Il fenomeno JoJo sviluppatosi negli ultimi anni ha portato a numerose produzioni di alto spessore, prima tra tutte una rinnovata trasposizione animata della prima mitica parte dell'omonima serie (Phantom Blood), seguita da un ampliamento nel suo catalogo anime dato da altre tre saghe, Battle Tendency, Stardust Crusaders e, attualmente, Diamond is Unbreakable.
Ciò ha permesso alla nota opera di Hirohiko Araki un forte incremento in quanto a popolarità, coinvolgendo non solo fan di vecchia data, ma anche persone – specialmente occidentali – non proprio familiari alla serie.
CyberConnect2, studio di sviluppo celebre principalmente per il franchise videoludico di Naruto: Ultimate Ninja, ha colto al balzo il successo riscosso negli ultimi anni da Le bizzarre avventure di JoJo, proponendo due videogiochi pubblicati in Giappone e in Occidente con la collaborazione di Bandai Namco: JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle e JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven, titoli molto simili tra loro, com'è possibile notare fin da subito dalle animazioni delle mosse speciali dei personaggi, ma sostanzialmente diversi in quanto a struttura di gameplay. Se il primo era un picchiaduro in piena regola, il secondo sfocia nella meccanica di tag-team che rende più strategico e leggermente riflettuto il sistema di combattimento, con qualche accenno di elementi musou.
Il risultato per quest'ultima new entry dimostra, da parte dei ragazzi di CyberConnect2, un notevole impegno nella realizzazione di una modalità storia che possa soddisfare le esigenze dei fan, deluse dalla story mode della precedente produzione videoludica targata JoJo, e una cura quasi maniacale nei dettagli dati dall'ambientazione e dalla caratterizzazione degli stessi personaggi.
JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven non è però esente da alcuni difetti, scaturiti dalla forte natura di picchiaduro in salsa tag-team, e di cui troverete tutti i dettagli nella parte della nostra recensione riguardante il gameplay.
A differenza di molte opere videoludiche tratte da anime e manga, JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven non segue un preciso arco narrativo, ne altera anzi la sua consistenza, introducendo una storia inedita che vi vedrà vestire i panni dei protagonisti delle diverse Parti che compongono l'opera di Hirohiko Araki. Se a prima vista ciò possa sembrare una scelta alquanto bizzarra, non adatta per coloro che invece avrebbero voluto gustarsi una story mode fedele alle diverse parti della serie, dall'altro propone una struttura interessante capace di rendere la sua trama non solo intricata, ma anche adatta ai fan più accaniti dell'opera. D'altronde, chi ha mai visto prima d'ora tutti e otto i JoJo interfacciarsi l'uno con l'altro?
Le vicende, caratterizzate da molti spoiler sulla storia originale delle diverse Parti, iniziano subito dopo la sconfitta di DIO da parte di Jotaro, avvenuta nell'epilogo della terza parte Stardust Crusaders. Ad introdurre un vero e proprio What If troviamo Avdol e Iggy, due personaggi che nella serie originale non avrebbero dovuto mostrarsi in quell'occasione, e che, all'improvviso, evocano i propri Stand per attaccare Jotaro, Polnareff e il vecchio Joseph Joestar.
Robert E.O. Speedwagon, fondatore dell'omonima compagnia petrolifera, nonché alleato del primo JoJo (Jonathan Joestar), sembra conoscere la verità dietro gli strani avvenimenti, portando con sé un pezzo di reliquia trovata per puro caso, e che lo ha condotto fino alla città del Cairo, ambientazione principale di Stardust Crusaders. Dopo aver spiegato all'incredulo Jotaro e compagni il fenomeno che lo ha portato fino a loro, avendo compiuto un vero e proprio balzo temporale, l'uomo invita il protagonista di Stardust Crusaders e i suoi amici a mettersi alla ricerca delle restanti parti della reliquia, in quanto, ricostruendola, si sarebbero risolte le anomalie che hanno afflitto le diverse dimensioni del mondo di JoJo.
