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    Senza colpo ferire, Sanpei Shirato si annovera tra i mangaka del passato che più hanno suscitato il mio interesse: il suo Akame - The Red Eyes datato 1961 mi ha colpito talmente in positivo da non potermi esimere dalla lettura di una delle sue opere cardine: mi riferisco a Ninja bugeichō, scritto e disegnato tra il 1959 e il 1962. Distribuito in patria in circa otto volumi, Kagemaru Den - La leggenda di un ninja (questo il titolo della versione1 [ continua a leggere]
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    - Perché vuole scalare l'Everest?
    - Perché è lì.

    Grazie alla piacevole scoperta di K - Racconti mi sono reso conto di apprezzare non poco il "leitmotiv" dell'uomo intento a sfidare la montagna. Proprio per questo motivo, la lettura della trasposizione a fumetti disegnata da Jirō Taniguchi de La vetta degli dei, un romanzo colossale scritto da Baku Yumemakura a metà degli Anni Novanta e incentrato proprio sul suddetto tema, rappresentava una tap1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Con il passare del tempo, alcuni personaggi fittizi sono assurti a vere e proprie icone popolari: riguardo al mondo del cinema sono quasi sicuro che chiunque, anche senza aver guardato un solo film della serie di 007, conosca l'agente segreto James Bond e i suoi celebri modi di fare. Nell'ambito del fumetto giapponese e al fianco di personaggi quali Astroboy, Kitaro dei cimiteri, Golgo 13 e Devilman, una delle figure più iconiche in assoluto è q1 [ continua a leggere]
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    Negli ultimi trent'anni, il mondo dei videogiochi si è guadagnato un posto piuttosto rilevante nella nostra vita di tutti i giorni, dando vita a veri e propri fenomeni mediatici e commerciali. Tra le case produttrici più acclamate e popolari in assoluto si annovera la Blizzard Entertainment, conosciuta per tre capisaldi dell'intrattenimento videoludico per computer: l'avventura "hack-and-slash" Diablo, giunta al suo terzo capitolo un paio di ann1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Da sempre nutro un profondo interesse per la storia, tanto da farne oggetto dei miei studi universitari, e a tal proposito un anno fa mi sono fiondato alla ricerca di seinen storico che avesse una trama, uno stile grafico o quanto meno un elemento di novità che potesse catturare in qualche modo la mia attenzione. In tal senso, sono rimasto piacevolmente sorpreso da Vinland Saga, un manga scritto e disegnato da Makoto Yukimura, già autore del pop1 [ continua a leggere]
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    Non nascondo che, per diversi anni dalla prima visione, io abbia detestato Nausicaä della Valle del Vento, la seconda pellicola animata girata da Hayao Miyazaki, senza dubbio complice il pessimo doppiaggio italiano datato Anni Ottanta a cura della RAI. Deciso a ripercorrere le origini di un gigante dell'animazione giapponese quale è Miyazaki, ho dato un'ulteriore possibilità al film, visionandolo in originale con i sottotitoli: a quel punto, la1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Premetto fin da subito che devo il mio approccio a questo capolavoro dei manga all'omonimo film d'animazione diretto dal suo autore, il geniale Katsuhiro Ōtomo. La pellicola in questione, già di per sé un caposaldo dell'animazione di tutti i tempi, mi ha infatti spinto ad approfondire e conoscere meglio la storia originale. L'edizione italiana del manga a cura della Planet Manga consta di sei volumi dal formato spropositato provvisti di sovracco1 [ continua a leggere]

    7.0/10
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    Leggere qualcosa di Osamu Tezuka mi fa sentire come a casa. E in particolar modo, soprattutto in un periodo di stress da esami come quello che sto vivendo attualmente, la lettura di Don Dracula è stata un vero toccasana per me, pur non provando la benché minima attrazione per vampiri e affini. Scritta e disegnata alla fine degli Anni Settanta, l'opera in questione consta di tre brevi volumi che racchiudono in sé una trentina di storie autoconclu1 [ continua a leggere]
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    Da quasi un anno a questa parte mi ritrovo spesso intento a recensire un'opera di Osamu Tezuka: da un lato, ciò è senz'altro da imputare al maestro, dal momento che ha buttato giù una quantità spropositata di manga di ogni genere lungo tutta la sua prolifica carriera nel mondo dei fumetti (giusto per fare due calcoli, parliamo di centocinquantamila tavole per un totale di almeno settecento opere), ma dall'altro lato è innegabile che io sia rimas1 [ continua a leggere]
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    Scrivere di Midori - La ragazza delle camelie è un'impresa di non poco conto per me: il romanzo a fumetti più famoso e rappresentativo di Suehiro Maruo e della sua poetica onirica si presta infatti a molteplici interpretazioni, ed è nondimeno un vero e proprio "viaggio allucinante" nell'orrore e nel sogno. Facciamo un punto della situazione illustrandone brevemente la trama.

    La vicenda del fumetto ruota attorno alla piccola Midori, una servetta1 [ continua a leggere]
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    Tra gli autori classici della letteratura giapponese del Novecento, Edogawa Ranpo, al secolo Taro Hirai, è l'unico che sia stato considerato alla stregua del famoso pioniere occidentale del romanzo horror Edgar Allan Poe, al cui nome, peraltro, è ispirato proprio lo pseudonimo di Hirai. Ad ogni modo, Ranpo ha una propria identità e le sue opere hanno dato vita a diverse trasposizioni cinematografiche e fumettistiche. Proprio tra queste ultime s1 [ continua a leggere]
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    È ormai un dato di fatto che le opere degli autori che hanno fatto la storia del manga moderno suscitino in me un'attrazione irresistibile. Al fianco del "dio dei manga" Osamu Tezuka, nella mia lista dei mangaka preferiti si erge la figura di Shōtarō Ishinomori, uno dei fumettisti più prolifici in assoluto, al punto da aggiudicarsi l'altisonante appellativo di "re dei manga". Autore di celebri opere fantascientifiche come Cyborg 009 e Ryū - Il r1 [ continua a leggere]