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Ataru Moroboshii

Episodi visti: 12/12 --- Voto 6,5
Pur non essendo mai stato un grande fan del genere, noto che è ormai una decina d'anni che i majokko o virano verso l'inquietante oppure sono sempre più ridotti alla parodia di sé stessi. "Magical Girl Ore" si inserisce nell'ultima categoria.

L'idea base è quella di usare tutti i cliché del genere con grande attenzione alle maghette canterine, ma con personaggi completamente decontestualizzati: avremo quindi demoni dall'aspetto di orsacchiotti muscolosi che molto ricorderanno gli alieni Puchu di "Excel Saga", mascotte del mondo delle fate dall'aspetto e dai modi di yakuza, e ovviamente ragazze magiche che si trasformano in energumeni muscolosi e che combattono in modo tutt'altro che magico, senza contare idol stonati o muti. Ovviamente il gender-bender imperante non può che causare triangoli amorosi impossibili che tentano di emulare "Ranma 1/2", ahimè senza riuscirci come dovrebbero. L'aspetto migliore della serie è probabilmente riposto nei divertenti dialoghi, a volte davvero sottili e taglienti, oltre che nei viaggi mentali dei protagonisti/e; le situazioni imbarazzanti che mi sarei invece aspettato a iosa sono invece molto limitate. Alta e scontata è invece la presenza di personaggi bishonen, visto anche il target prescelto dalla serie.
Purtroppo e con stupore, data la tradizione dello studio d'animazione Pierrot, ho notato una pessima regia, a volte noiosa e sempre disorganica, come se il regista cambiasse ad ogni episodio. Anche la sceneggiatura risulta davvero scarna: la situazione è talmente grave che, dove non c'è il sostegno di varie gag invece riuscitissime, l'anime cala in maniera devastante.

Il mio consiglio è di vedere i primi due episodi, per verificare se sia il genere di umorismo che vi si confà: se l'humor non è di vostro gradimento, cambiate show, poiché davvero, al di fuori delle gag, in "Magical Girl Ore" non c'è molto altro da vedere.