Jotaro, viaggiando per tutti gli universi ed epoche del manga di Araki, farà la conoscenza non solo dei suoi antenati, ma anche di vecchi e futuri nemici/alleati. Non sorprenderà perciò vedere il giovane Joseph entrare in contatto con la sua controparte anziana, i due Josuke (Josuke Higashikata 4 e 8) scambiare una battuta di dialogo, oppure un Jotaro adolescente vittima dei capricci di una Jolyne coetanea.
La struttura della modalità storia è irregolare, in quanto non rispetta l'ordine cronologico delle diverse parti che compongono l'opera di Araki: ciò è riconducibile a motivazioni legate all'evoluzione della trama, caratterizzata da 12 capitoli, in cui visiteremo nei panni di Jotaro (in realtà scambiabile con un qualsiasi altro personaggio) tutti gli universi e le epoche dell'opera.
Non si tratterà, a differenza di All Star Battle, di una sequela di riassunti delle diverse trame che caratterizzano le parti complessive di JoJo's Bizarre Adventure, bensì di dialoghi veri e propri, illustrati dai modelli in 3D dei personaggi e da rare sequenze di filmati molto dinamiche.
Tutti i personaggi non saranno legati indissolubilmente alla loro epoca: al pari di Jotaro, potranno viaggiare da una dimensione all'altra, e per sottolineare tale possibilità, CyberConnect2 ha inserito alcune fasi di esplorazione, in cui il giocatore potrà scegliere il proprio portatore di Stand preferito, o un qualsiasi altro personaggio che non abbia lo stesso potere, al fine di perlustrare alcune delle ambientazioni originali dell'opera: per citarne alcune, troveremo Morioh Town (Diamond is Unbreakable, parte 4), il Colosseo (Vento Aureo, parte 5), la Prigione Green Dolphin Street (Stone Ocean, parte 6), la Mansione Joestar (Phantom Blood, parte 1) e l'Isola di Easprina (Battle Tendency, parte 2). Le aree non sono particolarmente vaste, ma ci permetteranno di scambiare ulteriori battute di dialogo con i personaggi, di raccogliere degli adesivi particolari da consegnare a Rohan di Diamond is Unbreakable e di rompere degli oggetti, come scatole rosse, in cui trovare frasi da impostare sui personaggi per mera decorazione e altre ancora da utilizzare prima di una battaglia per beneficiare di un boost o per infliggere un determinato handicap ad un avversario, come l'impossibilità di utilizzare le relative tecniche.
A differenza delle altre modalità di gioco descritte nella parte di gameplay della nostra recensione, la Story Mode presenta una specifica sezione di livellamento per ogni personaggio, in cui ad ogni livello di esperienza ottenuto, sarà possibile sbloccare, attraverso determinati punti, nuove skill specifiche per ogni combattente.
Le fasi di combattimento ci vedranno obbligatoriamente fare coppia, al pari degli stessi nemici, con un altro personaggio, definendo la forte meccanica di tag-team di cui abbiamo accennato nelle premesse della nostra recensione.
I personaggi potranno muoversi liberamente per gli stage di battaglia (circa 12), avendo anche la possibilità di raccogliere oggetti come vasi, sedie o tavolini da lanciare contro il nemico.
L'avversario sarà sempre pronto a prendere di mira il personaggio che si sta controllando o la CPU alleata, perciò si dovranno tenere d'occhio entrambe le parti oppositrici.
Per coprire velocemente la distanza che ci separa da un nemico, sarà sufficiente premere il tasto L2, mentre per scansarsi da quest'ultimo, magari effettuando un passo all'indietro, si dovrà premere il tasto O accompagnato dal relativo movimento della levetta analogica. Le combo, effettuabili principalmente a terra, si eseguiranno con la combinazione dei tasti quadrato (attacco leggero) e triangolo (attacco forte), mentre per sollevarsi in aria sarà necessario premere X. Affinché non si lasci scampo all'avversario sarà necessario concatenare le combo standard con le mosse speciali, date da una schermata accessibile in-game mediante il tasto L1, e in cui verranno elencate tutte le skill che il personaggio ha in quel momento a disposizione.
