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    "Patlabor" è un titolo che conosco solo di fama; per questo, avendone l'occasione, ho deciso di vedere questo film, tra l'altro diretto da un big come Mamoru Oshii, uno di quegli autori che grazie al loro talento possono alternare opere più riuscite ad altre meno riuscite, però è difficile che possano realizzare schifezze inguardabili. Questo primo film me l'ha confermato.

    Il principale pregio dell'opera in questione è il tipo di narrazione sce1 [ continua a leggere]
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    Serie tratta da un manga poco conosciuto da noi, si presenta come una detective-story dall'impianto in fondo molto classico, con il protagonista che si ritrova a indagare su misteriosi omicidi che paiono possedere un tocco di soprannaturale. A questo riguardo devo osservare che il buon Sakon sembra essere stato colpito pure da una maledizione alla Jessica Fletcher, perché il giovane detective non viene chiamato a investigare sui vari casi (tipo1 [ continua a leggere]
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    Da molto tempo avevo voglia di guardare questa serie e, dopo esserci riuscito, posso dire che sono rimasto mediamente soddisfatto.

    Del videogioco a cui si ispira questo titolo non so nulla, quindi non posso fare confronti tra le trame o individuare le citazioni, però ho individuato due grossi difetti e un pregio che riesce in parte a compensarli: il primo difetto riguarda il carattere troppo dispersivo della storia, che per i primi dieci episo1 [ continua a leggere]
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    Serie cominciata a guardare per il soggetto, che mi sembrava diverso dal solito, è stato un titolo che mi ha soddisfatto a metà. I problemi principali sono stati tre: una scelta della narrazione, la regia superficiale e le animazioni.

    La scelta della narrazione che non mi ha convinto è stata quella di far avvenire troppo presto il cambiamento del mondo, dopo un rapido prologo che serve giusto a introdurre alcuni personaggi importanti, perché a1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    La serie in questione è tratta da un manga abbastanza breve e tratta solo la prima parte della trama. Del fumetto non so nulla, quindi non posso dire nulla sulla fedeltà dell'anime o su quale versione della storia sia migliore. Limitandomi a quello che ho visto direi che si tratta di un fantasy piuttosto convenzionale, con una storia alquanto semplice e prevedibile. Certo ci sono dei cenni riguardanti dei futuri misteri da scoprire, ma siccome s1 [ continua a leggere]
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    "Candidate for Goddess" si distingue per una caratteristica particolare che però è difficile considerare un merito, ossia la trama principale non riesce quasi mai ad essere al centro dell'attenzione.

    L'intera serie non è altro che una lunga presentazione dei giovani protagonisti, con annessa una serie di loro prove per riuscire a raggiungere lo status di pilota dei misteriosi robot chiamati Dee (che, a dirla tutta, non mi sono sembrati dei mech1 [ continua a leggere]
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    È una serie di venticinque episodi (la venticinquesima è una puntata speciale dedicata al Capodanno) che da diverso tempo avevo la curiosità di vedere, e devo dire che è stata una visione davvero piacevole.

    Il principale elemento su cui punta la storia è l'umorismo, molto semplice e molto efficace, al cui servizio si mette una narrazione lineare e gradevole che non ricerca particolarità, riesce a farci veramente affezionare alla protagonista N1 [ continua a leggere]
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    Come si dice, visti i primi due, tanto valeva vedere pure il terzo per completezza, che ha confermato quanto visto in precedenza.

    Cosa non va: sono in sostanza le stesse cose dei primi due capitoli, ossia una trama che vorrebbe essere complessa, presentando intrighi, rivelazioni sconvolgenti, momenti drammatici, che inserisce in un connubio di azione e musica alla "Macross" tematiche pure interessanti, come la lotta per l'affermazione della li1 [ continua a leggere]
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    Seconda parte guardata un po' per curiosità e un po' dare ancora una chance, mi sono ritrovato davanti un'opera che è giusto un filino migliore della precedente.

    Purtroppo, l'OAV soffre in primo luogo di una trama che non riesce a ben definire i motivi dell'azione: abbiamo due fronti in lotta, da un lato la polizia e dall'altro una banda di biker 'punkettari' (ci sarebbe pure un terzo fronte, ma di questo dirò dopo), e anche se si conosce la m1 [ continua a leggere]

    7.5/10
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    Dopo la visione di questa serie, la prima caratteristica che ho più notato è stata che "WorldEnd" vuole raccontare due tipi di storie che si riflettono l'una dentro l'altra.
    Questa natura doppia si intuisce già nel prologo, un inizio in medias res piuttosto drammatico, con un’atmosfera da combattimento finale, cui segue un secondo prologo piuttosto tenero con l'incontro tra i due futuri protagonisti. Quando poi si entra nel vivo, ecco che veniam1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Titolo molto divertente, "Project A-ko" appartiene a quella categoria di opere che si concentrano su un determinato obbiettivo e lo raggiungono appieno, ma proprio per questo non bisogna chieder loro altro.
    L'elemento principale è il mix di azione e comicità demenziale, davvero molto riuscito: la trama principale, infatti, è solo un pretesto per mettere in scena delle sequenze di combattimento distruttivo costruite molto bene e dove sono inserit1 [ continua a leggere]
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    Dopo aver guardato questa serie per curiosità, la prima cosa che mi ha colpito è il suo avere una narrazione piuttosto dispersiva, riassumibile nel vedere la coppia di protagonisti Guideau e Ashaf (e in un paio di episodi al posto loro abbiamo pure un'altra coppia protagonista) che affrontano diversi casi inerenti la caccia alle streghe. Naturalmente ci sono dei fili comuni che legano tutti questi episodi, usati per fornire dettagli sul particol1 [ continua a leggere]