Recensione
Bleach - Memories of Nobody
5.0/10
Credo che per farsi un’idea della riuscita o meno di questo lungometraggio basti dare un’occhiata alla sua media voto - attualmente un sei rachitico - e pensare che è frutto delle considerazioni di un gruppo di appassionati di Bleach (immagino che chi non apprezza per nulla l’anime non si vada a vedere i film!). Per la serie: un fan è fan, ma non sarà sempre disposto ad acclamare prodotti scadenti solo per il nome che portano.
Io sono una dei tanti che si sono lasciati conquistare dalla sciocca ma divertente commercialata partorita dalla mente di Tite Kubo, e proprio per l’affetto che nutro per quest’opera spesso ho finito col chiudere un occhio, o anche tutti e due, sui suoi evidenti scivoloni. Questo Memories of Nobody è però uno scivolone un po’ troppo grosso. Certo, nessuno si aspettava un capolavoro, dopotutto stiamo parlando di un film ispirato a una jumpata e creato al solo scopo di far cassa; tuttavia, proprio perché è un prodotto dichiaratamente di basso profilo, gli sarebbe bastato davvero poco per strappare una sufficienza: qualche gag azzeccata e scontri godibili e ben animati. Purtroppo, Memories of Nobody non è in grado di offrire nemmeno il minimo sindacale: l’unica trovata carina che ho visto sono i paramedici che constatano il decesso del corpo che Ichigo ha lasciato per strada (gag che verrà proposta due volte nel giro di 5 minuti!), per il resto il film risulta deludente sotto ogni punto di vista.
La trama è quanto di più insignificante e banale si potesse mettere assieme: Ichigo si imbatte in una misteriosa ragazzina smemorata a cui dovrà fare da balia mentre gli shinigami indagano sulla sua identità; ovviamente, ben presto entrerà in scena il solito gruppo di cattivoni che, desiderosi di vendetta nei confronti della Soul Society, guarda caso hanno bisogno proprio di Senna, la ragazza di cui sopra, per realizzare il loro piano, quindi… ah, ma che ve lo racconto a fare? Tanto è la solita solfa “alla Bleach”: rapimento --> inseguimento da parte di Ichigo --> Yamamoto (qui, se possibile, ancora più rimbambito del solito) dà il via libera ai capitani solo all’ultimo, in modo che possano effettuare la consueta entrata in scena da sboroni --> mazzate --> lacrime e pseudo-sentimentalismi --> fine. Il trionfo dell’ovvietà dunque, una storia assolutamente piatta e di scarso interesse, al punto da riuscire a mortificare anche i rari spunti interessanti presenti (l’aggrapparsi totalmente a ricordi che forse sono falsi, una persona destinata all'oblio…), che avrebbero meritato ben altra attenzione.
In ogni caso si può sopportare una trama scialba, ma l’impresa diventa decisamente più complicata se è pure mal raccontata. Difatti, dopo 45-50 noiosissimi minuti che altro non sono se non una lunga introduzione per presentare e approfondire il personaggio di Senna, agli autori improvvisamente sovviene che Memories of Nobody è un film, non l’ennesima saga filler dell’anime, per cui si ritrovano a dover mettere il turbo per chiudere tutto in una quarantina di minuti, anzi, per costruire tutto visto che fino ad ora non era successo praticamente nulla di rilevante. A questo punto però lo spettatore, che ha rinunciato all’idea di una storia almeno passabile già da un bel po’, vorrebbe solo godersi delle sane mazzate, invece rimane fregato una seconda volta. Dopo un altro quarto d’ora di inutili chiacchiere che vorrebbero dare un senso alla trama, di cui ben 30 secondi destinati alla spiegazione delle motivazioni dei nemici e 0 alla loro caratterizzazione, ecco che arriva una sequenza di scontri ancora più deprimenti di quelli di Chad nella serie regolare: due spadate sferrate con nonchalance, uno shikai di qua, un bankai di là, e ogni shinigami si sbarazza del suo temibile avversario in un tempo che varia dai 30 ai 90 secondi, con qualche istante in più concesso al solito Hitsugaya, per la gioia dei suoi molti fan giapponesi. Meno male che Yamamoto non voleva intervenire per mancanza di tempo!
A questo punto solo la realizzazione tecnica potrebbe riabilitare almeno in parte questo lungometraggio ma, che ci crediate o meno, pure gli aspetti tecnici deludono.
Il chara design è inferiore rispetto a quello visto in molte puntate dell’anime, la colonna sonora pesca a piene mani dalla serie TV riuscendo però solo occasionalmente ad abbinare i brani alle scene in modo adeguato, mentre le animazioni appaiono piuttosto scarse per un film cinematografico: le uniche davvero apprezzabili riguardano l’esplosione di un cannone, un turbinio di foglie e qualche macchina o persona che passa alle spalle dei protagonisti… ma, appunto, “qualche” persona, perché nella maggior parte dei casi i personaggi si ritroveranno a zigzagare tra sagome statiche.