Per effettuare ad esempio l'ORA ORA ORA di Jotaro come attacco speciale, si dovrà premere L1 + quadrato, ma sarà possibile eseguirlo anche mediante una precisa combinazione di tasti specifici per le combo (con l'unica differenza che sarà più debole rispetto alla mossa speciale).
Tutto ciò, però, a volte, avviene in maniera tutt'altro che fluida: il nostro personaggio, mentre attaccherà, potrà bloccarsi involontariamente in una sezione ristretta dello stage, come ad esempio in mezzo ad una sedia e ad un tavolino, oppure, se colpito da una combo del nemico, cadrà inerme al tappeto e avrà possibilità di ripresa solo dopo una grossa manciata di secondi, decisamente troppi. Tali difetti sono riscontrabili nella stessa controparte nemica, dovendo aspettare che si rialzi, data la lentezza dell'azione. Concatenare gli attacchi di alcuni personaggi come Joseph vecchio o Johnny Joestar, sarà una vera e propria impresa, a causa della legnosità delle loro mosse e combo.
Un'interessante aggiunta al gameplay si ha con l'introduzione della meccanica Combo Doppia, effettuabile mediante il touch pad del Dualshock 4: ciò permetterà di infliggere al nemico più danni e, a riempimento di una barra tramite colpi, di eseguire una mossa devastante accompagnata da una veloce scena di azione. Il Dual Heat Attack, probabilmente la novità più gradita dell'intero titolo, consente, nel momento in cui si premerà il tasto L1 + R1, di effettuare uno speciale attacco in combinazione con il nostro partner: sarà una gioia per gli occhi vedere Jotaro e Jolyne sferrare una raffica di ORA ORA ORA combinata, nonché ammirare la strana combinazione padre-figlio tra DIO e Giorno Giovanna.
Lo stile di combattimento introdotto in JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven si sposa perfettamente con lo stile della serie animata/manga, in quanto incentiva l'utilizzo di trappole da piazzare negli stage di gioco, mediante ad esempio l'Hamon di personaggi come Jonathan e Joseph giovane, e di riflettere un attimo prima di buttarsi nella mischia. Alcuni combattenti sono stati ridisegnati sulla base di tali meccaniche: ne è l'esempio lampante Guido Mista che, grazie al suo Stand Sex Pistols, potrà sparare da angolazioni improbabili per colpire i nemici.
Parlando di stili di combattimento molto fedeli alle caratteristiche dei personaggi, riscontriamo N'doul o Pet Shop, due noti nemici della terza parte, che per sfruttare il loro Stand dovranno ricorrere a precise posizioni di battaglia: nel caso di N'doul, bisognerà nascondersi, in quanto il suo potere agisce tramite ''controllo remoto'', mentre per Pet Shop, esattamente come mostrato nell'anime e manga della serie, si dovrà attaccare con il potere del ghiaccio volando per l'area di gioco.
Altri personaggi, invece, non si potranno controllare, in quanto sono stati studiati per dare vita alla parte musou del titolo: nel corso della modalità storia, ci capiterà a volte di svolgere incontri contro ondate di vampiri, dinosauri e cadaveri avvolti nella nebbia (è il caso di Enyaba). Si potrà persino affrontare Darby, il giocatore d'azzardo introdotto nella terza parte di JoJo, che definirà un altro tipo di scontro a cui dovremo partecipare: una partita a Poker.
Sedendoci al tavolo del ristorante di Morioh Town, uno dei nemici più pericolosi affrontati da Jotaro, ci inviterà a scommettere l'anima in cambio di qualcosa (come una parte di reliquia, nel caso degli avvenimenti della modalità storia).
Parlando delle modalità di gioco del titolo, troveremo, oltre alla classica Story Mode, anche il Combattimento libero e in Rete. Il secondo ci permette di scegliere tra i cinquanta personaggi sbloccabili nel corso della modalità storia e di svolgere scontri G1 VS CPU o CPU VS CPU.
I ragazzi di CyberConnect2 non hanno introdotto però, inspiegabilmente, l'opzione di battaglia G1 VS G2, portando ad una grave mancanza per un piacchiaduro di genere tag-team.
Le impostazioni disponibili in Combattimento libero, poi, sono veramente esigue: si potrà solo regolare il tempo di battaglia, neanche la difficoltà della CPU!
