume dal grande formato con carta bianchissima e spessa, rendendola un'opera degna di essere esposta con orgoglio nella propria libreria.
L'opera autoconclusiva, tratta delle turbolente vicende che hanno accompagnato il Giappone durante il periodo Bakumatsu, gli ultimi anni del periodo Edo che vanno dagli anni 1853-1867, durante i quali cade dopo oltre duecento anni di potere lo shogunato dei Tokugawa, al quale si sostituirà l'imperatore che darà via alla modernizzazione del Giappone conosciuto come "periodo Meiji". I due autori tratteranno tali vicende tramite capitoli autoconclusivi, dove ci faranno conoscere le varie personalità che hanno accompagnato questa transizione, come: Matthew C. Perry, Hanpeita Takechi, Ryoma Sakamoto, Kaishu Katsu, Takamori Saigo, Hirobumi Ito, Toshizo Hijikata. Tali figure non sono tutte di primo rilievo, anzi, alcune di loro sono personalità di non elevata importanza e soprattutto dei perdenti, dei quali la storia ha finito con il dimenticarsene, ma che hanno finito con l'incidere a fondo in quel travagliato periodo storico.
Le varie vicende legate ai personaggi ci sono presentate in modo buffo, caricaturale e con vari interventi da parte degli stessi autori Oshii e Nishio nell'opera, i quali scherzeranno sulle difficoltà che hanno trovato nel redigere i singoli capitoli. Non mancheranno citazioni a svariati manga, anime, opere filmiche e prese in giro raffinate quanto divertenti da parte di Oshii nei confronti di Miyazaki, durante le quali farà emergere il suo lato meno serio e più sbarazzino, finendo con il prendersi anche in giro svariate volte. Interessante l'analisi sui numeri 2 all'ombra dei leader che l'autore pone in essere, poiché afferma esplicitamente di rispecchiarsi in costoro sia per volontà personale e sia perché la gente inesperta di cinema lo colloca sempre dietro ad Hayao Miyazaki. Oshii però è un autore maturo e dopo tanti anni seppur in cuor suo sa che gli è superiore, non ne fa drammi, perché se i numeri uno devono sempre mantenere alte le aspettative del pubblico, ai numeri 2 non bada nessuno e possono fare ciò che vogliono, in tutta libertà poiché nessuno nutre aspettative verso costoro. Quindi non dovrebbe sorprendere a nessuno se Oshii traendo spunto dalla sua passione sfrenata per i cani (da "Patlabor: The Movie", Oshii inserirà sempre un cane nelle sue opere), abbia realizzato un'opera (apparentemente) semplice e leggera.
Interessanti gli editoriali che sono presenti alla fine di ogni capitolo, dove vi sono le interviste ai due autori e che svelano importanti quanto interessanti retroscena per quanto concerne il pensiero che Oshii ha riguardo: la storia (che per lui deve essere trasposta in modo realistico e senza eventi romanzati), la politica, la società, gli USA, la figura del perdente e così via, finendo con il dimostrare come egli sia un autore poliedrico e attento alle dinamiche che muovono il mondo odierno.
Il manga appartiene al genere canino, dove tutti i personaggi sono rappresentati sotto le sembianze di cani, la cui razza è scelta in base al loro comportamento. Il tratto di Nishio è pulito e leggero, senza troppi fronzoli, vista la natura dell'opera. Nonostante l'eccessivo didascalismo di Oshii, il disegnatore Nishio reclama a gran voce con i suoi disegni ampi spazi di libertà dove può ed è grazie alla regia delle sue tavole e al modo buffo con cui raffigura i vari personaggi, fa si che il manga riesca quanto meno a far sorridere il lettore tante volte, azzeccando i tempi comici che in un'opera del genere sono fondamentali. Nonostante ciò, l'autore quando deve raffigurare i personaggi storici nelle loro fattezze originarie, dimostra di saperci fare con le matite.
In sostanza quest'opera è consigliata naturalmente a coloro che seguono con interesse i film di Oshii, poiché potranno scoprire numerosi retroscena alquanto interessanti per quanto concerne il suo pensiero. Non potranno esimersi dal prendere quest'opera, gli appassionati di storia, poiché nonostante l'opera sia caricaturale e comica in certi momenti, comunque c'è dietro un enorme lavoro di documentazione storica, che si nota anche dai copiosi dialoghi che affollano le pagine di questo volume. Certo, un po' di conoscenza personale di questo periodo storico è consigliata, visto che si entra molte volte sin troppo nello specifico e questo al lettore inesperto potrebbe non piacere molto.
Se ne consiglia caldamente l'acquisto per far sì, che Oshii una volta tanto faccia due soldini visto che le sue opere sono quasi sempre dei flop galattici (così poi realizza la guerra canina russo-giapponese se le vendite vanno bene) e per supportare la casa editrice Hikari che merita il sostegno per le interessanti opere che sta pubblicando nel nostro paese.