Insomma, da qualunque parte lo si guardi Memories of Nobody è una delusione, un prodotto assolutamente anonimo che dà l’impressione di esser stato realizzato senza particolare impegno e che non lascia nulla di nulla. Onestamente lo sconsiglierei anche ai più accaniti fan di Bleach, vederlo sarebbe solo una perdita di tempo. Il voto, ovviamente, è una bella insufficienza.
Io sono una dei tanti che si sono lasciati conquistare dalla sciocca ma divertente commercialata partorita dalla mente di Tite Kubo, e proprio per l’affetto che nutro per quest’opera spesso ho finito col chiudere un occhio, o anche tutti e due, sui suoi evidenti scivoloni. Questo Memories of Nobody è però uno scivolone un po’ troppo grosso. Certo, nessuno si aspettava un capolavoro, dopotutto stiamo parlando di un film ispirato a una jumpata e creato al solo scopo di far cassa; tuttavia, proprio perché è un prodotto dichiaratamente di basso profilo, gli sarebbe bastato davvero poco per strappare una sufficienza: qualche gag azzeccata e scontri godibili e ben animati. Purtroppo, Memories of Nobody non è in grado di offrire nemmeno il minimo sindacale: l’unica trovata carina che ho visto sono i paramedici che constatano il decesso del corpo che Ichigo ha lasciato per strada (gag che verrà proposta due volte nel giro di 5 minuti!), per il resto il film risulta deludente sotto ogni punto di vista.
La trama è quanto di più insignificante e banale si potesse mettere assieme: Ichigo si imbatte in una misteriosa ragazzina smemorata a cui dovrà fare da balia mentre gli shinigami indagano sulla sua identità; ovviamente, ben presto entrerà in scena il solito gruppo di cattivoni che, desiderosi di vendetta nei confronti della Soul Society, guarda caso hanno bisogno proprio di Senna, la ragazza di cui sopra, per realizzare il loro piano, quindi… ah, ma che ve lo racconto a fare? Tanto è la solita solfa “alla Bleach”: rapimento --> inseguimento da parte di Ichigo --> Yamamoto (qui, se possibile, ancora più rimbambito del solito) dà il via libera ai capitani solo all’ultimo, in modo che possano effettuare la consueta entrata in scena da sboroni --> mazzate --> lacrime e pseudo-sentimentalismi --> fine. Il trionfo dell’ovvietà dunque, una storia assolutamente piatta e di scarso interesse, al punto da riuscire a mortificare anche i rari spunti interessanti presenti (l’aggrapparsi totalmente a ricordi che forse sono falsi, una persona destinata all'oblio…), che avrebbero meritato ben altra attenzione.
In ogni caso si può sopportare una trama scialba, ma l’impresa diventa decisamente più complicata se è pure mal raccontata. Difatti, dopo 45-50 noiosissimi minuti che altro non sono se non una lunga introduzione per presentare e approfondire il personaggio di Senna, agli autori improvvisamente sovviene che Memories of Nobody è un film, non l’ennesima saga filler dell’anime, per cui si ritrovano a dover mettere il turbo per chiudere tutto in una quarantina di minuti, anzi, per costruire tutto visto che fino ad ora non era successo praticamente nulla di rilevante. A questo punto però lo spettatore, che ha rinunciato all’idea di una storia almeno passabile già da un bel po’, vorrebbe solo godersi delle sane mazzate, invece rimane fregato una seconda volta. Dopo un altro quarto d’ora di inutili chiacchiere che vorrebbero dare un senso alla trama, di cui ben 30 secondi destinati alla spiegazione delle motivazioni dei nemici e 0 alla loro caratterizzazione, ecco che arriva una sequenza di scontri ancora più deprimenti di quelli di Chad nella serie regolare: due spadate sferrate con nonchalance, uno shikai di qua, un bankai di là, e ogni shinigami si sbarazza del suo temibile avversario in un tempo che varia dai 30 ai 90 secondi, con qualche istante in più concesso al solito Hitsugaya, per la gioia dei suoi molti fan giapponesi. Meno male che Yamamoto non voleva intervenire per mancanza di tempo!
A questo punto solo la realizzazione tecnica potrebbe riabilitare almeno in parte questo lungometraggio ma, che ci crediate o meno, pure gli aspetti tecnici deludono.
Il chara design è inferiore rispetto a quello visto in molte puntate dell’anime, la colonna sonora pesca a piene mani dalla serie TV riuscendo però solo occasionalmente ad abbinare i brani alle scene in modo adeguato, mentre le animazioni appaiono piuttosto scarse per un film cinematografico: le uniche davvero apprezzabili riguardano l’esplosione di un cannone, un turbinio di foglie e qualche macchina o persona che passa alle spalle dei protagonisti… ma, appunto, “qualche” persona, perché nella maggior parte dei casi i personaggi si ritroveranno a zigzagare tra sagome statiche.
Insomma, da qualunque parte lo si guardi Memories of Nobody è una delusione, un prodotto assolutamente anonimo che dà l’impressione di esser stato realizzato senza particolare impegno e che non lascia nulla di nulla. Onestamente lo sconsiglierei anche ai più accaniti fan di Bleach, vederlo sarebbe solo una perdita di tempo. Il voto, ovviamente, è una bella insufficienza.