La terza modalità su cui ci potremo cimentare è rappresentata da Combattimento in Rete, in cui affronteremo in battaglie classificate o amichevoli giocatori europei e americani.
A questo proposito, abbiamo trovato alquanto imbarazzante batterci in scontri afflitti da un lag continuo, che rendevano ingiocabili le nostre partite online.
Il Negozio di gioco, disponibile nel menu principale, fornisce tantissime opzioni di personalizzazione per quanto concerne i nostri personaggi: acquistando nuovi costumi, ripresi fedelmente dalle copertine dei tankobon e dagli stessi capitoli del manga, nonché frasi di vittoria e pose stylish, daremo un tocco di classe in più ai nostri combattenti preferiti. Far indossare a Joseph Joestar il suo abito da donna non ha prezzo (si fa per dire, essendo l'outfit più costoso)!
Disponibile inoltre una scheda personalizzabile come ID per le vostre partite online: si potrà inserire il volto del personaggio che più vi aggrada, scegliere tra un set di frasi e una cornice a tema, in base alla Parte de Le bizzarre avventure di JoJo che preferite.
Qualora aveste dubbi su alcuni termini utilizzati dai personaggi del gioco, potrete fare affidamento sul Glossario, altra opzione disponibile nel menu principale e già presente in All Star Battle.
JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven propone una grafica molto simile, se non praticamente uguale nel caso delle pose di vittoria dei personaggi, a All Star Battle.
Le animazioni date dalle mosse speciali dei personaggi sono molto fluide e dinamiche (se si parla di match offline), nonché fedelissime alla serie animata e cartacea di JoJo.
Gli stessi volti dei personaggi rispecchieranno perfettamente lo stile utilizzato da Araki, grazie in particolar modo alla forte espressività data dal doppiaggio giapponese adottato (unico presente); in alcune situazioni di battaglia e nelle scene di apertura di un combattimento, il personaggio scelto darà dimostrazione di tutto il suo stile e, volendo, anche della sua stessa drammaticità, come nel caso in cui, battendo in combattimento Caesar, e avendo come alleato Joseph, egli risponderà con il mitico grido ''CAESAAAAR!''.
La sincronizzazione labiale dei personaggi è presente esclusivamente nei filmati scenografici della modalità storia e nelle mosse speciali eseguibili in coppia, ma non rappresenta, a parer nostro, un grosso difetto, in quanto trascurabile.
La colonna sonora, nonostante non proponga alcuna OST dell'anime, trasmette l'atmosfera ideale per un videogioco basato sulla serie Le bizzarre avventure di JoJo. Abbiamo apprezzato molto, in particolare, la traccia utilizzata nel corso dell'esplorazione dello stage Stazione di Napoli, presente nella modalità storia: rilassante e dal timbro jazz.
Per quanto concerne la localizzazione, totalmente in italiano, segnaliamo che i nomi degli Stand sono stati completamente stravolti, a causa delle solite motivazioni legate al copyright.
Farà sicuramente storcere il naso sentire ''Crazy Diamond'', per poi leggere nei sottotitoli ''Shining Diamond'', oppure ''Spice Lady'' al posto di ''Spice Girls''. Un vero peccato, considerata la cura con cui è stata realizzata, in ogni caso, la localizzazione del titolo (a volte con qualche uso di termini coloriti).
Ciò ha permesso alla nota opera di Hirohiko Araki un forte incremento in quanto a popolarità, coinvolgendo non solo fan di vecchia data, ma anche persone – specialmente occidentali – non proprio familiari alla serie.
CyberConnect2, studio di sviluppo celebre principalmente per il franchise videoludico di Naruto: Ultimate Ninja, ha colto al balzo il successo riscosso negli ultimi anni da Le bizzarre avventure di JoJo, proponendo due videogiochi pubblicati in Giappone e in Occidente con la collaborazione di Bandai Namco: JoJo's Bizarre Adventure: All Star Battle e JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven, titoli molto simili tra loro, com'è possibile notare fin da subito dalle animazioni delle mosse speciali dei personaggi, ma sostanzialmente diversi in quanto a struttura di gameplay. Se il primo era un picchiaduro in piena regola, il secondo sfocia nella meccanica di tag-team che rende più strategico e leggermente riflettuto il sistema di combattimento, con qualche accenno di elementi musou.
