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    4.0/10
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    Ridicolo, non capisco perchè mai una storia tanto irreale e banale possa destare interesse.
    Ryouta è il solito neet emarginato che passa la vita davanti ai videogiochi, odiando il mondo tanto che alla fine anche sua madre in qualche modo lo odia e, rispondendo ad una misteriosa lettera in stile "ciao sono ugo e faccio il sicario" spedisce il figlio in un'isola dove, guardacaso, il gioco più bello del mondo BTOOOM!(che sinceramente se fosse reale1 [ continua a leggere]
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    Forte delusione per questa terza serie di "Zero No Tsukaima", che per gran parte delle puntate è un brodo di fanservice, con sempre più ragazze innamorate del protagonista (Saito) e sempre il solito comportamento tsundere, portato a livelli inverosimili, da parte di Louise. Il finale delle serie precedente viene completamente cancellato: il livello di affetto raggiunto dai due sembra non avere alcuna continuazione logica, lui diventa un allupato1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    "Akira" per me è un vero e proprio capolavoro dell'animazione, bastano i primi istanti per capire la profondità dell'opera. Fin da subito si notano i dettagli della regia, cruda e iperrealistica; i disegni sono curatissimi fin nello sfondo più che mai curato, unico in un'opera degli anni Ottanta; i personaggi sono ben caratterizzati e risaltano subito per le loro caratteristiche verosimili.
    La trama, sviluppata in uno scenario futuristico-decad1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    L'anime raggiunge la sufficienza solo per un finale che tutto sommato è abbastanza originale, anche se manca del tutto di logica; un anime che parte benino, proponendosi come la classica commedia scolastica, che parla di un amore a tre, ma che poi sfocia nel grottesco quando il protagonista perde la distinzione sentimento-sesso e dà libero sfogo ai suoi istinti. Peccato che manchi della ben che minima logica, non vi sia nessuna sensibilità e nes1 [ continua a leggere]
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    L'anime, compresa la prima serie, è sviluppato in due filoni, la vita scolastica, a mio pare sviluppata anche male, molte volte banale, tipica di un qualunque anime scolastico harem, e la seconda che parte dalla metà di questa seconda serie, che cambia completamente volto matura improvvisamente, le tematiche cambiano dagli amici alla famiglia, e sfuma via via una comicità che prima era abbastanza forzata. Da qui in poi la commedia lascia spazio1 [ continua a leggere]
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    Magia e storie d'amore tra cane e padrone non sono nuove ai giapponesi; comunque, questo titolo combina in modo piacevole anche le cose più banali, con una buona dose di avventura e anche qualche chicca su ritrovati tecnologici rinvenuti in un mondo medievale, che mettono in discussione i ruoli tra i due protagonisti.
    Non mi è piaciuto lo sviluppo dell'opera, specie nelle terza serie, per la presenza anche nella prima di uno sviluppo harem, che1 [ continua a leggere]