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    “C'era una volta, sul fondo di un'antica valle scavata da un ghiacciaio, un minuscolo Regno dimenticato dal tempo”


    Prima di diventare il massimo esponente dell’animazione giapponese ed uno dei cineasti più influenti degli ultimi cinquant’anni, Hayao Miyazaki è stato anche un mangaka di tutto rispetto. Esattamente nel 1982, appena prima di cimentarsi nel suo magnum opus cartaceo (“Nausicaa della valle del vento”), Miyazaki sperimentava il suo e1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    “Superare i confini dell’espressione per aprirla a nuovi orizzonti”

    Partendo dall’ispirazione fornitagli da “Il giardino delle delizie” di Hieronymus Bosch, uno dei padri artistici del maestro Furuya, il sensei prosegue il percorso tracciato da “Palepoli” concependo una nuova raccolta antologica di racconti brevi, includendo nel volume anche il suo primissimo lavoro targato 1993: “Addio con un sorriso” (antecedente a “Palepoli”).
    Il trittico d1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    “Dicono che in Hokkaido, tempo fa, si estraevano dai fiumi pepite d’oro grandi come fagioli… la cosiddetta corsa all’oro. In quel periodo, per opporsi ai giapponesi che avevano continuato a perseguitarli anche dopo l’inizio dell’epoca Meiji, proibendo la pesca del salmone e la caccia ai cervi e togliendo loro le terre, un gruppo di Ainu stava accumulando in segreto una riserva d’oro a scopo militare… una gran quantità di pepite rare… ma un uomo1 [ continua a leggere]
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    “1967.
    Il programma Gemimi era appena stato chiuso e l’Apollo si preparava per la luna.
    Ma l’Apollo 1 causò il primo incidente spaziale mortale della storia, e la luna sembrava ancora molto lontana. Fu l’anno in cui gli stati uniti impiegarono 500.000 soldati in Vietnam… e in cui lo scrittore Heinlein vinse il suo quarto premio Hugo, all’età di sessant’anni. La Spectre aveva trasformato la caldera del monte Aso in una fortezza, mentre alieni e m1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    “Se io fossi un baco… non uscirei mai fuori, in un mondo come questo. Me ne starei per sempre dentro al bozzolo, al sicuro. Moriremo lentamente dentro al nostro bozzolo immaginario, anche se in verità, nessuna di noi voleva morire”

    Tra l’aprile ed il giugno del 1945 a Okinawa andò in scena uno dei conflitti più efferati di tutta la seconda guerra mondiale.
    Il generale Mitsuru Ushijima ordì uno stratificato e complesso sistema difensivo di grot1 [ continua a leggere]
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    Mikura è una postina del cielo e consegna pacchi guidando un idrovolante accompagnata dal suo inseparabile gatto Endeavour. Alla morte del suo amato nonno, Mikura eredita una delle attività aeree più importanti del globo, e con essa anche il sogno del defunto vecchio aviatore, ovvero raggiungere l’isola errante, una misteriosa isola leggendaria che sembra muoversi nascondendosi nei mari.

    Kenji Tsuruta è un artista dei silenzi e “L’isola errant1 [ continua a leggere]

    6.0/10
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    Kenji Tsuruta è un autore ricorsivo con una semantica autoriale definita e iterativa.
    Le sue storie, eteree e dissolventi, soffrono spesso di un’inconsistenza narrativa piuttosto inficiante che sfocia nell'incompletezza e nell'incompiutezza, nonostante la brevità generale degli sviluppi.
    Tuttavia a monopolizzare l’attenzione del lettore nei suoi manga sono i disegni, componente predominante di tutte le sue opere, essendo un illustratore, ancor1 [ continua a leggere]

    8.5/10
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    ”L’uomo apparve sulla terra 200.000 anni fa. Per i nostri antenati… il cannibalismo era una pratica comune. Per motivi religiosi, come rimedio sciamanico o solo perché si aveva voglia di carne. Veniva praticato per svariati motivi in tutto il mondo e anche in Giappone, dove venne proibito ufficialmente durante l’era Meiji. Tuttavia questa pratica potrebbe essere sopravvissuta ancora in certi angoli remoti del globo… e forse anche in alcuni villa1 [ continua a leggere]
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    “La pellicina che si forma sulla punta delle dita… togliendola così senza mai romperla… continuando a toglierla… a toglierla senza sosta… si crea un disegno. Questa è l’arte della pellicina”

    Shintaro Kago è un maestro degli eccessi, e nella sua cifra stilistica, estrema e grandguignolesca, horror e black humour sono due facce della stessa medaglia che si alternano confluendo in una folle danza satirica. Nonostante l’autore abbia spaziato in di1 [ continua a leggere]
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    Shintaro Kago è uno degli autori più folli e anticonvenzionali del panorama fumettistico mondiale.
    Lo stile distopico dell’autore, tra ero-guro e nonsense, affonda le sue radici nell’umorismo nero dei Monty Phyton e di Yasutaka Tsutsui (scrittore del romanzo di “Paprika”); le atmosfere grottesche, il senso del macabro, e il gusto per l’assurdo, fanno del mangaka un esponente dell’ironic guro, sottogenere dell’ero-guro più incentrato sulla satira1 [ continua a leggere]

    6.5/10
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    Shigeru Mizuki è stato un reduce di guerra; arruolato nell'esercito imperiale giapponese durante la seconda guerra mondiale, l’autore visse a pieno l’orrore bellico sul campo di battaglia: assistette alle brutali morti di molti dei suoi compagni e perse il braccio sinistro in seguito ad un’esplosione scaturita da un attacco aereo. Da mancino dovette reinventarsi destrorso, imparando nuovamente a scrivere e successivamente a disegnare con la mano1 [ continua a leggere]
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    Dopo aver attinto al simbolismo kafkiano per tutta la loro produzione, i fratelli Nishioka dedicano all’autore boemo un’intera raccolta antologica: “Kafka- Classic in Comics”, declinando a fumetti, con il loro classico e ricorsivo filtro autoriale, 9 racconti di una delle figure letterarie più rappresentative e seminali del secolo scorso.
    I Nishioka Kyodai non si limitano a trasporre in manga la semantica di Kafka, piuttosto, attraverso un proce1 [ continua a leggere]