Il risultato per quest'ultima new entry dimostra, da parte dei ragazzi di CyberConnect2, un notevole impegno nella realizzazione di una modalità storia che possa soddisfare le esigenze dei fan, deluse dalla story mode della precedente produzione videoludica targata JoJo, e una cura quasi maniacale nei dettagli dati dall'ambientazione e dalla caratterizzazione degli stessi personaggi.
JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven non è però esente da alcuni difetti, scaturiti dalla forte natura di picchiaduro in salsa tag-team, e di cui troverete tutti i dettagli nella parte della nostra recensione riguardante il gameplay.
STORIA
A differenza di molte opere videoludiche tratte da anime e manga, JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven non segue un preciso arco narrativo, ne altera anzi la sua consistenza, introducendo una storia inedita che vi vedrà vestire i panni dei protagonisti delle diverse Parti che compongono l'opera di Hirohiko Araki. Se a prima vista ciò possa sembrare una scelta alquanto bizzarra, non adatta per coloro che invece avrebbero voluto gustarsi una story mode fedele alle diverse parti della serie, dall'altro propone una struttura interessante capace di rendere la sua trama non solo intricata, ma anche adatta ai fan più accaniti dell'opera. D'altronde, chi ha mai visto prima d'ora tutti e otto i JoJo interfacciarsi l'uno con l'altro?
Le vicende, caratterizzate da molti spoiler sulla storia originale delle diverse Parti, iniziano subito dopo la sconfitta di DIO da parte di Jotaro, avvenuta nell'epilogo della terza parte Stardust Crusaders. Ad introdurre un vero e proprio What If troviamo Avdol e Iggy, due personaggi che nella serie originale non avrebbero dovuto mostrarsi in quell'occasione, e che, all'improvviso, evocano i propri Stand per attaccare Jotaro, Polnareff e il vecchio Joseph Joestar.
Robert E.O. Speedwagon, fondatore dell'omonima compagnia petrolifera, nonché alleato del primo JoJo (Jonathan Joestar), sembra conoscere la verità dietro gli strani avvenimenti, portando con sé un pezzo di reliquia trovata per puro caso, e che lo ha condotto fino alla città del Cairo, ambientazione principale di Stardust Crusaders. Dopo aver spiegato all'incredulo Jotaro e compagni il fenomeno che lo ha portato fino a loro, avendo compiuto un vero e proprio balzo temporale, l'uomo invita il protagonista di Stardust Crusaders e i suoi amici a mettersi alla ricerca delle restanti parti della reliquia, in quanto, ricostruendola, si sarebbero risolte le anomalie che hanno afflitto le diverse dimensioni del mondo di JoJo.
Jotaro, viaggiando per tutti gli universi ed epoche del manga di Araki, farà la conoscenza non solo dei suoi antenati, ma anche di vecchi e futuri nemici/alleati. Non sorprenderà perciò vedere il giovane Joseph entrare in contatto con la sua controparte anziana, i due Josuke (Josuke Higashikata 4 e 8) scambiare una battuta di dialogo, oppure un Jotaro adolescente vittima dei capricci di una Jolyne coetanea.
La struttura della modalità storia è irregolare, in quanto non rispetta l'ordine cronologico delle diverse parti che compongono l'opera di Araki: ciò è riconducibile a motivazioni legate all'evoluzione della trama, caratterizzata da 12 capitoli, in cui visiteremo nei panni di Jotaro (in realtà scambiabile con un qualsiasi altro personaggio) tutti gli universi e le epoche dell'opera.
Non si tratterà, a differenza di All Star Battle, di una sequela di riassunti delle diverse trame che caratterizzano le parti complessive di JoJo's Bizarre Adventure, bensì di dialoghi veri e propri, illustrati dai modelli in 3D dei personaggi e da rare sequenze di filmati molto dinamiche.
