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    Prima di iniziare a leggere questa serie mi sono preso la briga di trovare tutti i volumi...non è stato facile, ma volevo leggerlo senza interruzioni.
    Ho iniziato la lettura partendo dal presupposto di leggere un seinen visto che è in questo modo che viene classificato; pertanto mi aspettavo i canoni tipici di questa tipologia (tematiche serie possibilmente sviluppate anche su un piano psicologico e/o filosofico). In realtà (e questa è solo la m1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Breve ma intenso. Ho comprato questa serie a scatola chiusa solo perché avevo finito i manga da leggere. La trama mi ha interessato e coinvolto da subito, perché anch'io come Taneda sono un musicista squattrinato che vive dei suoi proventi.

    La trama è comunque un film già visto: giovani adulti in conflitto con se stessi, che non si decidono a crescere e che non trovano il coraggio di guardarsi allo specchio ed ammettere che ciò che sono diventa1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Ho letto questa mini-serie solo dopo aver visto l'anime. Ammetto di essere rimasto interdetto davanti alle abissali discrepanze tra i due prodotti, i quali non c'entrano niente l'uno con l'altro se non per i personaggi e il contesto in sé. Il manga rispetto all'anime lascia molto meno spazio a ruffianeschi tentativi di conquistare il pubblico (mossa ovvia, se no come lo vendi il prodotto?), ma è anche vero che risulta un po' meno incisivo nell'e1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Che dire? Mi stupisco di non trovare nessuna recensione per questo titolo... che è un ottimo titolo! Ad ogni modo, sono infantilmente fiero di essere il primo a scriverla.
    Bene, basta con gli inutili sproloqui e veniamo al nocciolo!
    L'opera è una mini-serie, ma la trama si snoda bene all'interno dei cinque volumi e non si ha la percezione di una narrazione forzatamente accelerata per "problemi di spazio".
    Il personaggio di Mayo, che poi è quello1 [ continua a leggere]

    8.0/10
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    Ho comprato questo manga a scatola chiusa dopo aver letto le altre opere di Tetsuya Tsutsui, e devo dire che questo Manhole si è rivelato un thriller davvero niente male.
    La trama è un classico hollywoodiano degli anni '90: "epidemia virale = moriremo tutti!", anche se il fenomeno è circoscritto in un area locale e non globale. Tuttavia, nonostante sia un classico, risulta poco prevedibile, mai banale e riesce a coinvolgere significativamente il1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    Avendo letto anche Reset, posso affermare che Mr. Tsutsui ha un pessimo rapporto con internet, a quanto pare visto come una fonte di guai.
    Ad ogni modo Duds Hunt, come Reset, si rivela un'opera all'altezza del suo creatore. L'influenza di Chuck Palahniuk con Fight Club è stata determinante nella stesura dell'opera (tra l'altro lo si intuisce già dalla copertina) ed i riferimenti saltano subito all'occhio.
    La storia è molto breve (è un volume uni1 [ continua a leggere]

    10.0/10
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    Basilisk è un manga assolutamente eccezionale. La trama è strutturata a dovere, anche se soffre un po' per la velocità narrativa, visto che è suddivisa in soli 5 volumi. Nonostante sia così breve, il lettore si affeziona abbastanza presto ai personaggi (una dote molto rara per una miniserie), tanto da commuovere nel finale.
    Oltre ad una trama notevole si aggiunge anche un dettaglio grafico non da poco. Insomma, questo è un manga completo a cui n1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    L'autore Tsutsui affronta con questo manga la controversa tematica della dipendenza video-ludica. Estremizzando il fenomeno, ci mostra come e quanto un videogioco possa influenzare le menti dei suoi utenti al punto da spingerli al suicidio senza nessun motivo apparente.
    La continua evasione degli utenti dalla realtà per entrare in "Dystopia", li porta a confondere la vita reale da ciò che è finzione e non sono più in grado di distinguere un mond1 [ continua a leggere]

    9.0/10
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    È uno shounen interessante, quasi un seinen. Si apprezza a vari livelli, a seconda dell'età del lettore. Sfogliando un volume a caso, si intuisce subito un forte (anzi fortissimo) intento commerciale vista l'atmosfera emo-dark che ristagna in tutta la serie.
    Il plot è ben costruito fin nei minimi dettagli, ma verso la fine (ultimi 4 volumi più o meno) si fa un po' tedioso, al punto da far sperare una fine prematura della serie.
    Complessivamente1 [ continua a leggere]
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    Tutt'altro che banale, il manga di Motoro Mase, distorce il significato della morte come della vita, attraverso l'uccisione casuale e indiscriminata di innocenti cittadini. Il primo non più come il termine del percorso di un individuo, bensì come necessità sociale. Il secondo come diritto irrivendicabile.
    All'angoscia delle "vittime" si aggiunge anche la frustrazione del protagonista, che man mano che consegna gli annunci di morte è sempre più i1 [ continua a leggere]