Recensione
Premetto che non sono un gradissimo fan di "Gundam" (nel senso che non seguo spasmodicamente ogni serie, spin-off o derivato) e per me "Gundam" è la prima serie e il primo manga.
Ho guardato questo per il diverso punto di vista: Zeon. E ho fatto bene.
Il prodotto (non mi va proprio di definirlo anime... anche perché non lo è!) riesce a rendere bene il terrore che i soldati di Zeon imparano ad avere verso il Gundam, e nonostante ciò continuano a combattere con le unghie e i denti, se non per vincere la guerra, almeno per tornare a casa.
Mi sono piaciuti personaggi, tutt'altro che bidimensionali, ma tutti "umani", con i loro pregi e i loro difetti, dove non esiste un cattivo o un buono. Anche Amuro (e di riflesso il Gundam) viene prima indicato come un freddo assassino, salvo poi dargli la sua natura di ragazzo impaurito e disperato.
Non si lesina sulle morti violente, quali una guerra rigurgita, né sulla stupidità degli ordini o delle gerarchie in determinate situazioni in cui gli ufficiali non riescono a essere più elastici.
Alcune cose mi hanno fatto "storcere il naso" sui personaggi: tutti o quasi con piercing, cosa molto poco credibile in un esercito (soprattutto per praticità), soprattutto se di ispirazione nazi-sovietica-prussiana, per cui il personaggio di Arhun esteticamente l'ho trovato fuori luogo. Anche il medico nelle "Nazioni Unite" l'ho trovato mal scritto e irreale per il suo eccessivo idealismo. Di contro, Iria, Lesean e il maggiore Ronet sono personaggi credibili.
La parte tecnica: finché si limita ai mobile suit e ai paesaggi, poco da dire; le animazioni dei personaggi sono più che dimenticabili, se non mal fatte e legnosissime. C'è poi una sequenza che mi ha dato l'impressione che non sia nemmeno in CG, ma abbiano ripreso una mano umana reale, è la sequenza delle chiavi dei mobile suit della federazione della mappa.
La colonna sonora non è fastidiosa, ma nemmeno memorabile.
Una nota. Qualcuno ha indicato come "difetto" il fatto che non vi siano droni e tattiche da imboscata. Per me non è un difetto, è una questione di coerenza con il manga e la serie anime. Difficile giustificare la presenza solo qui di oggetti (i droni) inesistenti nell'opera di partenza, soprattutto visto che quest'opera è ambientata nello stesso periodo. Anzi, l'ho trovato un pregio spesso non riscontrabile in altre opere troppo tese a modernizzare o aggiornare opere preesistenti.
In conclusione, sei episodi che si possono godere tutto d'un fiato, in grado di emozionare e di dare empatia per le sorti di Solari e dei suoi.
Peccato per il comparto grafico.
Ho guardato questo per il diverso punto di vista: Zeon. E ho fatto bene.
Il prodotto (non mi va proprio di definirlo anime... anche perché non lo è!) riesce a rendere bene il terrore che i soldati di Zeon imparano ad avere verso il Gundam, e nonostante ciò continuano a combattere con le unghie e i denti, se non per vincere la guerra, almeno per tornare a casa.
Mi sono piaciuti personaggi, tutt'altro che bidimensionali, ma tutti "umani", con i loro pregi e i loro difetti, dove non esiste un cattivo o un buono. Anche Amuro (e di riflesso il Gundam) viene prima indicato come un freddo assassino, salvo poi dargli la sua natura di ragazzo impaurito e disperato.
Non si lesina sulle morti violente, quali una guerra rigurgita, né sulla stupidità degli ordini o delle gerarchie in determinate situazioni in cui gli ufficiali non riescono a essere più elastici.
Alcune cose mi hanno fatto "storcere il naso" sui personaggi: tutti o quasi con piercing, cosa molto poco credibile in un esercito (soprattutto per praticità), soprattutto se di ispirazione nazi-sovietica-prussiana, per cui il personaggio di Arhun esteticamente l'ho trovato fuori luogo. Anche il medico nelle "Nazioni Unite" l'ho trovato mal scritto e irreale per il suo eccessivo idealismo. Di contro, Iria, Lesean e il maggiore Ronet sono personaggi credibili.
La parte tecnica: finché si limita ai mobile suit e ai paesaggi, poco da dire; le animazioni dei personaggi sono più che dimenticabili, se non mal fatte e legnosissime. C'è poi una sequenza che mi ha dato l'impressione che non sia nemmeno in CG, ma abbiano ripreso una mano umana reale, è la sequenza delle chiavi dei mobile suit della federazione della mappa.
La colonna sonora non è fastidiosa, ma nemmeno memorabile.
Una nota. Qualcuno ha indicato come "difetto" il fatto che non vi siano droni e tattiche da imboscata. Per me non è un difetto, è una questione di coerenza con il manga e la serie anime. Difficile giustificare la presenza solo qui di oggetti (i droni) inesistenti nell'opera di partenza, soprattutto visto che quest'opera è ambientata nello stesso periodo. Anzi, l'ho trovato un pregio spesso non riscontrabile in altre opere troppo tese a modernizzare o aggiornare opere preesistenti.
In conclusione, sei episodi che si possono godere tutto d'un fiato, in grado di emozionare e di dare empatia per le sorti di Solari e dei suoi.
Peccato per il comparto grafico.