Tutti i personaggi non saranno legati indissolubilmente alla loro epoca: al pari di Jotaro, potranno viaggiare da una dimensione all'altra, e per sottolineare tale possibilità, CyberConnect2 ha inserito alcune fasi di esplorazione, in cui il giocatore potrà scegliere il proprio portatore di Stand preferito, o un qualsiasi altro personaggio che non abbia lo stesso potere, al fine di perlustrare alcune delle ambientazioni originali dell'opera: per citarne alcune, troveremo Morioh Town (Diamond is Unbreakable, parte 4), il Colosseo (Vento Aureo, parte 5), la Prigione Green Dolphin Street (Stone Ocean, parte 6), la Mansione Joestar (Phantom Blood, parte 1) e l'Isola di Easprina (Battle Tendency, parte 2). Le aree non sono particolarmente vaste, ma ci permetteranno di scambiare ulteriori battute di dialogo con i personaggi, di raccogliere degli adesivi particolari da consegnare a Rohan di Diamond is Unbreakable e di rompere degli oggetti, come scatole rosse, in cui trovare frasi da impostare sui personaggi per mera decorazione e altre ancora da utilizzare prima di una battaglia per beneficiare di un boost o per infliggere un determinato handicap ad un avversario, come l'impossibilità di utilizzare le relative tecniche.
A differenza delle altre modalità di gioco descritte nella parte di gameplay della nostra recensione, la Story Mode presenta una specifica sezione di livellamento per ogni personaggio, in cui ad ogni livello di esperienza ottenuto, sarà possibile sbloccare, attraverso determinati punti, nuove skill specifiche per ogni combattente.
GAMEPLAY
Le fasi di combattimento ci vedranno obbligatoriamente fare coppia, al pari degli stessi nemici, con un altro personaggio, definendo la forte meccanica di tag-team di cui abbiamo accennato nelle premesse della nostra recensione.
I personaggi potranno muoversi liberamente per gli stage di battaglia (circa 12), avendo anche la possibilità di raccogliere oggetti come vasi, sedie o tavolini da lanciare contro il nemico.
L'avversario sarà sempre pronto a prendere di mira il personaggio che si sta controllando o la CPU alleata, perciò si dovranno tenere d'occhio entrambe le parti oppositrici.
Per coprire velocemente la distanza che ci separa da un nemico, sarà sufficiente premere il tasto L2, mentre per scansarsi da quest'ultimo, magari effettuando un passo all'indietro, si dovrà premere il tasto O accompagnato dal relativo movimento della levetta analogica. Le combo, effettuabili principalmente a terra, si eseguiranno con la combinazione dei tasti quadrato (attacco leggero) e triangolo (attacco forte), mentre per sollevarsi in aria sarà necessario premere X. Affinché non si lasci scampo all'avversario sarà necessario concatenare le combo standard con le mosse speciali, date da una schermata accessibile in-game mediante il tasto L1, e in cui verranno elencate tutte le skill che il personaggio ha in quel momento a disposizione.
Per effettuare ad esempio l'ORA ORA ORA di Jotaro come attacco speciale, si dovrà premere L1 + quadrato, ma sarà possibile eseguirlo anche mediante una precisa combinazione di tasti specifici per le combo (con l'unica differenza che sarà più debole rispetto alla mossa speciale).
Tutto ciò, però, a volte, avviene in maniera tutt'altro che fluida: il nostro personaggio, mentre attaccherà, potrà bloccarsi involontariamente in una sezione ristretta dello stage, come ad esempio in mezzo ad una sedia e ad un tavolino, oppure, se colpito da una combo del nemico, cadrà inerme al tappeto e avrà possibilità di ripresa solo dopo una grossa manciata di secondi, decisamente troppi. Tali difetti sono riscontrabili nella stessa controparte nemica, dovendo aspettare che si rialzi, data la lentezza dell'azione. Concatenare gli attacchi di alcuni personaggi come Joseph vecchio o Johnny Joestar, sarà una vera e propria impresa, a causa della legnosità delle loro mosse e combo.
