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Paprika è un film davvero molto particolare, con una trama tanto complessa ed enigmatica che basta lasciarsi sfuggire qualche secondo per perdere il filo del discorso e non capire più nulla.
Io l'ho visto due volte e la prima, devo ammettere, non ci avevo capito proprio niente! Per questo motivo l'avevo trovato molto noioso e ne avevo interrotto la visione a metà della sua durata. Il mondo dei sogni però mi ha sempre attirata e affascinata, quindi non potevo lasciarmi andare a giudizi affrettati e superficiali, dovevo rivederlo per forza. Quindi, armata di un'attenzione al 100%, mi sono decisa a rivederlo in occasione della sua proiezione al cinema all'aperto dell'Univerità che frequento e, che dire, è' come se avessi visto un film completamente diverso rispetto alla prima volta.
Anche in Paprika, come nelle altre opere di Satoshi Kon, abbiamo la fusione di due mondi completamente diversi fra loro, quello reale e quello onirico. La storia risulta complicata da seguire e confonde in continuazione le idee perché, proprio come succede nei sogni, si passa da uno scenario all'altro senza un filo logico. Tuttavia, man mano che si prosegue con la visione, tutto diventa più chiaro. Questo film va dunque seguito come se si stesse facendo un sogno stranissimo!
Se vi piacciono i viaggi nella psiche umana, accompagnati da una bellissima colonna sonora, come pure gli altri film di Satoshi Kon, non potete perderlo.