L'opera autoconclusiva, tratta delle turbolente vicende che hanno accompagnato il Giappone durante il periodo Bakumatsu, gli ultimi anni del periodo Edo che vanno dagli anni 1853-1867, durante i quali cade dopo oltre duecento anni di potere lo shogunato dei Tokugawa, al quale si sostituirà l'imperatore che darà via alla modernizzazione del Giappone conosciuto come "periodo Meiji". I due autori tratteranno tali vicende tramite capitoli autoconclusivi, dove ci faranno conoscere le varie personalità che hanno accompagnato questa transizione, come: Matthew C. Perry, Hanpeita Takechi, Ryoma Sakamoto, Kaishu Katsu, Takamori Saigo, Hirobumi Ito, Toshizo Hijikata. Tali figure non sono tutte di primo rilievo, anzi, alcune di loro sono personalità di non elevata importanza e soprattutto dei perdenti, dei quali la storia ha finito con il dimenticarsene, ma che hanno finito con l'incidere a fondo in quel travagliato periodo storico.
Le varie vicende legate ai personaggi ci sono presentate in modo buffo, caricaturale e con vari interventi da parte degli stessi autori Oshii e Nishio nell'opera, i quali scherzeranno sulle difficoltà che hanno trovato nel redigere i singoli capitoli. Non mancheranno citazioni a svariati manga, anime, opere filmiche e prese in giro raffinate quanto divertenti da parte di Oshii nei confronti di Miyazaki, durante le quali farà emergere il suo lato meno serio e più sbarazzino, finendo con il prendersi anche in giro svariate volte. Interessante l'analisi sui numeri 2 all'ombra dei leader che l'autore pone in essere, poiché afferma esplicitamente di rispecchiarsi in costoro sia per volontà personale e sia perché la gente inesperta di cinema lo colloca sempre dietro ad Hayao Miyazaki. Oshii però è un autore maturo e dopo tanti anni seppur in cuor suo sa che gli è superiore, non ne fa drammi, perché se i numeri uno devono sempre mantenere alte le aspettative del pubblico, ai numeri 2 non bada nessuno e possono fare ciò che vogliono, in tutta libertà poiché nessuno nutre aspettative verso costoro. Quindi non dovrebbe sorprendere a nessuno se Oshii traendo spunto dalla sua passione sfrenata per i cani (da "Patlabor: The Movie", Oshii inserirà sempre un cane nelle sue opere), abbia realizzato un'opera (apparentemente) semplice e leggera.
Interessanti gli editoriali che sono presenti alla fine di ogni capitolo, dove vi sono le interviste ai due autori e che svelano importanti quanto interessanti retroscena per quanto concerne il pensiero che Oshii ha riguardo: la storia (che per lui deve essere trasposta in modo realistico e senza eventi romanzati), la politica, la società, gli USA, la figura del perdente e così via, finendo con il dimostrare come egli sia un autore poliedrico e attento alle dinamiche che muovono il mondo odierno.
Il manga appartiene al genere canino, dove tutti i personaggi sono rappresentati sotto le sembianze di cani, la cui razza è scelta in base al loro comportamento. Il tratto di Nishio è pulito e leggero, senza troppi fronzoli, vista la natura dell'opera. Nonostante l'eccessivo didascalismo di Oshii, il disegnatore Nishio reclama a gran voce con i suoi disegni ampi spazi di libertà dove può ed è grazie alla regia delle sue tavole e al modo buffo con cui raffigura i vari personaggi, fa si che il manga riesca quanto meno a far sorridere il lettore tante volte, azzeccando i tempi comici che in un'opera del genere sono fondamentali. Nonostante ciò, l'autore quando deve raffigurare i personaggi storici nelle loro fattezze originarie, dimostra di saperci fare con le matite.
In sostanza quest'opera è consigliata naturalmente a coloro che seguono con interesse i film di Oshii, poiché potranno scoprire numerosi retroscena alquanto interessanti per quanto concerne il suo pensiero. Non potranno esimersi dal prendere quest'opera, gli appassionati di storia, poiché nonostante l'opera sia caricaturale e comica in certi momenti, comunque c'è dietro un enorme lavoro di documentazione storica, che si nota anche dai copiosi dialoghi che affollano le pagine di questo volume. Certo, un po' di conoscenza personale di questo periodo storico è consigliata, visto che si entra molte volte sin troppo nello specifico e questo al lettore inesperto potrebbe non piacere molto.
Se ne consiglia caldamente l'acquisto per far sì, che Oshii una volta tanto faccia due soldini visto che le sue opere sono quasi sempre dei flop galattici (così poi realizza la guerra canina russo-giapponese se le vendite vanno bene) e per supportare la casa editrice Hikari che merita il sostegno per le interessanti opere che sta pubblicando nel nostro paese.