Un'interessante aggiunta al gameplay si ha con l'introduzione della meccanica Combo Doppia, effettuabile mediante il touch pad del Dualshock 4: ciò permetterà di infliggere al nemico più danni e, a riempimento di una barra tramite colpi, di eseguire una mossa devastante accompagnata da una veloce scena di azione. Il Dual Heat Attack, probabilmente la novità più gradita dell'intero titolo, consente, nel momento in cui si premerà il tasto L1 + R1, di effettuare uno speciale attacco in combinazione con il nostro partner: sarà una gioia per gli occhi vedere Jotaro e Jolyne sferrare una raffica di ORA ORA ORA combinata, nonché ammirare la strana combinazione padre-figlio tra DIO e Giorno Giovanna.
Lo stile di combattimento introdotto in JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven si sposa perfettamente con lo stile della serie animata/manga, in quanto incentiva l'utilizzo di trappole da piazzare negli stage di gioco, mediante ad esempio l'Hamon di personaggi come Jonathan e Joseph giovane, e di riflettere un attimo prima di buttarsi nella mischia. Alcuni combattenti sono stati ridisegnati sulla base di tali meccaniche: ne è l'esempio lampante Guido Mista che, grazie al suo Stand Sex Pistols, potrà sparare da angolazioni improbabili per colpire i nemici.
Parlando di stili di combattimento molto fedeli alle caratteristiche dei personaggi, riscontriamo N'doul o Pet Shop, due noti nemici della terza parte, che per sfruttare il loro Stand dovranno ricorrere a precise posizioni di battaglia: nel caso di N'doul, bisognerà nascondersi, in quanto il suo potere agisce tramite ''controllo remoto'', mentre per Pet Shop, esattamente come mostrato nell'anime e manga della serie, si dovrà attaccare con il potere del ghiaccio volando per l'area di gioco.
Altri personaggi, invece, non si potranno controllare, in quanto sono stati studiati per dare vita alla parte musou del titolo: nel corso della modalità storia, ci capiterà a volte di svolgere incontri contro ondate di vampiri, dinosauri e cadaveri avvolti nella nebbia (è il caso di Enyaba). Si potrà persino affrontare Darby, il giocatore d'azzardo introdotto nella terza parte di JoJo, che definirà un altro tipo di scontro a cui dovremo partecipare: una partita a Poker.
Sedendoci al tavolo del ristorante di Morioh Town, uno dei nemici più pericolosi affrontati da Jotaro, ci inviterà a scommettere l'anima in cambio di qualcosa (come una parte di reliquia, nel caso degli avvenimenti della modalità storia).
Parlando delle modalità di gioco del titolo, troveremo, oltre alla classica Story Mode, anche il Combattimento libero e in Rete. Il secondo ci permette di scegliere tra i cinquanta personaggi sbloccabili nel corso della modalità storia e di svolgere scontri G1 VS CPU o CPU VS CPU.
I ragazzi di CyberConnect2 non hanno introdotto però, inspiegabilmente, l'opzione di battaglia G1 VS G2, portando ad una grave mancanza per un piacchiaduro di genere tag-team.
Le impostazioni disponibili in Combattimento libero, poi, sono veramente esigue: si potrà solo regolare il tempo di battaglia, neanche la difficoltà della CPU!
La terza modalità su cui ci potremo cimentare è rappresentata da Combattimento in Rete, in cui affronteremo in battaglie classificate o amichevoli giocatori europei e americani.
A questo proposito, abbiamo trovato alquanto imbarazzante batterci in scontri afflitti da un lag continuo, che rendevano ingiocabili le nostre partite online.
Il Negozio di gioco, disponibile nel menu principale, fornisce tantissime opzioni di personalizzazione per quanto concerne i nostri personaggi: acquistando nuovi costumi, ripresi fedelmente dalle copertine dei tankobon e dagli stessi capitoli del manga, nonché frasi di vittoria e pose stylish, daremo un tocco di classe in più ai nostri combattenti preferiti. Far indossare a Joseph Joestar il suo abito da donna non ha prezzo (si fa per dire, essendo l'outfit più costoso)!
Disponibile inoltre una scheda personalizzabile come ID per le vostre partite online: si potrà inserire il volto del personaggio che più vi aggrada, scegliere tra un set di frasi e una cornice a tema, in base alla Parte de Le bizzarre avventure di JoJo che preferite.
Qualora aveste dubbi su alcuni termini utilizzati dai personaggi del gioco, potrete fare affidamento sul Glossario, altra opzione disponibile nel menu principale e già presente in All Star Battle.
GRAFICA, AUDIO E LOCALIZZAZIONE
JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven propone una grafica molto simile, se non praticamente uguale nel caso delle pose di vittoria dei personaggi, a All Star Battle.
Le animazioni date dalle mosse speciali dei personaggi sono molto fluide e dinamiche (se si parla di match offline), nonché fedelissime alla serie animata e cartacea di JoJo.
Gli stessi volti dei personaggi rispecchieranno perfettamente lo stile utilizzato da Araki, grazie in particolar modo alla forte espressività data dal doppiaggio giapponese adottato (unico presente); in alcune situazioni di battaglia e nelle scene di apertura di un combattimento, il personaggio scelto darà dimostrazione di tutto il suo stile e, volendo, anche della sua stessa drammaticità, come nel caso in cui, battendo in combattimento Caesar, e avendo come alleato Joseph, egli risponderà con il mitico grido ''CAESAAAAR!''.
La sincronizzazione labiale dei personaggi è presente esclusivamente nei filmati scenografici della modalità storia e nelle mosse speciali eseguibili in coppia, ma non rappresenta, a parer nostro, un grosso difetto, in quanto trascurabile.
La colonna sonora, nonostante non proponga alcuna OST dell'anime, trasmette l'atmosfera ideale per un videogioco basato sulla serie Le bizzarre avventure di JoJo. Abbiamo apprezzato molto, in particolare, la traccia utilizzata nel corso dell'esplorazione dello stage Stazione di Napoli, presente nella modalità storia: rilassante e dal timbro jazz.
Per quanto concerne la localizzazione, totalmente in italiano, segnaliamo che i nomi degli Stand sono stati completamente stravolti, a causa delle solite motivazioni legate al copyright.
Farà sicuramente storcere il naso sentire ''Crazy Diamond'', per poi leggere nei sottotitoli ''Shining Diamond'', oppure ''Spice Lady'' al posto di ''Spice Girls''. Un vero peccato, considerata la cura con cui è stata realizzata, in ogni caso, la localizzazione del titolo (a volte con qualche uso di termini coloriti).
JoJo's Bizarre Adventure: Eyes of Heaven è un titolo molto valido dal punto di vista della narrazione e dei dettagli posti nella rappresentazione dell'opera di Hirohiko Araki. Ciò che non convincerà pienamente i giocatori sarà il sistema di combattimento, dal grande potenziale, ma non sfruttato al meglio. Fosse stata posta cura nel comporto tecnico del gioco allo stesso modo di quello visivo, davvero degno di nota, il nuovo JoJo sarebbe stato un grandissimo passo in avanti per la serie videoludica.
Pro
- Storia originale e longeva, supervisionata da Araki in persona
- Cura maniacale per i dettagli posti nella caratterizzazione dei personaggi e nell'ambientazione
- Tanti personaggi giocabili tra cui scegliere, ciascuno con il proprio stile di combattimento
- Fasi di esplorazione nella modalità storia in cui: ricercare oggetti, affrontare nemici più forti o cimentarsi in numerose Missioni extra
- Tante opzioni di personalizzazione per ogni personaggio
- Costumi sbloccabili gratuitamente e ripresi dalle copertine dei tankobon dell'opera originale
- Sistema di combattimento più riflettuto e strategico
Contro
- Il personaggio controllato e il nemico impiegano molto tempo a rialzarsi dopo un atterramento
- Sistema di combattimento legnoso con alcuni personaggi come Yukako o Joseph vecchio
- Online ingiocabile a causa di lag continuo
- Alcuni stage di combattimento rallentano il movimento dei personaggi (le scale della Mansione Joestar)
Comunque da grandissimo appassionato delle bizzarre avventure acquisterò il titolo (non appena scenderà un po' il prezzo).
Non è affatto giusto che in Europa arrivi solo la versione PS4.
Devi eseguire l'accesso per lasciare un commento.